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MotoGP Starting Grid: Bagnaia, la via per il titolo passa da un sabato al top

Il campione del mondo deve trovare il giusto set up fin dal venerdì, per non perdere terreno tanto in qualifica, quanto nella Sprint. A Sepang si rivedranno Iker lecuona e Alvaro Bautista: il due volte campione superbike è stato premiato con una wild card, ma dovrà districarsi sul bagnato

Questa settimana inizia il trittico finale di gare che porterà la MotoGP a incoronare il campione del mondo 2023. Andiamo allora a vedere le novità in griglia di partenza insieme al nostro Guido Sassi, in MotoGP Starting Grid.

 

Cosa succede

Ranghi al completo, o quasi, per il gran finale di stagione. L'unica defezione riguarda Alex Rins, che in Malesia sarà sostituito sulla Honda di Lucio Cecchinello da Iker Lecuona. In questo 2022 lo spagnolo è stato convocato in cinque occasioni, ma non è mai riuscito ad andare a punti. Honda è in difficoltà a chiudere la stagione, ma non è messa molto meglio nemmeno in ottica 2024. La possibilità di vedere Lecuona a tempo pieno sulla seconda RC213V sembra definitivamente tramontata, così come il passaggio di uno dei piloti Aprilia – Espargarò, Vinales od Oliveira- alla corte di Alberto Puig. Il problema principale risiede soprattutto nella durata del contratto: Honda non vuole offrire accordi pluriennali, ma nessuno vuole salire sulla moto di HRC per una sola stagione. Il prototipo di Tokyo è molto lontano dall'essere competitivo, e difficilmente già nel corso del 2024 si vedranno grossi passi in avanti. Ha risposto presente invece Fabio Di Giannantonio: il pilota romano è in trattativa con il management giapponese, i piani B e C potrebbero essere spagnoli di provenienza Moto2, con Fermin Aldeguer come candidato principale.

Capitolo a parte, a Sepang ci sarà anche Alvaro Bautista, che ha ottenuto da Ducati una wild card premio per il titolo vinto in superbike. Lo spagnolo si è preparato bene all'appuntamento, peccato solo che la probabile pioggia del weekend non sarà la condizione migliore per esprimere il proprio potenziale.

 

Che numeri

Jorge Martin è in un momento di grazia che sembra difficile anche solo da scalfire. Nonostante l'errore dell'Indonesia e la scelta sbagliata della gomma posteriore in Australia, per il pilota spagnolo i numeri dall'incidente di Pecco al gp di Catalunya sono impressionanti: in 12 gare, tra lunghe e Sprint, lo spagnolo ha raccolto 8 affermazioni, un secondo, un terzo, un quinto posto e un ritiro. Jorge ha vinto tutte le Sprint disputate, mentre Bagnaia ha raggranellato le briciole di questa abbuffata: una vittoria soltanto, 7 solidi podi e due piazzamenti nella parte bassa della zona punti nelle Sprint di Indonesia e Thailandia. Per tenere a bada Martin ci vuole o una costanza assoluta con piazzamenti a podio o una velocità superiore all'avversario, e per ora Pecco non ha mostrato di avere nessuna delle due frecce al proprio arco.

 

La sfida

Per capire la condizione attuale di Bagnaia, non bisogna dimenticare però la caduta di Barcellona, con Binder che gli è passato sopra a una gamba. Fino a quel momento, Pecco aveva una confidenza incredibile con la moto e guidava la Desmosedici come nessun altro dei piloti Ducati. È possibile che quell'incidente gli abbia lasciato un po' di insicurezza nello spingersi al limite, o che più semplicemente sia stato Martin a vedere una debolezza – vera o presunta- nell'avversario, entrando in modalità full attack. L'ultima gara ha comunque mostrato un Pecco molto determinato e incline al rischio come sempre. Caso mai sono le prove che denotano meno rapidità nel trovare il giusto set up in tempo utile per la gara del sabato. Bisognerà stringere i tempi, o Martin ne approfitterà ancora.

 

Pista che vai

Sepang è una pista di grandi accelerazioni e frenate decise; ha anche curvoni da appoggio, ma tendenzialmente è una pista che ben si adatta a Ducati. L'anno scorso Martin andò in fuga, cadde e la vittoria fu un affare tra Bastianini e Bagnaia, con Bezzecchi quarto su un'altra Desmosedici. Per quest'anno sarà vitale giocare bene sul bagnato: le previsioni al momento danno brutto per l'intero fine settimana, e anche se mancano diversi giorni alle gare, la perturbazione non sembra avere alcuna intenzione di fare le valigie. Oltre alle Ducati bisognerà perciò tenere d'occhio anche le KTM di Binder e Miller, mentre Aprilia potrà giocarsi forse qualche chance con Oliveira ed Espargarò.

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