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MotoGP Starting Grid: chi batte Marquez al Sachsenring?

Lo spagnolo ha vinto tutte le gare di MotoGP che ha corso in Germania, ma Bagnaia è in un momento magico che potrebbe aiutarlo a superare anche lo scoglio di una pista dove non è mai andato particolarmente bene. Dietro di lui è lotta interna in Ducati per il ruolo di antagonista

Nemmeno il tempo di festeggiare il Mugello e i team del motomondiale erano già impegnati a riempire le casse da trasferire prima al Sachsenring e poi ad Assen, per la doppia trasferta nord europea che chiuderà la prima metà del mondiale. Andiamo allora a vedere le novità sulla griglia di partenza del GP di Germania insieme al nostro Guido Sassi.

Cosa succede

Il bollettino medico di questo inizio di 2023 è impressionante: non c'è gran premio senza un infortunio per qualche pilota del mondiale. Al Mugello è stato Alex Rins a rimanere vittima di una caduta piuttosto seria alla prima curva dell'Arrabbiata: frattura di tibia e perone, con prima operazione a Firenze e secondo intervento in patria, a Madrid. Per lo spagnolo, unico vincitore non Ducati in questo inizio di stagione, si prospetta un recupero di medio periodo. Rins salterà le due prossime trasferte e sfrutterà la lunga pausa estiva – si tornerà in pista venerdì 4 agosto per il GP di Gran Bretagna- per recuperare al meglio. La squadra di Lucio Cecchinello non sostituirà Alex in Germania, sfruttando il bonus di un gran premio concesso alle squadre, mentre Honda dovrà provvedere a trovare un altro pilota per la gara di Assen (HRC potrebbe decidere per la soluzione interna, con Stefano Bradl o Iker Lecuona). Anche nel box Repsol non se la passano bene, con Mir di nuovo fermo per un problema alla mano destra, conseguenza della caduta al Mugello.

Che numeri

Al Mugello Pecco Bagnaia ha mostrato il lato perfetto del suo status di pilota, vincendo tanto la Sprint quanto la gara lunga. Ora il margine sugli avversari è di nuovo abbastanza ampio: 21 punti su Marco Bezzecchi, 24 su Jorge Martin, gli unici due piloti entro la distanza di una gran premio.

Bagnaia ha vinto sia la terza gara lunga che la terza Sprint, e in quanto a statistiche è a un passo dal paradiso: 14 vittorie, solo una in meno rispetto ad Andrea Dovizioso, il terzo pilota italiano più vincente all-time della classe regina.

La sfida

Se le Desmosedici riusciranno a imporsi anche su due piste complesse come il Sachsenring e Assen, si potrà parlare di un vero e proprio dominio in campionato, ma già così la superiorità è netta sugli avversari: al Mugello il podio è stato monopolizzato sia nella Sprint che nella lunga, e da tre gare ci sono solo Ducati tra le prime tre moto al traguardo. Francesco Guidotti – team manager KTM- lo aveva detto: “Bisogna aspettare il Mugello per capire il nostro vero valore”, una frase detta dopo le ottime prestazioni mostrate da Binder e Miller a Jerez, performance ridimensionate sulla pista toscana. Per ora ci sono tre piloti Ducati davanti a tutti in campionato: Bagnaia con il suo stile perfetto al netto delle cadute, Bezzecchi che sa approfittarne con la sua GP22 e Jorge Martin, sempre più costante al vertice. Attenzione allo spagnolo: è già andato a podio 6 volte quest'anno, a fronte di 2 soli ritiri. Forse ha imparato a gestirsi e potrebbe diventare un avversario importante per Bagnaia in ottica campionato.

Pista che vai

Il Sachsenring è un tracciato corto ma impegnativo: si gira in senso antiorario, c'è una curva – la Waterfall- che è una vera e propria picchiata da oltre 200km/h. Ci si arriva dopo 7 curve a sinistra, con la gomma fredda sul lato opposto e in più lo scollinamento è cieco. Non è una pista facile ed è anche il “giardino di casa” di Marc Marquez, sempre vincitore in Germania quando ci ha corso, almeno in classe regina. L'otto volte campione del mondo riuscirà a ripetersi? Con questa Honda non sarà così scontato, ma nel 2021 ci riuscì nonostante un braccio malandato, sfruttando l'asfalto umido.

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