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Promossi&Bocciati MotoGP: Ducati-Aprilia, una domenica da urlo a Silverstone

Bagnaia vince il gran premio, Vinales è secondo per un soffio e nelle prime dieci posizioni ci sono sette moto italiane. Quartararo limita i danni nonostante la scelta sbagliata della gomma posteriore, ma se Borgo Panigale e Noale proseguiranno anche nei prossimi gran premi su questo livello di performance, per gli avversari sarà davvero dura
Pecco Bagnaia sfrutta al massimo i problemi degli avversari, vince il gp di Gran Bretagna e torna in corsa per il mondiale. Ducati e Aprilia annichiliscono gli avversari e monopolizzano la top5 del gran premio, che andiamo ad analizzare nel Promossi&Bocciati del nostro Guido Sassi.

Chi piange, chi ride
Festa grande nel box Ducati: Bagnaia ha riportato il distacco da Quartararo sotto le due vittorie di distanza e Borgo Panigale ha messo 4 moto tra i primi 5 classificati, con un solido Jack Miller terzo. Quando corre così, l'australiano è la spalla perfetta per Pecco in questa seconda parte di stagione.
Morale alto anche in Aprilia, con Maverick Vinales a un soffio dalla vittoria e Aleix Espargarò che perde un solo punto sul leader del mondiale, in un weekend che si era messo male dopo il terrificante highside nelle prove di ieri.
Male la Francia in classe regina: El Diablo ha fatto il possibile, partendo a cannone ed eseguendo alla perfezione il long lap penalty, ma la gomma posteriore non ha garantito a Quartararo la trazione necessaria e il pilota Yamaha è stato risucchiato a centro gruppo, per una modesta ottava posizione finale. Tremenda anche la domenica di Johann Zarco, caduto quando era in testa. Sarebbe potuto essere il gp del rilancio mondiale per il pilota Pramac, che invece rimanda ancora l'appuntamento con la prima vittoria in top class e saluta definitivamente le speranza di giocarsi il titolo.

Oscar del sorpasso
Mancano 9 giri al termine quando Bagnaia completa la sua rimonta su Alex Rins e lo attacca alla Stowe, guadagnando la prima posizione. La manovra è propiziata dalla potenza del desmo e dalle prime sofferenze dello spagnolo con la gomma, ma Pecco era stato bravissimo a non perdere contatto nella prima metà di gara, quando il pilota Suzuki aveva stampato il giro più veloce con un impressionante 1'59”346, di ben 6 decimi sotto il precedente record del circuito. Bagnaia ha giocato di fino, danzando con il limite degli pneumatici, ma senza distruggerli per affrettare il recupero. Una volta passato in testa, l'italiano non ha perso il controllo della situazione, e ben presto anche Jack Miller lo ha seguito in seconda posizione. Quando però nel finale Vinales è arrivato di prepotenza, Pecco è riuscito ancora una volta a non perdere la calma, nonostante fosse senza "scudiero". Nel momento in cui il pilota Aprilia lo ha sorpassato, il ducatista non ha opposto una inutile resistenza, ma lo ha lasciato sfilare per incrociarlo alla curva seguente: Bagnaia ha mostrato un grande sangue freddo, oltre alla consueta velocità.

Data check
Il weekend di Silverstone ha mostrato un livello di performance impressionante. Oltre al nuovo record sul giro in gara, anche la pole position è stata di gran lunga più veloce di quella precedente: il tempo di Johann Zarco ha migliorato di 4 decimi il primato in prova di Marc Marquez e i primi 9 piloti della griglia erano tutti sotto il record. A fine gran premio si è registrato un distacco tra primo e decimo classificato di appena 6.6 secondi, il secondo più contenuto di sempre in MotoGP. E dire che a Silverstone la pista misura quasi 6 chilometri, i punti di sorpasso non mancano e il motore conta. Insomma, il livello delle prestazioni è davvero altissimo e l'equilibrio non manca. Quello che invece salta all'occhio è che Ducati e Aprilia stanno davvero dominando la scena: 7 moto al traguardo tra le prime 10 (mancavano all'appello solo Zarco, Marini e Di Giannantonio), peraltro in una gara con solo 2 cadute. Silverstone è nota per essere una pista che piace ai motori 4 in linea, ma Suzuki e Yamaha hanno faticato non poco contro gli avversari.

Meditate gente
Che il long lap penalty inflitto a Quartararo fosse un tantino ingiusto era opinione di molti – e assolutamente condivisibile anche da parte nostra-. Fatto sta che, nella fattispecie, la decisione presa non era in primo luogo appellabile e comunque la discussione avrebbe poco senso ora come ora. Fabio ha fatto ciò che poteva e comunque ha limitato i danni: il vantaggio nel mondiale resta rassicurante su Espargarò (24 punti) e a maggior ragione su Bagnaia (49 punti). Difficilmente vedremo molte altre gare finire così, e non è detto che in Austria (con l'inserimento di una chicane sul secondo rettilineo), Ducati avrà ancora vita facile come negli anni passati. Nel finale di campionato ci saranno domeniche come questa, e altre nelle quali saranno i piloti Ducati e Aprilia a rubarsi i punti a vicenda. Bagnaia sembra l'unico in grado di avere davvero la forza per tentare una rimonta, ma con 8 gare da disputare dovrà quasi sempre arrivare davanti a El Diablo. L'impresa però non è impossibile, e se pensiamo che in 2 gran premi Pecco ha rimontato già 42 punti, sognare è lecito.
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