Dakar moto 2025, Benavides vince e Sanders consolida. Che botta Schareina!
Dopo il successo di ieri Benavides ha fatto il bis, mentre Sanders appare inaffondabile e viaggia con sicurezza verso la vittoria finale
Luciano Benavides ha messo il turbo e dopo il successo di ieri, ha fatto il bis oggi nella tappa numero 9: 357 km cronometrati e 232 km di trasferimento che hanno portato i concorrenti da Riyad, Capitale dell’Arabia Saudita, ad Haradh. Ha vinto un’altra volta nella stessa tappa, come nel 2023, sebbene allora il percorso fosse diverso. Ormai è tardi per insidiare la prima posizione nella classifica generale di Daniel Sanders, suo compagno di squadra nel team Red Bull KTM, ma non per fare un pensierino al podio: ci sono solo poco più di 7’ tra lui e Adrien Van Beveren, attualmente terzo, e con ancora tre tappe davanti, l’impresa appare più che possibile. Van Beveren permettendo, perché il francese è un osso duro e anche oggi non ha ceduto più di tanto, ha conquistato il secondo posto della tappa con un gap molto contenuto, 1’45”, e finora ha dimostrato di saper reagire bene anche alle giornate difficili.
I bonus contano
A fare la differenza oggi sono stati i bonus: Benavides ha aperto la strada per buona parte del tempo collezionando quei 4’51” di neutralizzazione che si sono rivelati determinanti. Van Beveren comunque vede a portata di mano il secondo posto nella classifica generale perché Tosha Schareina è a 6’.
"È stata una giornata molto dura, meno movimentata di ieri ma più complicata per la navigazione – ha raccontato il francese della Monster Honda –. Non è stata una tappa di transizione, a dire il vero, e oggi ho dovuto fare dietrofront tre o quattro volte. Ho fatto la tappa insieme a Luciano e andavamo a passo veloce, in casi come questo la navigazione diventa complicata. A volte ci sono tappe nelle quali devi mettere in conto qualche piccolo errore. Forse Tosha non era al top della forma, ma è comunque riuscito a guidare velocemente".
Sì, proprio non è stata la giornata di Schareina: vittima di una caduta nei primi chilometri (il video è qui sotto), è arrivato solo 7º a 6’46” dal vincitore, e a 3’42” dal leader del rally, Daniel Sanders. L’australiano appare inaffondabile e viaggia con sicurezza verso la vittoria finale. Sarebbe bastato correre in difesa e invece ha rafforzato il suo vantaggio che ora è di 14’45”. Non è il caso di abbassare la guardia ma sarà difficile mettergli il sale sulla coda.
Ancora più tranquillo Edgar Canet che nella Rally 2 ha ormai un vantaggio di più di un’ora su Tobias Ebster. A meno di clamorosi errori, chi lo prende più?
La cronaca della gara
La giornata si apre con una buona notizia: nonostante le botte riportate nella caduta che ieri lo ha costretto al ritiro, Pablo Quintanilla sta bene e non ha fratture. “Il mio corpo è ammaccato e ammaccato, ma non ci sono ossa rotte – tranquillizza –. Sto bene e sono contento del lavoro che ho fatto alla Dakar quest’anno, con tutta la preparazione, il tempo che ho dedicato, l’allenamento. Ne sono piuttosto orgoglioso. Come sempre, darò il massimo per tornare più forte”.
Avendo vinto la tappa del giorno precedente, Luciano Benavides è il primo a partire; Sanders è il settimo, alle spalle di Van Beveren e Schareina, e sfruttando il vantaggio di poter seguire le tracce degli avversari al controllo di passaggio è già in testa; Canet, suo compagno di squadra nel team Red Bull KTM e leader della Rally 2, è dietro di 15“ e Cornejo lo segue ad appena 2”. Skyler Howes è a 48“ e Ricky Brabec a 58”. Benavides accusa 1’18” di distacco ma 35“ di abbuono fanno scendere il gap a 43”. Schareina invece non è in giornata, cade pesantemente, dopo 37 km è già attardato di 4’03” e viene raggiunto dal compagno di squadra nel team Monster Honda, Brabec.
Sanders va all’attacco
Sanders sa che deve sfruttare il momento e non si risparmia, dopo 81 km il suo vantaggio è salito a 1’11” mentre Schareina sfonda la soglia dei 5’. Per il momento è secondo Canet, a 24”, seguono Cornejo a 38“ e poi il sorprendente Emanuel Gyenes e Lorenzo Santolino.
Al km 123 Tosha paga già 6” e comincia a sentire sul collo il fiato di Van Beveren che minaccia il suo secondo posto nella classifica generale. Ma le posizioni devono ancora assestarsi e dopo 159 km il secondo miglior tempo è di Cornejo, che salta così Canet, mentre Van Beveren agguanta Benavides prendendosi la quarta posizione provvisoria. Schareina è a 6’49”.
Benavides non molla
Tempi alla mano sembra che Sanders stia volando verso la vittoria e al km 217 il suo vantaggio è salito a 2’32” su Canet, 2’47” su Cornejo e 3’37” su Van Beveren, ma il più pericoloso è Benavides a 4’10”: con 3’30” di abbuono risulta alle calcagna del battistrada, al controllo del 259º chilometro gli è virtualmente incollato con un distacco di appena 1”, e al km 316 transita da leader della tappa, con 4’06” su Van Beveren e 4’13” sull’australiano. Nel frattempo Aaron Mare è caduto e si è fatto male a una gamba, Tobias Ebster e Romain Dumontier si sono fermati per soccorrerlo e dunque i loro tempi effettivi saranno noti solo dopo il traguardo, quando i giudici di gara avranno loro detratto il tempo perso. Schareina galleggia in 7ª posizione mentre i primi cominciano già a tagliare il traguardo, dopo 357 km di speciale. La classifica di giornata, calcolati i bonus, vede Benavides vincitore davanti a Van Beveren, terzo Sanders e poi Brabec, Howes, Cornejo e finalmente Schareina che avrebbe dovuto recuperare e invece ha perso 3’42” rispetto al leader della classifica generale.
La classifica di tappa
1° Benavides L. (Red Bull KTM) in 3.15’38”;
2. Van Beveren (Monster Honda) a 1’54”;
3. Sanders (Red Bull KTM) a 3’04”;
4 Brabec (Monster Honda) a 3’39”;
5. Howes (Monster Honda) a 4’40”;
6. Cornejo Florimo (Hero) a 4’55”;
7. Schareina (Monster Honda) a 6’46”;
8. Doveze (BAS KTM) a 12’18;
9. Santolino (Sherco) a 14’45”;
10. Canet (Red Bull KTM)) a 15’38”.
La classifica assoluta
1° Sanders (Red Bull KTM) in 47.45’34”;
2. Schareina (Monster Honda) a 14’45”;
3. Van Beveren (Monster Honda) a 20’21”;
4. Benavides L. (Red Bull KTM) a 27’44;
5. Brabec (Monster Honda) a 31’31”;
6. Howes (Monster Honda) a 38’39”;
7. Cornejo Florimo (Hero) a 55’23”;
8. Canet (Red Bull KTM)) a 1.33’36”;
9. Ebster (BAS KTM) a 2.11’41”;
10. Svitko (KTM) a 2.13’19”.