Promossi&Bocciati MotoGP: Bagnaia ne vince 10, ma festeggia Martin. Bene Yamaha, male Aprilia
Il campione del mondo rimanda la festa di Jorge a Barcellona grazie a una prestazione maiuscola, ma il sabato di Pecco pesa troppo. Segnali di risveglio dai giapponesi, Iannone non delude
Pecco Bagnaia rimane aggrappato al mondiale MotoGP con una gara domenicale perfetta, che purtroppo per lui non rimedia del tutto al disastro del sabato. Jorge Martin, dopo la scorpacciata di punti della Sprint, nella gara lunga si accontenta di un secondo posto a cui si arrende solo dopo una bellissima battaglia con il numero uno. Andiamo a vedere Promossi&Bocciati del gran premio di Malesia.
Pecco Bagnaia
C'è poco da recriminare: sabato trova una buca che non prenderebbe se facesse la solita traiettoria, ma è in battaglia con Martin e cerca di non perdere terreno. Il risultato è disastroso: caduta con ritiro e a poco serve vincere il giorno dopo, quando recupera solo 5 punti all'avversario. In attesa che i signori di Dorna e federazione pensino a rivedere un sistema di attribuzione punti che premia più i piazzati che i vincenti, le regole sono queste e Bagnaia è a 24 punti da Jorge nonostante 10 vittorie in campionato contro le 3 del rivale. A Barcellona non basterà un miracolo, ce ne vorranno due. Lo rimandiamo perciò all'ultima gara per il campionato, ma tra sabato una sabato da 4 e una domenica da 10 la media è presto fatta. Promosso, voto 7
Jorge Martin
Corre con la leggerezza di chi ha un buon margine per il mondiale, ma a più di un suo collega sarebbe venuto il braccino corto. Invece Jorge spinge di brutto, non si tira indietro nel fare a carenate e sa accontentarsi solo nel momento in cui capisce che sta correndo rischi troppo grossi. Non sbaglia più, se ne frega di arrivare secondo e punta solo al bersaglio più importante. Promosso, voto 9
Marc Marquez
In campionato è ancora terzo, con un punto di vantaggio su Bastianini, ma il bilancio del weekend è negativo. Lo dice già giovedì: "su questa pista non sono mai stato al top", e le qualifiche lo vedono effettivamente un po' in affanno. Che sia la vecchia GP23 o il pilota a soffrire non è chiaro, ma le due gare lo mostrano invece capace di un bel ritmo. Cade però in quella lunga, andando a cercare un limite un po' troppo lontano. Bocciato, voto 5
Enea Bastianini
Con due terzi posti si avvicina a Marquez in campionato, ma non trova mai l'assetto giusto per sentirsi a proprio agio in sella e deve litigare con la sua Desmosedici per andare a podio. A Sepang ci aveva abituato ad altre prestazioni, ma un weekend storto ci può anche stare. Meglio sarebbe capendo il perché. Rimandato, voto 5,5
Pedro Acosta
Anche grazie allo sfortunato weekend di Binder, che dà vita alla paurosa carambola del via, si trova a correre senza il compagno di marca nella gara domenicale e raccoglie un buon quinto posto. Non sono i fuochi d'artificio di Buriram, ma va a punti per due gare lunghe consecutive, cosa che non succedeva da Germania-Gran Bretagna. Promosso, voto 6
Aprilia
Maverick Vinales è plafonato sul settimo posto (voto 6), Aleix Espargarò mostra sintomi di prepensionamento (voto 5). Raul Fernandez non riesce nemmeno ad andare a punti e la sensazione è che la barca di Noale sia un po' in stallo, in attesa che il nuovo comandante (del settore tecnico) prenda in mano il timone. Sarebbe bello chiudere il campionato almeno con un podio, per salutare degnamente Albesiano e accogliere al meglio Sterlacchini. In questo, il Montmelò sarebbe anche la pista giusta per la RS-GP. Speriamo, intanto il secondo posto nei costruttori è tramontato. Bocciati, voto 5
Yamaha
Finalmente un weekend nel quale i miglioramenti sono tangibili in punti e non solo in sprazzi di gara. Fabio Quartararo (voto 7,5) arriva addirittura quinto nella Sprint e comunque sesto domenica, quando deve montare una gomma usata per la ripartenza, sulla M1 con il vecchio propulsore. Arriva un sorriso anche da Alex Rins (voto 6), che con l'ottavo posto è alla sua migliore prestazione dell'anno. La chiusura del mondiale a Barcellona fa ben sperare, il fatto che l'anno prossimo ci saranno due Ducati in meno e due Yamaha in più è persino una notizia migliore. Promossi, voto 6
Andrea Iannone
Cosa si può dire a un pilota catapultato dal mondo superbike direttamente su una moto prototipo, senza allenamento e senza test? Un grande bravo, perché il talento non è sparito e il pilota abruzzese sembra avere anche introiettato un nuovo mood: sereno, allegro, analitico e comunicativo. Ha fatto capire che tutto sommato in questa MotoGP potrebbe pure starci, anche se ormai il suo mondo è la superbike, dove davvero è ancora in tempo a raccogliere delle grandi soddisfazioni. Promosso, voto 7