Valentino Rossi: “La mia famiglia vuole che continui a correre”
La stagione 2020 sarà decisiva per Valentino Rossi, che dovrà decidere se cogliere la sfida di continuare a correre o di ritirarsi definitivamente dal mondo della MotoGP. Il Dottore ha parlato di queste ipotesi, ha detto la sua sul ritiro e ha spezzato una lancia a favore del team privato Petronas SRT
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MotoGP
"Un lusso poter decidere quando ritirarmi"
Se Valentino Rossi deciderà di continuare a correre, Yamaha si ritroverà a dover scegliere avendo tre piloti per due moto ufficiali. Questa è la peggiore delle ipotesi per la casa di Iwata, ma prima di tutto dovranno aspettare la decisione di Valentino. Nove volte campione iridato, 41 anni a febbraio, il Dottore ha vissuto molte difficoltà nella stagione 2019 e potrebbe essere vicino al ritiro. In esclusiva a “La Gazzetta dello Sport” Rossi ha dichiarato: “Avrò bisogno di un po’ di tempo per capire cosa fare. Parlerà con Jarvis e Yamaha per sapere quello che pensano. Purtroppo in questa MotoGP si decide tutto all’inizio dell’anno”. Oltre a loro si farà anche consigliare dalle persone a lui più care: “Parlo anche con mio padre, mia madre, Albi (Alberto Tebaldi, amico e dirigente nella VR46), Uccio (Salucci, il suo braccio destro) e Carlo Casabianca (il suo preparatore fisico). I miei genitori vogliono che io continui, e anche gli altri. Però bisogna essere realisti. Mi piacerebbe continuare, ma devo essere più competitivo dello scorso anno. Altrimenti è meglio smettere, e va bene così”. Recentemente in Yamaha hanno detto di fidarsi ancora di lui e il pesarese ha commentato: “Meglio che non si sentano in ostaggio, è importante che credano ancora nella mia competitività. È un grande onore e un lusso per un pilota ritirarsi quando lo decide lui”. Se decidesse di continuare sarà in competizione con Vinales e Quartararo per avere una delle due selle ufficiali del team e a proposito ha detto: “Non vedo tanta differenza nell’andare in Petronas. Mi piacerebbe di più stare dove sono ora, ma siamo tre piloti per due posti. Il team Petronas mi sembra un buon team, ma chissà cosa succede. Magari Vinales va via o Quartararo cambia di moto, non so cosa stanno pensando loro”.
Se Valentino Rossi deciderà di continuare a correre, Yamaha si ritroverà a dover scegliere avendo tre piloti per due moto ufficiali. Questa è la peggiore delle ipotesi per la casa di Iwata, ma prima di tutto dovranno aspettare la decisione di Valentino. Nove volte campione iridato, 41 anni a febbraio, il Dottore ha vissuto molte difficoltà nella stagione 2019 e potrebbe essere vicino al ritiro. In esclusiva a “La Gazzetta dello Sport” Rossi ha dichiarato: “Avrò bisogno di un po’ di tempo per capire cosa fare. Parlerà con Jarvis e Yamaha per sapere quello che pensano. Purtroppo in questa MotoGP si decide tutto all’inizio dell’anno”. Oltre a loro si farà anche consigliare dalle persone a lui più care: “Parlo anche con mio padre, mia madre, Albi (Alberto Tebaldi, amico e dirigente nella VR46), Uccio (Salucci, il suo braccio destro) e Carlo Casabianca (il suo preparatore fisico). I miei genitori vogliono che io continui, e anche gli altri. Però bisogna essere realisti. Mi piacerebbe continuare, ma devo essere più competitivo dello scorso anno. Altrimenti è meglio smettere, e va bene così”. Recentemente in Yamaha hanno detto di fidarsi ancora di lui e il pesarese ha commentato: “Meglio che non si sentano in ostaggio, è importante che credano ancora nella mia competitività. È un grande onore e un lusso per un pilota ritirarsi quando lo decide lui”. Se decidesse di continuare sarà in competizione con Vinales e Quartararo per avere una delle due selle ufficiali del team e a proposito ha detto: “Non vedo tanta differenza nell’andare in Petronas. Mi piacerebbe di più stare dove sono ora, ma siamo tre piloti per due posti. Il team Petronas mi sembra un buon team, ma chissà cosa succede. Magari Vinales va via o Quartararo cambia di moto, non so cosa stanno pensando loro”.
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