MotoGP Starting Grid: Marquez salta Austin, Bezzecchi a caccia del bis
Il pilota spagnolo annuncia il proprio forfait in Texas, i ducatisti sono favoriti nella rincorsa a un nuovo successo. Bagnaia ha sempre più rivali in casa: oltre al riminese vanno tenuti d'occhio Martin, Alex Marquez e Johann Zarco
La MotoGP è al suo terzo appuntamento stagionale: la carovana del motomondiale dall'Argentina vola in Texas, per il gran premio delle Americhe. Andiamo allora a vedere le novità sulla griglia di partenza, insieme al nostro Guido Sassi, in MotoGP Starting Grid.
Cosa succede
Marc Marquez non correrà ad Austin e la notizia è di quelle importanti, perché lo spagnolo salterà il secondo gran premio di fila per via dell'infortunio alla mano destra. La frattura al pollice non è ancora guarita, e in accordo con il proprio staff medico il pilota ha deciso di non presentarsi su una delle sue piste preferite. L'obiettivo è quello di recuperare senza compromettere il percorso di guarigione, e la decisione deve essere stata particolarmente sofferta, dal momento che l'otto volte campione del mondo avrebbe corso senza scontare penalità. La decisione riguardante il doppio long lap penalty infatti è sospesa, in attesa che la corte d'appello della FIM si riunisca nei tempi programmati. Rimane in dubbio fino all'ultimo anche la presenza di Enea Bastianini, con Michele Pirro allertato per sostituirlo, nel caso il pilota romagnolo non riesca a prendere il via per i problemi alla scapola. Ritornerà invece Miguel Oliveira, pienamente recuperato dopo i problemi derivanti dall'incidente nel gp del Portogallo. Nel box GasGas, in sostituzione dell'infortunato Pol Espargarò, ci sarà invece Jonas Folger, collaudatore KTM arruolato a termine nel ruolo di pilota effettivo.
Che numeri
Marco Bezzecchi ha vinto in Argentina la sua prima gara in MotoGP al suo secondo anno in classe regina. Il pilota riminese è il terzo rider VR46 ad affermarsi nella massima categoria del mondiale, dopo Franco Morbidelli e Francesco Bagnaia. Il Bez è al suo terzo podio: il primo lo aveva ottenuto l'anno scorso ad Assen, in una stagione impreziosita anche da una pole position e dal riconoscimento di rookie of the year. Bezzecchi ha vinto un totale di 7 gare nel motomondiale, a cui può aggiungere il titolo italiano della Moto3 nel 2015. Marco ha 24 anni, una Ducati GP22 privata e 50 punti in classifica. Sono credenziali sufficienti per tentare la caccia al titolo? Probabilmente l'allievo di Valentino è ancora acerbo, ma sta vivendo un momento d'oro, che sembra avere qualche analogia con quanto ha fatto Bastianini nella scorsa stagione. Il Texas sarà una grande prova di maturità, da confermare almeno con un podio, per continuare a sognare.
La sfida
In questo momento sportivo Ducati sta mostrando una netta superiorità rispetto agli avversari, e le sfide più interessanti sono tutte interne a Borgo Panigale: di Marco Bezzecchi abbiamo scritto sopra, ma in Argentina abbiamo visto almeno altri due piloti in grande spolvero. Johann Zarco e Alex Marquez hanno conquistato il podio e sono rispettivamente terzo e quarto nel mondiale. Al francese manca sempre la vittoria, ma è quasi costantemente in top5, mentre il fratello di Marc si sta abituando velocemente alla Desmosedici ed è l'unico ad avere sempre segnato punti tra i piloti di Dall'Igna. Non va poi dimenticato Jorge Martin, un po' appannato nel bagnato di Termas de Rio Hondo, ma sempre molto veloce ad Austin. La corsa mondiale di Bagnaia verso la riconferma del titolo sarà insomma complicata soprattutto per la concorrenza interna, almeno in questa prima fase del campionato.
Pista che vai
Austin è un tracciato molto particolare, estremamente fisico e che richiede una moto agile e potente. Il rettilineo di 1200 metri richiede una grande velocità di punta, la parte di misto del serpentone grandi doti atletiche. Marquez è riuscito a vincere 7 volte in Texas grazie al suo strapotere fisico e a una Honda progettata per danzare nello stretto, ma lo spagnolo quest'anno non ci sarà e la RC213V è molto indietro nello sviluppo. Dati questi presupposti, Ducati è ancora l'indiziata numero uno per un successo al COTA, anche perché non c'è più Suzuki, storicamente velocissima ad Austin. Attenzione ad Aprilia: i progressi della RS-GP troveranno un vero e proprio banco di prova negli Stati Uniti e un podio sarebbe un ottimo risultato.