MotoGP - Stoner vs l'elettronica: quando Casey usava il freno invece del controllo di trazione...
Il campione australiano continua a lamentare l'eccessiva influenza dell'elettronica in MotoGP. È vero lui riusciva farne a meno, ma nessuno ha più avuto il suo talento
Stoner, molto più che un mago
Casey Stoner è sempre stato piuttosto polemico riguardo alla MotoGp di oggi. A suo parere l'influenza dell'elettronica è eccessiva e nasconde, o anzi meglio dire maschera, il vero talento dei piloti. A sentire l'australiano andrebbe abolita o limitata al massimo, ma lui fa le cose semplici...
Casey era un fenomeno con un talento al di fuori del comune che gli permetteva di fare a meno degli aiutini utilizzati da tanti rivali. Se togliessimo oggi l'elettronica alle MotoGP chi riuscirebbe più a domarle? Di Casey ce n'è stato solo uno...
"Una roba da folli"
A dirlo ci sono tre testimoni, che hanno lavorato per anni nel mondo delle corse e che hanno avuto a che fare direttamente con lui. Il primo è Vittoriano Guareschi, che ha potuto condividere il box con l’australiano nell’era Ducati, e ne riconosce lo stile di guida incredibile e spettacolare: “Casey sapeva frenare con la punta del piede destro a centro curva e contemporaneamente dare gas. Era capace di gestire la potenza della moto in accelerazione col freno posteriore, una specie di antispin fatto in casa. Roba da folli. Quando mi hanno proposto di ripetere questa cosa per analizzare i dati, ho risposto: ‘Se tra me e lui ci sono quattro o cinque milioni di euro di differenza, un motivo ci sarà’”.
"Stoner più geniale di Marquez"
Finito il capitolo Ducati Stoner è arrivato in Honda, per quelli che poi sono stati gli ultimi due anni della sua carriera, e dove ha lavorato con una figura centrale di HRC, l’ex vice-presidente Shuhei Nakamoto. Anche il giapponese rimase sbalordito davanti alle capacità straordinarie di Casey: “Lui è stato il migliore con cui ho lavorato. Anche gli altri sono stati veloci e talentuosi, ma lui è speciale, più geniale anche di Marquez. Casey odiava il controllo trazione. Quando lo toglievamo, l'accelerazione conseguita dal suo lavoro sulla manopola del gas era la migliore possibile secondo le leggi fisiche. A volte cambiava marcia a 17mila giri perfetti, aveva una specie di sensore dentro di sé. Era un genio, nessuno poteva copiarlo”.
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Talento devastante, meglio di Rossi
Per Dovizioso Casey Stoner è stato il migliore in assoluto: “Era Devastante. Nei giorni in cui era a posto poteva battere qualsiasi pilota. Aveva un talento così speciale che, se provavi a copiarlo, a imitarlo, non funzionava. Stoner aveva qualcosa di innato. Per competere con lui non bastava fare la stessa cosa ma piuttosto qualcosa di completamente diverso. Casey, a differenza degli altri piloti, è da ammirare per la sua capacità di guida. Nei test era subito velocissimo e teneva delle linee incredibili. Ai tempi in cui dominava ricordo che Valentino Rossi nei test dopo le gare ci metteva almeno quattro giri a ripeter il suo record in gara, Casey invece poteva farlo sin dal primo giro. Rossi potrà avere più mondiali, ma è Casey ad aver segnato maggiormente la sua epoca”.