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MotoGP test a Jerez: Vinales stakanovista, Quartararo assente, Honda corre ai ripari

Lo spagnolo ha girato più di tutti, il francese è andato a farsi visitare per i problemi al braccio. Rossi ha tentato nuove prove di guida e assetto, mentre Honda al momento continua a sfornare novità ma non ha ancora trovato la quadra
A prima vista può sembrare superfluo insistere con i test, il giorno dopo un gran premio, in una stagione che non permette di lavorare gran che sulle moto per divieti regolamentari: invece proprio Yamaha e Ducati hanno dimostrato che da un anno all'altro, nonostante tutte le limitazioni, si può fare un sensibile passo in avanti. Vediamo perciò chi è andato in pista a Jerez de la Frontera e a fare cosa.

Yamaha
Fabio Quartararo era assente, volato a casa per trovare una soluzione – rapida- al problema al braccio destro. Se è sindrome compartimentale si può operare, ma El Diablo già una volta è passato sotto ai ferri e comunque mancano 11 giorni alle prove libere del gran premio di casa, a Le Mans. Per ora tutti sono in attesa di capire cosa succederà, nel frattempo Maverick Vinales ha portato avanti il lavoro per il team factory, senza grosse novità visibili eccetto un parafango anteriore sagomato già visto nei test in Qatar. Alle 16 Top Gun aveva già percorso comunque 80 giri, a fine giornata 101, con il miglior crono di tutta la comitiva in 1'36"879. Per Valentino Rossi invece ci sono state prove di assetto e tempi non proprio bassi, al momento una soluzione non sembra in vista. 

Honda
Solo 7 giri per Marc Marquez, che ha chiuso anticipatamente il test per dolori al collo, postumi della caduta nella terza sessione di prove libere di Jerez. Nuova carena, inizialmente per Taakaki Nakagami, che ieri ha chiuso in quarta posizione, tanto lavoro anche per gli altri piloti che a loro volta hanno provato le nuove soluzioni. Al momento manca un po' di chiarezza in casa HRC, perché i telai disponibili sono addirittura tre e da Marc Marquez in giù ogni pilota ha esigenze diverse. Ieri per esempio Nakagami ha fatto quarto con la versione 2020, il che aumenta le perplessità sulla direzione da seguire.

Suzuki
Per Alex Rins e Joan Mir sono continuate le prove di motore iniziate in Qatar, con la versione 2022 a confronto con la '21. Tempi molto buoni per Rins, sceso sotto il muro del 37”, anche se i test dello spagnolo sono finiti prima di pranzo. Sembra che anche Alex abbia qualche problema al braccio, più che altro per le conseguenze della sua caduta nelle prove del sabato.

Aprilia, Ducati e KTM
Non troppo il lavoro invece per le due case italiane: Miller, Bagnaia e Zarco si sono limitati a prove di assetto sul fronte DucatiAleix Espargaro purtroppo invece ha perso diverso tempo dopo essere scivolato sull'olio perso dalla Yamaha di Vinales, anche se è riuscito a riprendere la pista con la propria Aprilia. Al lavoro anche Lorenzo Savadori, alla ricerca del giusto feeling con la RS-GP. Non era in pista invece il test team KTM, che aveva già provato molto a Jerez in inverno e che recentemente è stata ad Aragon con Dani Pedrosa. I due piloti ufficiali comunque si sono dati da fare, dopo i deludenti risultati del gp. Buoni tempi per Miguel Oliveira, sceso sotto i suoi cronologici del weekend. Per lui è per il compagno di squadra Binder un nuovo telaio in prova, prove di ergonomia per Danilo Petrucci, con una nuova accoppiata serbatoio-sella.
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