Promossi&Bocciati MotoGP: in Spagna capolavoro di Bagnaia, che doma le KTM
Il campione del mondo regola Binder e Miller con una gara magistrale: nessuno sa interpretare la Desmosedici come Pecco. Le moto austriache però ora spaventano: partono a fionda e hanno due piloti spettacolari ma costanti
Pecco Bagnaia ha la meglio su Brad Binder nel finale di gara e fa suo il gp di Spagna. Il campione del mondo torna in testa al mondiale con grande merito al termine di un weekend che ha mostrato tutto il valore di KTM. Andiamo a vedere Promossi&Bocciati della domenica andalusa insieme al nostro Guido Sassi.
Chi piange, chi ride
Bagnaia nel parco chiuso ha ripetutamente indicato il numero uno, come per ricordare a tutti che i gradi di iridato non sono stati conquistati per una serie fortunosa di eventi. Pecco ha gestito, ha attaccato, ha rimontato da una penalità, è andato oltre il limite quando necessario e ha vinto: ha tutti i motivi per essere felice.
In KTM d'altronde non possono essere scontenti, dopo un successo nella Sprint e un doppio podio che non è stata una vittoria solo per il talento di Bagnaia. Pedrosa ha concluso settimo, mostrando a tutti - al di là della propria classe- anche lo stato di forma della RC16, mai così competitiva.
Tra gli scontenti Marco Bezzecchi e Maverick Vinales, entrambi fuori dai punti per motivi diversi. Il Bez è caduto e non può che incolpare sé stesso, Top Gun invece è stato vittima della sfortuna (si è rotta la catena della sua moto), ma ha dovuto salutare punti preziosi in ottica campionato.
Disastro anche tra i giapponesi: Honda ha collezionato un numero di cadute che basta per un campionato, Yamaha invece ha rimediato una montagna di long lap penalty tra Quartararo e Morbidelli. I piloti di Jarvis a ogni modo non hanno rovinato chissà che cosa, le loro M1 erano irrimediabilmente lente.
Oscar del sorpasso
Senza spallate, senza esagerare, pulito e preciso come sa essere. Bagnaia ha vinto il gran premio di Spagna a 4 giri dalla fine, con un bellissimo sorpasso alla mitica curva 13. Il ducatista non poteva passare Binder che in quel punto, perché la Dry Sac arriva al termine di un lungo rettilineo dove le KTM volavano, dove Brad e Miller tiravano staccate furibonde. E allora Pecco ha cucito un quart'ultimo giro perfetto, si è avvicinato a Binder in uscita dalla 12 tanto da sfiorargli la ruota posteriore, e quando ha scelto l'interno all'ultima curva era già affiancato al sudafricano, senza bisogno di forzare la frenata.
Bagnaia ha vinto grazie a quel sorpasso e nonostante una penalità da scontare per il sorpasso su Miller alla curva 6: una manovra aggressiva ma senza contatto, senza conseguenze, come se ne vedono a decine in un campionato. Sono state mai sanzionate? Mai, e forse bisognerebbe iniziare ad avere un metro di giudizio più costante: se si continuerà con questa altalena di valutazioni, i piloti faticheranno a capire qual è il limite che possono toccare.
Data check
In Spagna Brad Binder è passato da quinto a primo nella seconda partenza, da quinto a secondo nel primo start, quando invece davanti a tutti era entrato alla prima curva Jack Miller. Ieri di nuovo Brad era secondo in curva 1 dopo il via, primo nella ripartenza. E vi ricordate in Argentina? Binder vinse la Sprint grazie soprattutto a un primo giro a fuoco con 12 (!) posizioni guadagnate allo start. Oltre ai riflessi sicuramente molto buoni dei suoi piloti, in KTM devono avere trovato anche qualcosa sul fronte dell'elettronica o della frizione, perché il sistema di partenza delle RC16 è indubbiamente molto efficace. Vi ricordate quando – nemmeno due anni fa- era Ducati il riferimento per tutti al via? Bene, almeno in questo ambito la casa di Borgo Panigale ha qualcosa su cui inseguire. E non sarà un aspetto da sottovalutare, perché ora che le moto di Mattighofen riescono a partire più avanti in diverse gare rispetto al passato, gli austriaci possono diventare clienti scomodi in ottica campionato.
Meditate gente
Bagnaia è tornato in testa al mondiale, che comanda con 87 punti, 22 in più rispetto a Bezzecchi e 25 in più su Binder. Il binomio Pecco-Ducati è tornato a comandare, ma di questa forza va dato il giusto merito al pilota. Tra gare lunghe e Sprint, Bagnaia è andato a podio 5 volte (con 4 vittorie) su 8 gare. Se contiamo i podi assegnati, ce ne sono 24 e tutti gli altri piloti Ducati ne hanno conquistati in totale 9. In pratica Pecco ha portato a Borgo Panigale un terzo delle coppe del 2023, e senza di lui non si potrebbe parlare di strapotere Ducati: KTM ha conquistato 5 podi, Honda 3, Aprilia e Yamaha 1, ma le Desmosedici sulla griglia sono ben 8. Gigi Dall'Igna fa bene a coccolarsi Bagnaia, nessuno è capace di interpretare la sua moto come lui.