MotoGP 2020 - Valentino Rossi: “Non vado in Petronas solo per salutare i tifosi"
Il tormentone di queste settimane è il futuro del Dottore, cosa farà nel 2021? È pronto a ritirarsi o sarà ancora in pista? Rossi deve ancora accordarsi con il team Petronas e non si sbilancia, ma sembra avere le idee piuttosto chiare
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"Non andrei in Petronas solo per salutare i tifosi”
Finalmente Valentino Rossi e alcuni suoi allievi della VR46 Riders Academy sono potuti tornare in pista per allenarsi, con la speranza che il 19 luglio inizi davvero la stagione 2020 da Jerez. Il Dottore intervistato da La Repubblica ha fatto il punto sulla situazione: “Non possiamo sapere esattamente cosa succederà, ma secondo me le gare alla fine si faranno. Perché vogliamo correre. È in gioco il futuro della MotoGP. È importante per tutti. Per i piloti, certo, ma anche per i team, le persone impiegate nel paddock. Gli sponsor. C’è tanta gente che lavora e che ha bisogno di tornare a farlo al più presto. Quest’anno sarà fondamentale correre delle gare”. A fine anno Rossi lascerà comunque il team ufficiale della casa di Iwata: “Yamaha per il 2021 ha scommesso su Vinales e Quartararo: un po’ me lo aspettavo, non è stata una sorpresa. Ma il mio rapporto con la Yamaha va al di là di questo: ci siamo dati tanto vicendevolmente, mi fa piacere che siano pronti a darmi una moto ufficiale anche la prossima stagione. Quando lascerò la MotoGP mi mancherà tanto: ho sempre fatto il pilota. Però vale la pena continuare solo se vai forte”. Rossi è a un bivio: ritirarsi o continuare a correre? “Vediamo come andrà questa strana stagione, per il momento penso solo a correre la prima gara del 2020”. Qualcosa in più sul suo futuro il Dottore l’ha detto sul sito di motogp. com: “Voglio continuare, ma solo se sarò forte. In questa situazione devo decidere senza scendere in pista. Ho già riflettuto molto ma devo capire se dentro di me ho abbastanza forza e motivazione. Non vado in Petronas solo per salutare i tifosi”.
Finalmente Valentino Rossi e alcuni suoi allievi della VR46 Riders Academy sono potuti tornare in pista per allenarsi, con la speranza che il 19 luglio inizi davvero la stagione 2020 da Jerez. Il Dottore intervistato da La Repubblica ha fatto il punto sulla situazione: “Non possiamo sapere esattamente cosa succederà, ma secondo me le gare alla fine si faranno. Perché vogliamo correre. È in gioco il futuro della MotoGP. È importante per tutti. Per i piloti, certo, ma anche per i team, le persone impiegate nel paddock. Gli sponsor. C’è tanta gente che lavora e che ha bisogno di tornare a farlo al più presto. Quest’anno sarà fondamentale correre delle gare”. A fine anno Rossi lascerà comunque il team ufficiale della casa di Iwata: “Yamaha per il 2021 ha scommesso su Vinales e Quartararo: un po’ me lo aspettavo, non è stata una sorpresa. Ma il mio rapporto con la Yamaha va al di là di questo: ci siamo dati tanto vicendevolmente, mi fa piacere che siano pronti a darmi una moto ufficiale anche la prossima stagione. Quando lascerò la MotoGP mi mancherà tanto: ho sempre fatto il pilota. Però vale la pena continuare solo se vai forte”. Rossi è a un bivio: ritirarsi o continuare a correre? “Vediamo come andrà questa strana stagione, per il momento penso solo a correre la prima gara del 2020”. Qualcosa in più sul suo futuro il Dottore l’ha detto sul sito di motogp. com: “Voglio continuare, ma solo se sarò forte. In questa situazione devo decidere senza scendere in pista. Ho già riflettuto molto ma devo capire se dentro di me ho abbastanza forza e motivazione. Non vado in Petronas solo per salutare i tifosi”.
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