Sì è spento Yvon Duhamel, leggenda del motorsport canadese
L'ex pilota aveva 81 anni e tra la fine dei '60 e l'inizio dei '70 aveva ottenuto diverse affermazioni nelle classi intermedie dell'AMA con le due tempi giapponesi. Lascia i due figli Mario e Miguel, che negli scorsi decenni hanno seguito le orme del padre
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Il Canada ha avuto pochi piloti di fama mondiale e uno dei più grandi è stato sicuramente Yvon Duhamel, scomparso pochi giorni fa, il 17 agosto, all'età di 81 anni. La carriera di Duhamel è iniziata negli anni '60, gareggiando nelle gare sul ghiaccio e nei dirt track sul suolo nazionale, ma di lì a poco Duhamel aggiunse anche il motocross.
Oltre confine
Verso la fine degli anni '60, Yvon andò negli USA, prendendo parte alle gare del circuito AMA. In sella alla Deeley Yamaha 350 vinse la Lightweight a Daytona nel 1968 e nel 1969. Il canadese divenne anche il primo pilota “a due tempi” a salire sul podio di Daytona 200 nel 1968, prima di conquistare la pole position nell'evento solo un anno dopo.
Ormai stabilmente ingaggiato nelle corse su strada, Duhamel in seguito passò a guidare per Kawasaki. Nel 1971 si impose al Talladega Superspeedway e raccolse cinque vittorie AMA National, includendo i due anni successivi. La reputazione internazionale di Duhamel crebbe dopo il suo quinto posto nel TT classe 250 ad Assen del 1975.
Il ritiro
Duhamel si ritirò una prima volta alla fine degli anni '70, mentre aiutava i suoi figli, Mario e Miguel, a iniziare la propria carriera agonistica. Il richiamo della pista era troppo forte, tuttavia, con Duhamel che si unì alla prole nella endurance del Bol d'Or gara 1988. Le sue sporadiche apparizioni nella gare di durata proseguirono anche negli anni successivi, e con una Harley-Davidson Sportster rientrò pure nelle competizioni AMA.
Duhamel è stato poi inserito nella Canadian Motorsport Hall of Fame, nella AMA Hall of Fame e nella Canadian Motorcycle Hall of Fame. Duhamel lascia i suoi figli Mario e Miguel. Quest'ultimo è stato uno dei piloti più vincenti dell'AMA Superbike e ha fatto anche qualche sporadica apparizione nel motomondiale.
Oltre confine
Verso la fine degli anni '60, Yvon andò negli USA, prendendo parte alle gare del circuito AMA. In sella alla Deeley Yamaha 350 vinse la Lightweight a Daytona nel 1968 e nel 1969. Il canadese divenne anche il primo pilota “a due tempi” a salire sul podio di Daytona 200 nel 1968, prima di conquistare la pole position nell'evento solo un anno dopo.
Ormai stabilmente ingaggiato nelle corse su strada, Duhamel in seguito passò a guidare per Kawasaki. Nel 1971 si impose al Talladega Superspeedway e raccolse cinque vittorie AMA National, includendo i due anni successivi. La reputazione internazionale di Duhamel crebbe dopo il suo quinto posto nel TT classe 250 ad Assen del 1975.
Il ritiro
Duhamel si ritirò una prima volta alla fine degli anni '70, mentre aiutava i suoi figli, Mario e Miguel, a iniziare la propria carriera agonistica. Il richiamo della pista era troppo forte, tuttavia, con Duhamel che si unì alla prole nella endurance del Bol d'Or gara 1988. Le sue sporadiche apparizioni nella gare di durata proseguirono anche negli anni successivi, e con una Harley-Davidson Sportster rientrò pure nelle competizioni AMA.
Duhamel è stato poi inserito nella Canadian Motorsport Hall of Fame, nella AMA Hall of Fame e nella Canadian Motorcycle Hall of Fame. Duhamel lascia i suoi figli Mario e Miguel. Quest'ultimo è stato uno dei piloti più vincenti dell'AMA Superbike e ha fatto anche qualche sporadica apparizione nel motomondiale.
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