Promossi&Bocciati MotoGP - Aprilia, un sogno che si avvera. Bagnaia, disastro alla seconda curva
Espargarò vince, Vinales è secondo, Noale domina su una pista con poco grip. Il campione del mondo va a terra dopo pochi metri per un brutto highside, in corso accertamenti per una possibile frattura alla tibia
L'Aprilia domina il gp di Catalunya: doppietta con Aleix Espargarò e Maverick Vinales, nel giorno in cui Pecco Bagnaia fa un terribile highside e deve lasciare la pista per l'ospedale. Andiamo a rivedere Promossi&Bocciati del weekend catalano con il nostro Guido Sassi.
Chi piange, chi ride
Per chi pensava che non poteva esserci niente di meglio da festeggiare a Noale che la vittoria di Silverstone, ecco una doppietta al Montmelò, una giornata indimenticabile per Aprilia, che ha mostrato una netta superiorità. Il terzo posto di Jorge Martin - su Ducati- testimonia che per gli altri oggi c'erano da raccogliere solo le briciole. E proprio lo spagnolo può essere felice in ottica campionato, nonostante sia stato il primo a esprimere il proprio dispiacere per le condizioni di Pecco. Grazie al podio del Montmelò, il pilota Prima Pramac accorcia a -50 su Bagnaia, per un campionato più aperto che mai.
Ovviamente gli animi non potrebbero essere che scuri in casa Ducati, con un team factory che si è trovato senza Bagnaia e Bastianini in un paio di curve. Al momento c'è solo da sperare che i tempi di recupero non siano eccessivi, in attesa di notizie più certe sulle entità dei rispettivi infortuni (per Bastianini è già confermata almeno la frattura al malleolo sinistro).
Brutto weekend anche per Marco Bezzecchi, che ha sofferto con il set-up per tutto il fine settimana, raccogliendo solo un settimo posto il sabato e un dodicesimo la domenica. Nella gara lunga però la prestazione del Bez è stata pesantemente influenzata dai dolori alla mano sinistra, infortunio eredità dell'incidente al via.
Oscar del sorpasso
Nel sorpasso di Aleix Espargarò su Maverick Vinales c'è tutta la determinazione di un pilota che vuole assolutamente vincere nel gran premio di casa. È il 19esimo giro di 23, il #41 sta inseguendo il compagno di squadra dal via. Espargarò fino a quel momento ha fatto elastico, trovandosi anche a 1.6 secondi di distanza da Vinales. Ma nell'istante in cui transita sul traguardo paga appena 83 millesimi a Top Gun, che non si preoccupa eccessivamente di chiudere la porta all'interno della staccata di curva 1. Espargarò ci si infila, poi allarga senza troppe cautele, fino a portare Maverick al limite esterno della pista. A quel punto El Capitan inserisce la sua RS-GP in curva: un pelo lungo sì, ma comunque in una posizione migliore rispetto a Vinales. Un sorpasso duro tra compagni di squadra, ma sostanzialmente corretto e dal peso specifico enorme.
Data check
Non è stata una gara dai ritmi elevatissimi, tanto che il giro più veloce di Vinales in 1'40”343 è stato più lento rispetto al record del 2021 di Johann Zarco di 4 decimi. Maverick ha comunque provato a spingere il più possibile nelle fasi iniziali della gara, per accumulare un margine sufficiente sul compagno di squadra. Fino all'undicesimo passaggio Vinales è riuscito a stare sotto il 40”, fino al 17esimo sotto il 41”. Ma non appena la gomma anteriore ha ceduto ancora un po', i tempi si sono alzati sopra il 42”, allora si è avvicinato Aleix e non c'è stato nulla da fare. La vittoria di Espargarò è arrivata più per costanza che per uno strappo, e anche la lista dei tempi migliori lo testimonia: tra il primo e l'ultimo (Iker Lecuona) ballano un secondo e 6 decimi, non una eternità, con 16 piloti entro il secondo di distacco. È stata la capacità di replicare tempi buoni lungo tutto l'arco della gara che ha fatto la differenza: Aprilia ha trattato meglio le proprie gomme rispetto agli avversari, e su un asfalto non ottimale ha capitalizzato la sua capacità di avere una grande trazione su piste con scarso grip.
Meditate gente
In un weekend nero per Bagnaia, vale la pena ricordare che alla prima occasione in cui il campione del mondo è caduto da 6 gare a questa parte, a vincere è stata un'altra moto rispetto alla Ducati. E sabato Pecco aveva tenuto in piedi la baracca di Borgo Panigale: secondo, con Martin solo quinto come seconda Desmosedici al traguardo. Anche in Austria a vincere sarebbe stata un'altra moto – la KTM di Binder- senza super Bagnaia, e nella domenica di Silverstone la seconda Ducati al traguardo dopo Pecco è stata ancora quella di Martin, in sesta posizione.
Insomma, la Ducati è indiscutibilmente la miglior moto del lotto nell'ottica di un campionato, ma sulle singole gare e dalla ripresa dopo la pausa estiva a oggi gli avversari ci sono e sono molto veloci. Il valore di Pecco in questo frangente è decisamente un valore aggiunto, e c'è da sperare che torni al più presto.