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Promossi & Bocciati: Mugello da incubo per le Ducati, Quartararo si lancia in fuga

Le moto di Borgo Panigale mancano il podio in toscana per la prima volta dal 2014, e gli italiani vivono un weekend decisamente nero. Si rivedono ai piani alti KTM e Suzuki, che forse hanno risolto i propri problemi di gomme. Tra pasticci e difficoltà, prosegue il momento nero per Marquez e Rossi, mentre El Diablo prende il volo
Doveva essere un weekend colorato di rosso Ducati, e invece a infuocare il Mugello ci ha pensato El Diablo, che al gp d'Italia ha fatto saltare il banco. Dopo il successo nel weekend tricolore, Fabio Quartararo è sempre più leader del mondiale: andiamo allora a rivedere i Promossi&Bocciati del gran premio insieme al nostro Guido Sassi.

Chi piange, chi ride
Quartararo ha vinto ancora e adesso il suo vantaggio su Johann Zarco, secondo in classifica, ha toccato i 24 punti. Né lui né Bagnaia – i suoi più diretti inseguitori nella generale- hanno ancora vinto una gara in stagione, e nemmeno in carriera. Fabio dal canto suo ha già messo insieme lo stesso bottino di successi dell'anno scorso in appena sei gare e può affrontare il resto della stagione con sufficiente serenità. Umore alto anche in casa Ktm, con Miguel Oliveira finalmente tornato su livelli vicini a quelli del 2020, e per Joan Mir: il campione del mondo in carica è andato di nuovo a podio, ma soprattutto sembra trovarsi più a posto con la sua Suzuki.
Tremendo invece il weekend Ducati: nessuna moto sul podio – non succedeva dal 2014- e Jack Miller unico altro pilota di Dall'Igna nei dieci. Francesco Bagnaia è caduto al secondo giro, Enea Bastianini addirittura nel giro di ricognizione. Luca Marini ha sofferto con il grip per tutto il weekend: insomma, non si è salvato nessuno degli italiani. Tremendo anche il weekend di Marc Marquez: nelle prove fa il bullo con Maverick Vinales, ma in gara cade subito e aggiunge confusione a una stagione sufficientemente travagliata di suo.

Oscar del sorpasso
Al 16esimo giro Oliveira completa la propria gara perfetta andando a prendere e sorpassare Zarco alla Scarperia-Palagio. Poco dopo anche Mir ne approfitta: è la vendetta di due piloti che in questo inizio 2021 hanno subito la prepotenza delle Desmosedici e proprio in casa delle Ducati riescono a trovare soddisfazione. Nel cambio di direzione il portoghese alla guida della RC16 è perfetto a prendere l'interno, nonostante la difesa ottima e corretta del francese. Le moto di Borgo Panigale d'altronde hanno sofferto tutto il weekend nel terzo settore della pista, un dilemma mai risolto e che anche domenica si è ripresentato. Bene invece proprio KTM e Suzuki, che nelle prime cinque gare avevano litigato con le gomme.

Data check
A parte avere realizzato una pole position stratosferica, che ha migliorato di 4 decimi quella di Marquez risalente al 2019, Fabio Quartararo ha mostrato anche in gara un passo incredibile: tolti gli ultimi due giri, il francese ha girato sempre sul 47”, e in quattro occasioni si è spinto sul 46” alto, sostanzialmente replicando il giro veloce di Zarco. Sono tempi allucinanti, considerando che il best lap precedente addirittura risaliva al 2013 ed è stato migliorato di ben 8 decimi.
Le MotoGP di quest'anno hanno fatto un salto in avanti incredibile: tutti i record vengono frantumati un gran premio dopo l'altro, grazie a un mix di pneumatici più evoluti ed elettronica affinata, abbinati a una aerodinamica che in pochi anni è diventata il settore di ricerca forse più redditizio per i tecnici.
Non deve stupire perciò il fatto che Valentino, pur migliorando di 4 decimi il proprio tempo in prova rispetto al 2018, in griglia sia passato dalla prima alla penultima fila. Anche in gara Rossi non ha mostrato un brutto passo raffrontato ai “vecchi tempi”, intesi come i record precedenti. Vale ha toccato il record sul giro che resisteva da 8 anni, ma per il resto della gara solo in un'altra occasione è sceso sotto il 48”. Certo, il traffico e la rimonta dal 19esimo al decimo posto hanno influito sui tempi: come sempre, però, sono le qualifiche a condannare Rossi a gare di rimessa.

Meditate gente
Dopo sole 6 gare Quartararo ha 105 punti, contro i 127 dell'intero 2020. Anche nella scorsa stagione   l'inizio di campionato del francese era stato ottimo, e nonostante alcuni alti e bassi legati principalmente al rendimento della sua M1, dopo 8 gran premi aveva comunque conquistato 3 vittorie e 108 punti. Più che dai numeri, la differenza rispetto all'anno passato si vede perciò nel rendimento in gara, dove la sua Yamaha sembra più costante. Certo, manca ancora la riprova di vedere Fabio “intrappolato” a centro gruppo in una gara corsa di giorno e con temperature critiche, situazione nella quale di solito le moto di Iwata faticano parecchio. Ma finché il francese continuerà a segnare una pole dietro l'altra, il rischio è minimo.
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