Honda, rivoluzione "italiana" per tornare al top
Il costruttore giapponese si è affidato a Romano Albesiano per la nuova RC213V. Via lo sponsor Repsol, la livrea è nei colori HRC, con un piccolo spazio per Castrol
Per ora, della Ducati, Honda ha preso un cupolino tremendamente simile a quello della vecchia Desmosedici e una spruzzata di rosso che identifica la livrea 2025 della MotoGP di Tokyo. La nuova stagione di HRC nella classe regina del motomondiale rappresenta l'ennesimo “anno zero” per il costruttore giapponese, che ha presentato il team ufficiale in Indonesia. Il colosso delle due ruote - come Yamaha, che ha scelto la Malesia come palcoscenico- ha puntato su un mercato emergente, vero fulcro della nuova mobilità a livello planetario.
Un vestito nuovo
Dopo la dolorosa separazione da Repsol – i due giganti hanno trascorso un quarto di secolo insieme- Honda è tornata alla veste che valorizza i colori ufficiali HRC, un tempo sinonimo di velocità allo stato puro, e oggi al dire il vero un po' appannati. La livrea non è male, anche se la partecipazione di Castrol sembra piuttosto contenuta e viene da chiedersi se anche l'impegno economico è sulla stessa linea. Invariata la line-up, con Joan Mir e Luca Marini al secondo anno insieme. Il fratello di Valentino ha sottolineato, già dalle prime parole espresse, il vero tema della stagione. “Ora, con tutti i nuovi ingegneri che abbiamo e la gente che è arrivata, daremo il massimo ogni giorno, l'obiettivo è tornare a vincere in MotoGP”.
Cuore italiano
Il centro del nuovo progetto ruota intorno alla figura di Romano Albesiano, strappato ad Aprilia e già al lavoro con idee innovative per il marchio giapponese. Il progettista italiano ha già lasciato intravedere la propria mano sulle RC213V portate a Sepang per lo shakedown: le nuove carene presentano le scanalature e i rigonfiamenti tipici dell'aerodinamica dominata dal concetto di “effetto suolo”. Importante anche l'utilizzo di ali e alette nella parte posteriore della moto, sia sul codone che davanti alla ruota posteriore.
Il jolly delle concessioni
Honda beneficerà per il secondo anno consecutivo del regime di super concessioni, che permetterà uno sviluppo molto più libero di motore e aerodinamica. Soprattutto per quanto riguarda il propulsore, bisognerà spingere il più possibile per recuperare il terreno perduto: Honda è carente in accelerazione e velocità di punta. A supportare i due piloti ufficiali ci sarà un test team rinnovato: è arrivato Aleix Espargarò, supportato dal “suo” capotecnico Antonio Jimenez, Takaaki Nakagami è passato dal ruolo di pilota LCR a tester, con possibilità di disputare alcune wild card. A loro va aggiunto l'apporto non trascurabile di Johann Zarco, che con il team di Lucio Cecchinello già l'anno scorso è stato spesso il migliore dei piloti HRC.
Dove potrà arrivare Honda? Realisticamente, già piazzare con costanza le proprie moto in top10 sarebbe una gran risultato. Non sarà semplice, la concorrenza non sta a guardare. Ma Honda è Honda e il minimo che potrà fare sarà provarci, anche per attirare qualche top rider per il prossimo futuro.