Le pagelle di Le Mans: Martin 10 e lode, insufficienti Pecco e Acosta
Il vice campione del mondo domina, Marquez dà spettacolo. Bezzecchi e Acosta pagano caro gli errori, l’aria di casa non aiuta Quartararo
Il gran premio di Francia ci consegna forse il migliore Jorge Martin forse mai visto e certifica una lotta feroce per ottenere la sella della Desmosedici factory in ottica 2025, tra il vice campione del mondo e Marc Marquez. In tutto questo, Bagnaia e le Aprilia hanno vissuto un weekend sotto tono, con risultati lontani dalle aspettative.
Jorge Martin
Il pilota spagnolo segna la pole, domina la Sprint e vince la gara lunga. È capace di spingere quando c'è da fare il vuoto, ma anche di venire a capo della battaglia con Bagnaia. Vola a +38 in campionato, è di nuovo in fuga e punta a fare leva sul suo potere contrattuale grazie a risultati che certificano il suo valore. Promosso, voto 10 e lode
Marc Marquez
Le qualifiche non vanno come sperava, ma sfrutta la partenza dalla 13esima piazza per un paio di rimonte decisamente epiche. Manda in soffitta tutti i discorsi sulle differenze tra GP23 e GP24 con una condotta di gara che non lascia spazio a dubbi: conta il pilota. Promosso, voto 9
Pecco Bagnaia
Il terzo posto nella gara lunga non è malaccio, i problemi nella Sprint non sono certo colpa sua. D'altronde una moto quasi perfetta come la Desmosedici deve pure avere qualche giornata no. Purtroppo le distanze in campionato da Martin aumentano e questa volta il duello con Marquez viene perso. Rimandato, voto 5,5
Maverick Vinales
Nelle prove fa vedere un gran passo e dichiara Le Mans una pista buona per la sua RS-GP. Il terzo posto nella Sprint conferma le buone impressioni, ma nella gara lunga fatica maggiormente. Il bottino di punti a ogni modo è discreto, anche se non sufficiente per puntare al mondiale. Ma la costanza è la migliore medicina per stabilizzare umore e ambizioni di Top Gun. Rimandato, voto 5,5
Enea Bastianini
È quarto nel mondiale, nonostante un solo podio in cinque gare tra lunghe e Sprint. Non riesce a trovare il guizzo in prova e nella gara del sabato, gli manca qualcosa per battagliare con i tre là davanti. La conferma nel team ufficiale sembra ormai una chimera, purtroppo ha poca colpa a riguardo: deve semplicemente confrontarsi con due fenomeni che gli vogliono rubare la sella. Aprilia è alla finestra, vedremo se l'affare andrà in porto. Rimandato, voto5,5
Pedro Acosta
Viene da dire che finalmente fa una gara da vero rookie e commette un errore. Chi lo ha visto in prova avrà notato che comunque il ragazzo continua a incrementare la propria confidenza con la moto, tutta esperienza che viene inserita nella sua banca dati personale. Una battuta d'arresto ci sta, soprattutto su una pista dove è andato a punti una sola volta (ottavo in Moto3). Bocciato, voto 5
Marco Bezzecchi
Arriva a Le Mans sulla scorta dei buoni risultati di Jerez e della vittoria della passata stagione sulla pista francese. Tutto sembra andare per il meglio, anche perché le qualifiche sono convincenti, ma sia il sabato che la domenica rimedia due cadute quando è in buona posizione. Le dinamiche sono differenti, il Bez è ancora alla ricerca di un equilibrio soddisfacente con la GP23. Bocciato, voto 5
Fabio Di Giannantonio
La sua stagione sta passando in secondo piano perché manca un acuto, ma la costanza di risultati lo sta premiando. In classifica è messo meglio di Bezzecchi e si sta giocando al meglio le proprie carte. Se continua così troverà una moto per il 2025. Promosso, voto 6
Fabio Quartararo
Il gran premio di casa non porta gran che bene a El Diablo, che rimedia un ritiro amaro nella gara lunga, un decimo posto senza punti nella Sprint. Yamaha deve pensare al futuro, i test vanno avanti. Rins d'altronde raccoglie solo un punto, cartina di tornasole di una condizione particolarmente difficile. In queste condizioni la ricerca di un team satellite non è semplice per Iwata, la luce in fondo al tunnel ancora non si vede. Bocciato, voto 5,5