Promossi&Bocciati MotoGP: Simply The Bez incanta. Bagnaia, anche i campioni sbagliano
Bezzecchi si prende la rivincita dopo un sabato sfortunato e conquista la sua terza vittoria in carriera. Pecco va oltre il limite e lo paga carissimo. Si rivedono Mir, Marquez e Quartararo nelle posizioni che contano
Marco Bezzecchi domina il gran premio dell'India, in una domenica che vede Bagnaia cadere e Martin portarsi a -13 in campionato. Andiamo a rivedere Promossi&Bocciati del Buddh International Circuit insieme al nostro Guido Sassi.
Chi piange, chi ride
Simply The Bez l'ha fatto di nuovo: ha vinto dominando, infliggendo un distacco abissale agli avversari. Già sabato aveva mostrato a tutti una velocità incredibile, con una rimonta da ultimo a quinto, passando gli avversari come birilli. Marco ha raccolto la terza vittoria in campionato e ha fatto vedere a tutti che sta crescendo come pilota: coraggio e istinto li aveva già ampiamente certificati, ma anche tecnicamente sta migliorando un passo alla volta. Le sue staccate sono più profonde, l'azione più decisa.
Gran giornata anche per Jorge Martin, Fabio Quartararo e Joan Mir. Lo spagnolo, che Bagnaia aveva appena superato in pista, ha visto l'avversario stendersi e si è preso un secondo posto che vale oro, El Diablo e il campione del mondo 2020 hanno beneficiato di una pista nuova per mettere un raggio di sole dentro una stagione buia.
Tremenda invece la domenica di Pecco, caduto proprio quando le cose sembravano essersi sistemate al meglio. Bagnaia è stato molto lucido nell'analizzare l'errore ed è apparso comunque carico, desideroso di una rivincita: «non molliamo niente» ha commentato.
Oscar del sorpasso
La manovra di Bagnaia su Martin è stata bellissima e merita il ruolo di – magrissimo- premio di consolazione. Pecco passa Jorge al 13esimo giro, con un bell'ingresso alla 8: Jorge prende quella curva sempre un pelo largo per poi tornare, Bagnaia lo ha studiato ed entra stretto stretto, rubandogli il tempo. In uscita si vede Pecco in controsterzo pronunciato, anteriore che scappa, un difficilissimo gioco di equilibri, Martin deve desistere e non può che accodarsi. Peccato che la gioia di Nuvola Rossa sia durata poco.
Data check
La caduta di Bagnaia non può essere imputata a un eccesso di aggressività, o alla perdita di lucidità del campione del mondo. Anzi, Pecco ha spiegato tutto molto bene: «Abbiamo montato la hard davanti, era l'unica gomma con cui riuscivo a guidare bene. Ho voluto frenare forte, era una gomma per altissime temperature e l'unico modo per farla lavorare era spingere molto. Eravamo molto al limite e infatti in quella curva, non appena si sono ri-allineate le ruote rientrando dallo slide, mi ha mollato». Pecco ha poi spiegato di avere fatto la stessa scelta di Misano 2021, quando aveva perso l'anteriore – lui come Miller- proprio per uno pneumatico molto duro, difficile da tenere in temperatura. Bagnaia ha ammesso di essersi preso un rischio, perché per vincere o andare a podio era l'unica scelta che sentiva valida. Ha fatto una scelta da campione, e i campioni a volte sbagliano.
Meditate gente
La MotoGP fa tappa in un circuito nuovo e all'improvviso si rivedono i Marquez, i Quartararo, i Mir là davanti. Viene da pensare – ma lo stesso Quartararo lo ha confermato- che dove ci sono meno dati da inserire nell'equazione del set up, l'elemento umano ha più peso. Fabio ha ricordato che «sono riuscito ad approfittare del venerdì per entrare in Q2, e quando riusciamo a partire abbastanza davanti poi non abbiamo problemi di temperature e non siamo penalizzati dall'impossibilità di fare sorpassi». Tutto sommato Giappone, Australia, Indonesia e Thailanda restano piste povere di dati (non ci si prova mai), spesso dal meteo imprevedibile, e che potrebbero regalarci dei weekend piuttosto particolari.