Valentino Rossi, Graziano: “Non si aspettava un trattamento così da Yamaha”
Valentino Rossi news - Prima che vada in scena l’ultimo GP di Misano per il Dottore, Graziano Rossi ha raccontato il “suo” Valentino. Una cavalcata entusiasmante, con tanti avversari, successi e qualche delusione, non ultima, secondo Graziano, il declassamento in un team satellite deciso da Yamaha
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"Non c’è stato più verso di tirare Valentino giù di sella"
Il motociclismo è di famiglia in casa Rossi, prima Graziano e poi Valentino, che è letteralmente cresciuto nel paddock del Motomondiale. Dopo 26 stagioni di successi e qualche delusione è arrivato il momento del ritiro per il Dottore, che questo fine settimana affronterà il suo ultimo GP di Misano. Graziano, intervistato da ‘La Gazzetta dello Sport’, ha ripercorso la carriera del figlio: “Valentino ha iniziato con una sorta di quad che montava un bicilindrico Yamaha 2 tempi da 250 cc, poi è passato alla moto. Non c’è stato più verso di tirare Valentino giù di sella. Dalla minimoto, grazie all’aiuto di Virginio Ferrari siamo passati alla Cagiva Mito Sport Production di Claudio Lusuardi, che è stato un grandissimo aiuto. Poi all’Aprilia di Carlo Pernat e poi e poi…”
I rivali più duri
Tanti sono stati i piloti che hanno dovuto fare i conti con Valentino in pista e Graziano ha ricordato: “Stoner, gran talento, Hayden il compagno che ho amato. Biaggi? È stato uno dei pochissimi momenti nello sport dove due personaggi, che non avrebbero potuto essere più all’opposto e insopportabili l’uno all’altro per modo di interpretare la vita, hanno regalato prestazioni sportive così elevate. Per fortuna Valentino è andato un po’ più forte”. L’ultimo è stato Marc Marquez, con cui nel 2015 c’è stata una delle pagine più brutte del motociclismo: “Il suo essere sarebbe venuto fuori prima o poi. Quando nello sport viene meno la serietà professionale, il gusto di fare sport rispettando gli avversari, poi non c’è nulla che tenga”.
La delusione Yamaha
Rossi è rimasto un pilota Yamaha nel finale della sua carriera, ma quest’anno corre nella squadra satellite: “Sono molto deluso, ci sono cose che vanno oltre i progetti e i programmi sportivi. Non credo che Valentino si meritasse un trattamento del genere e penso che non se lo aspettasse”. Ora siamo proprio alle battute finali di questa lunga storia e poi si aprirà per Valentino un nuovo capitolo con le auto. Graziano ha detto: “Non credo che soffrirà, spero che abbia la testa già impegnata con le auto. Vedrete, andrà forte”. E prima di andare a Valencia, Graziano dirà al figlio: “Divertiti! Perché poi inizia subito un’altra storia, e sarai pilota ancora per un sacco di tempo”.
Ecco gli orari tv dell’appuntamento italiano.
Il motociclismo è di famiglia in casa Rossi, prima Graziano e poi Valentino, che è letteralmente cresciuto nel paddock del Motomondiale. Dopo 26 stagioni di successi e qualche delusione è arrivato il momento del ritiro per il Dottore, che questo fine settimana affronterà il suo ultimo GP di Misano. Graziano, intervistato da ‘La Gazzetta dello Sport’, ha ripercorso la carriera del figlio: “Valentino ha iniziato con una sorta di quad che montava un bicilindrico Yamaha 2 tempi da 250 cc, poi è passato alla moto. Non c’è stato più verso di tirare Valentino giù di sella. Dalla minimoto, grazie all’aiuto di Virginio Ferrari siamo passati alla Cagiva Mito Sport Production di Claudio Lusuardi, che è stato un grandissimo aiuto. Poi all’Aprilia di Carlo Pernat e poi e poi…”
I rivali più duri
Tanti sono stati i piloti che hanno dovuto fare i conti con Valentino in pista e Graziano ha ricordato: “Stoner, gran talento, Hayden il compagno che ho amato. Biaggi? È stato uno dei pochissimi momenti nello sport dove due personaggi, che non avrebbero potuto essere più all’opposto e insopportabili l’uno all’altro per modo di interpretare la vita, hanno regalato prestazioni sportive così elevate. Per fortuna Valentino è andato un po’ più forte”. L’ultimo è stato Marc Marquez, con cui nel 2015 c’è stata una delle pagine più brutte del motociclismo: “Il suo essere sarebbe venuto fuori prima o poi. Quando nello sport viene meno la serietà professionale, il gusto di fare sport rispettando gli avversari, poi non c’è nulla che tenga”.
La delusione Yamaha
Rossi è rimasto un pilota Yamaha nel finale della sua carriera, ma quest’anno corre nella squadra satellite: “Sono molto deluso, ci sono cose che vanno oltre i progetti e i programmi sportivi. Non credo che Valentino si meritasse un trattamento del genere e penso che non se lo aspettasse”. Ora siamo proprio alle battute finali di questa lunga storia e poi si aprirà per Valentino un nuovo capitolo con le auto. Graziano ha detto: “Non credo che soffrirà, spero che abbia la testa già impegnata con le auto. Vedrete, andrà forte”. E prima di andare a Valencia, Graziano dirà al figlio: “Divertiti! Perché poi inizia subito un’altra storia, e sarai pilota ancora per un sacco di tempo”.
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