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Promossi&Bocciati MotoGP: Bagnaia da applausi, Bastianini ripreso, Quartararo "attapirato"

Pecco ha corso una gara magistrale e non ha ceduto ai tentativi di Vinales ed Enea, che si è preso una "tiratina d'orecchi" da Domenicali. El Diablo ha giocato in difesa, ma non è bastato, e ora il divario in classifica sul ducatista è di soli 30 punti
Pecco Bagnaia ed Enea Bastianini regalano spettacolo al gran premio di San Marino e della Riviera di Rimini in una gara che accende una rivalità già epica, anche se siamo solo agli inizi. Andiamo allora a rivedere i Promossi&Bocciati dell'appuntamento al Marco Simoncelli insieme al nostro Guido Sassi.

Chi piange, chi ride
Bagnaia è stato perfetto: scattato dalla quinta posizione, in un amen è andato in testa e non ha più mollato. Prima ha resistito sull'attacco di Maverick Vinales, poi su Bastianini, non proprio due clienti comodi. Lo spagnolo è l'altro volto felice del podio: Top Gun è innamorato della sua Aprilia ed è sempre più veloce, ormai costantemente a un soffio dalla vittoria.
Un po' scornati da Misano ne escono Bastianini e Quartararo. Il primo voleva vincere, pure troppo, come hanno sottolineato prima Pecco e poi Claudio Domenicali. Bagnaia lo ha detto alle telecamere nel retro podio: “Di solito spinge come un bastardo, oggi è stato un bastardo”. Anche l'ad di Ducati Corse ha ripreso il suo “protetto”, ricordando l'importanza di non combinare disastri in questo momento della stagione: “Quella manovra se la poteva risparmiare”. E dire che un secondo posto non è male, ma si sa: i vincenti non sanno accontentarsi.
Il leader del mondiale invece si è rifugiato nel retro box appena terminata la gara: un quinto posto non è da buttare in ottica mondiale, ma il campione in carica vorrebbe - legittimamente- avere qualcosa di più dalla sua moto per difendersi nella lotta con gli avversari.

Oscar del sorpasso
Bastianini ha ricevuto una doppia bacchettata per il suo ultimo giro su Bagnaia, ma il sorpasso che gli è valso il secondo posto su Vinales è stato perfetto: staccata profondissima alla variante del parco senza andare lungo, e un cambio di direzione fulmineo, che gli ha permesso di non dare possibilità di risposta all'avversario. Enea ancora una volta è arrivato alla fase cruciale della gara con le gomme integre, gestite al meglio. Tutti i piloti delle prime file avevano fatto la stessa scelta di pneumatici, ma semplicemente La Bestia è riuscita ancora una volta a tenersi il meglio per il finale di gara, e dopo il sorpasso su Vinales è stato addirittura capace di andare a prendere Pecco.

Data check
Bastianini ha segnato il miglior giro in gara con il tempo di 1'31”868, tra l'altro all'ultimo giro: tre decimi sotto il record precedente, a otto decimi dal miglior giro di sempre di Bagnaia su questa pista. Anche Pecco, sempre all'ultimo giro, ha stampato un 1'31”935 che a sua volta era sotto il precedente record. Sono tempi da paura, ma a fare impressione sono state soprattutto le velocità di punta, che al Curvone ormai arrivano a sfiorare i 300 chilometri orari. Siamo a 10km/h in più rispetto solamente a tre o quattro anni fa, merito non solo del motore, ma anche di una aerodinamica che permette di andare sempre più forte, anche a moto inclinata. Le Ducati in questo hanno ancora un buon margine sulla concorrenza, eccezion fatta per Aprilia, che con la RS-GP ha messo in pista una moto davvero innovativa, anche dal punto di vista dello studio aerodinamico.

Meditate gente
30 punti non sono pochi e non sono tanti: il distacco di Bagnaia da Quartararo è un terzo di quello che il ducatista pagava dopo il Sachsenring, ma con 6 gare da correre non sono nemmeno proprio pochissimi. Se guardiamo il calendario, Pecco può grattare ancora qualcosa: Aragon, Giappone e Malesia dovrebbero aiutarlo, la Thailandia è un'incognita, ma Australia e Valencia – ultima in calendario- non saranno probabilmente invece così facili. Certo che con un Bagnaia da 4 vittorie consecutive, nulla è impossibile.
 
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