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Promossi&Bocciati MotoGP: Quartararo domina, Bagnaia di nuovo nella ghiaia

Il francese ormai non ha più rivali e in Germania mostra una superiorità netta. Le Ducati sono veloci, ma quando El Diablo scappa non si riesce più a riprenderlo
Fabio Quartararo annichilisce la concorrenza in una domenica perfetta e conquista la vittoria nel gran premio di Germania, involandosi definitivamente verso la vittoria del mondiale. Andiamo allora a rivedere Promossi&Bocciati del Sachsenring insieme al nostro Guido Sassi.

Chi piange, chi ride
El Diablo sembra essersi trasformato in Marc Marquez: velocissimo, costante, a tratti feroce nella guida e totalmente orientato alla perfezione. Il francese ormai ha 34 punti di vantaggio su Aleix Espargarò e 61 su Zarco. Chi può fermarlo?
È incredibilmente abbastanza contento anche Maverick Vinales, ritiratosi quando era quarto con vista podio. Sulla sua RS-GP si è rotto l'abbassatore posteriore, ma l'anno scorso Top Gun qua era arrivato ultimo con la Yamaha e invece oggi appare rinato grazie a una Aprilia sempre e comunque competitiva.
Sconsolato invece Pecco Bagnaia, caduto a inizio gara dopo essere stato sorpassato da Quartararo. Il ducatista non ha nemmeno capito perché, e non è andata meglio a Enea Bastianini, che al traguardo è arrivato ma con un decimo posto che è il classico brodino per mandare giù una domenica indigesta.

Oscar del sorpasso
Il duello tra Bagnaia e Quartararo è durato la miseria di tre giri, ma ha fatto vedere cose interessanti, come il sorpasso e controsorpasso tra Pecco e Fabio. L'italiano sapeva che non poteva concedersi il lusso di lasciare andare il francese avanti, e alla prima occasione buona lo ha attaccato, in fondo al rettilineo di partenza. Il ducatista ha dovuto forzare la staccata, Quartararo si è infilato nuovamente all'interno e ha resistito al ritorno di Bagnaia spostandolo letteralmente con il corpo. Raramente si era visto El Diablo così fiducioso e arrembante nel confronto diretto, segno che al momento è davvero in uno stato di grazia.

Data check
Ducati ha conquistato 7 pole position su 10 gare, con 4 piloti diversi. Solo Bagnaia ne ha prese 3, e in Germania è stato capace di abbassare il record sul giro di 4 decimi, tra l'altro su una pista che non è mai stata favorevole alla Desmosedici. Eppure, in gara, Ducati ha tradotto le proprie prestazioni in meno vittorie di quelle che sarebbe lecito aspettarsi in un campionato nel quale tutti concordano sull'importanza di partire davanti.
In realtà è fondamentale avere una posizione in griglia tra le prime due file, ma la differenza tra pole e sesto posto non è così importante. Per esempio, al Sachsenring Bagnaia è partito all'esterno rispetto alla prima curva, molto vicina, e a Quartararo è bastato poco per trovare una traiettoria più congeniale a passare in testa. Il francese poi è bravissimo a tirare fuori il cento per cento dalla moto fin dalle primissime battute di gara, il che si è tradotto nelle ultime 6 gare in 3 vittorie e 2 secondi posti. Cosa può fare Ducati per opporsi a questo dominio? Continuare a partire davanti, ma forse utilizzare una tattica di gara più aggressiva fin dal principio, con buona pace nella gestione delle gomme. Se Quartararo scappa poi non lo si prende più: tanto vale rischiare di subire un recupero, sperando che una fase iniziale a centro gruppo si riveli fatale per le temperature e la pressione dei pneumatici della sua M1.

Meditate gente
Il mercato MotoGP è in una fase di stallo: Ducati ufficializzerà le proprie decisioni solo dopo la pausa estiva e i concorrenti sono in un certo senso obbligati ad aspettare. Se Jorge Martin rimarrà con Borgo Panigale - e quindi nel team ufficiale- ci saranno due moto libere in Honda per Mir (Repsol) e Rins (LCR Cecchinello). Il campione del mondo 2020 potrebbe però anche finire a correre per il team WithU, insieme a Raul Fernandez sulle due RS-GP private, mentre Rins valuta con attenzione anche le proposte di KTM - team GasGas- e Gresini. Miguel Oliveira è l'altro candidato a sostituire Bastianini nella squadra italiana. Lasceranno la MotoGP - probabilmente con destinazione superbike- tanto Remy Gardner che Taakaki Nakagami.
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