Shakedown Sepang: giapponesi scatenati, ma Ducati e Aprilia sono pronte
Yamaha in testa alla lista dei tempi, tra i tester c'è anche Dovizioso. Honda prova soluzioni diametralmente opposte, le due italiane vanno avanti a piccoli passi
Di solito lo shakedown non offre grandi spunti: si tratta principalmente di mettere in pista le moto per vedere che il materiale nuovo sia funzionante, ma quest'anno a Sepang si sono già viste alcune cose interessanti e non solo perché erano in pista i rookie, ma perché Yamaha e Honda ne hanno approfittato per provare molte novità, anche con i piloti ufficiali.
Giap: tanta carne al fuoco
Honda ha girato sia con una moto infarcita di aerodinamica, sia con un codone completamente “pulito”. Ovviamente Romano Albesiano non è impazzito, ma è possibile che le due configurazioni diverse servano semplicemente ad avere dati “al netto” del carico generato dal codone. Influenze “Aprilia” si vedono anche sulle fiancate, dove sono comparsi gli “scalini” tipici della RS-GP. Sulla moto di Nakagami sono apparsi anche dei profili sopra il forcellone. Tanto lavoro anche per quanto riguarda gli scarichi, con terminali dalle forme diverse.
Anche Yamaha ha portato alcune novità aerodinamiche e ha ingaggiato Andrea Dovizioso per sostituire Cal Crutchlow, infortunato. Sono stati provati anche un nuovo telaio e un nuovo forcellone. Nessuna notizia sul famigerato V4, che dovrebbe farsi vedere non prima di metà stagione. Fabio Quartararo è stato anche autore del miglior tempo – per quanto può valere- in 1'57”794. Ricordiamo che la pole position di Pecco Bagnaia, segnata l'autunno scorso, è stata fatta in 1'56”337.
Come se niente fosse
KTM ha portato una moto con tutte le ultime novità di aerodinamica, sia per Dani Pedrosa che Pol Espargarò: a vedere lo sforzo prodotto si fa fatica a pensare che la casa austriaca sia in difficoltà economica, resta da capire se il materiale portato e gli impegni presi in termini di test (biglietti aerei, alberghi, giornate dei tester) fossero già stati deliberati prima che l'azienda finisse in amministrazione controllata. Per il momento comunque l'attività sportiva non sembra essere toccata dal piano di revisione dei conti.
Italia sottotraccia
Ducati ha portato per Michele Pirro alcune novità minori di aerodinamica, come convogliatori più grandi per la GP-25 (nella parte bassa/anteriore della carena) e soffiatori diversi, molto più elaborati, sul codone. Aprilia si è presentata con ben dieci moto. Niente di clamoroso a un primo impatto visivo, ma lo sforzo prodotto è impressionante.