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Test Sepang: Ducati lavora sotto traccia, Yamaha "esagera"

Borgo Panigale sta testando il nuovo telaio, piloti non entusiasti della frenata. I giapponesi hanno portato ben tre moto diverse per gli ufficiali. Aprilia senza Martin, Bezzecchi si fa carico dello sviluppo

Mentre l'infermeria del circuito di Sepang si riempiva rapidamente di pazienti, in pista il programma di lavoro delle squadre ha proseguito con qualche intoppo, ma portando avanti diverse novità su tutti i fronti. Da Ducati a Yamaha, tanto il materiale tecnico portato dai vari team.


Ducati sui dettagli

A Borgo Panigale sono consapevoli di avere tra le mani una Desmosedici già altamente competitiva, ragion per cui il lavoro di sviluppo vuole innanzitutto evitare di commettere errori che facciano regredire la GP25 rispetto alla GP24. La componente forse più importante da deliberare è il telaio, con Bagnaia e Marquez impegnati nel capire pregi e difetti del nuovo frame. Si tratta della versione già testata da Pecco (e al tempo anche Martin) l'anno scorso a Misano. Il telaio era piaciuto, ma si era deciso di non utilizzarlo nella parte finale di stagione, essendo Ducati nettamente avanti rispetto alla concorrenza in classifica. Come ha ribadito Davide Tardozzi “qualora Pecco e Marc non avessero lo stesso feeling sulla componente, non ci sarebbero problemi a fornire due telai diversi ai due piloti”.

Entrambi i rider hanno fatto diverse prove comparative tra GP25 e GP24 e nel box si sono visti anche gli update aerodinamici, di non scarso conto: le orecchie nella parte bassa/anteriore della carena dovrebbero garantire una diversa dinamica del veicolo. Aggiornato anche l'abbassatore, mentre sul motore sono previsti aggiornamenti di minore entità. Tra le note meno positive la frenata, che a Sepang è un tema importante, visto che la pista mette sotto stress il reparto. Entrambi gli ufficiali non si sono detti troppo contenti di come si comporta la nuova moto.


Lavoro titanico

Tantissima carne al fuoco in Yamaha, con ben 12 moto presenti: 3 a testa per Quartararo e Rins, due a testa per i piloti Pramac e 2 nel complesso per Fernandez e Dovizioso. Il V4 si vedrà più avanti, ma in compenso ci sono ben tre soluzioni differenti di telaio al vaglio dei piloti ufficiali. Diverse altre le novità da vagliare: innanzitutto un nuovo forcellone, ma anche sul fronte aerodinamico ci sono degli update. Quartararo ha segnato ottimi tempi, ma va ricordato che Yamaha era in pista con i piloti ufficiali già nello shakedown.

Molto lavoro anche in casa Honda, con le comparative tra le moto dotate di codone “alato” e quelle con il posteriore sagomato, che potrebbe ospitare un differente mass damper.


Aprilia, avanti comunque

Con Martin e Fernandez ko, a cui va sommato il fatto che Ai Ogura è un rookie, il lavoro è stato caricato tutto sulle spalle di Marco Bezzecchi, il quale non si è tirato indietro: 68 giri in 13 uscite, con alcune indicazioni importanti. Il Bez ha promosso la nuova moto, accantonando la 2024 e si è detto soddisfatto dei “piccoli passi in avanti” che la nuova RS-GP ha mostrato. Il propulsore soddisfa il pilota dell'Academy, così come la frenata, mentre rimane lavoro da fare sull'elettronica.

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