MotoGP, Michelin: parla Nicolas Gaubert
Quella appena conclusa è stata una stagione fondamentale per Michelin che, dopo sette anni di assenza, è tornata alla MotoGP. Tra imprevisti, difficoltà, “salti nel buio” e successi, il direttore tecnico Nicolas Goubert fa un bilancio tutto sommato positivo
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MotoGP
Ritorno alla MotoGP
Dopo un’assenza di ben sette anni, i pneumatici Michelin sono tornati nella stagione appena conclusa protagonisti della Moto GP. Le difficoltà, inutile nasconderlo, non sono mancate e, durante le 18 tappe del Motomondiale, la Casa francese s’è vista costretta ad affrontare numerose “sfide”. Prima di volgere lo sguardo al futuro, il Direttore Tecnico Nicolas Goubert guarda al passato, dando il proprio giudizio sulla stagione 2016.
“Sono molto soddisfatto di questo ritorno Michelin nella MotoGP. È stata una sfida enorme, che abbiamo affrontato con grande successo: tanti momenti emozionanti, tante battaglie in pista, nuovi circuiti, nuovi piloti e nuovi record. Tornando indietro di un anno e guardando al nostro ritorno alla MotoGP, possiamo parlare di un vero e proprio salto nel buio, considerando, soprattutto, che molte squadre hanno dovuto fare i conti con un pacchetto elettronico tutto nuovo”. "In qualità di Direttore Tecnico di Michelin Motorsport - ha spiegato Gaubert - sono immensamente fiero delle capacità di reazione eccezionali dimostrate dai nostri team di produzione e di sviluppo per tutta la stagione. Ogni volta che ci si è presentato un problema, siamo stati in grado di modificare le nostre gomme a tempo di record. Quando abbiamo avuto bisogno di reagire rapidamente dopo l'Argentina, abbiamo prodotto una serie di nuove gomme posteriori nel giro di soli tre giorni! In effetti, ci sono stati innumerevoli evoluzioni durante tutto Campionato - dal Gran Premio delle Americhe a quello tedesco. In ogni occasione, i miglioramenti che abbiamo portato ai nostri pneumatici sono stati apprezzati dai piloti e confermati dagli schermi di temporizzazione”. Ma il duro lavoro svolto da Michelin, precisa Gaubert, non è stato solo quello appena descritto: assente dalla classe regina per sette anni, la casa francese ha infatti avuto modo di sperimentare nuove mescole e nuove soluzioni in occasione delle numerose e differenti discipline motociclistiche alle quali ha partecipato.
“Questo lavoro ci ha permesso di offrire ai piloti una selezione di pneumatici adatti a una vasta gamma di temperature e condizioni, che ha dato loro più opzioni per le loro strategie di gara. In questo modo - ha aggiunto - abbiamo creato un senso di competizione tra le diverse scelte, anche in un unico scenario di pneumatici-fornitore”.
"Ultimo ma non meno importante- ha infine concluso - devo rendere omaggio a tutti i piloti, a tutte le squadre e a tutti i produttori, all’ IRTA e alla Dorna per la straordinaria collaborazione: è infatti anche grazie al loro sostegno che il ritorno di Michelin è stato un così grande successo. Quello della MotoGP è un campionato fantastico e Michelin è estremamente orgogliosa di esserne parte”.
Dopo un’assenza di ben sette anni, i pneumatici Michelin sono tornati nella stagione appena conclusa protagonisti della Moto GP. Le difficoltà, inutile nasconderlo, non sono mancate e, durante le 18 tappe del Motomondiale, la Casa francese s’è vista costretta ad affrontare numerose “sfide”. Prima di volgere lo sguardo al futuro, il Direttore Tecnico Nicolas Goubert guarda al passato, dando il proprio giudizio sulla stagione 2016.
“Sono molto soddisfatto di questo ritorno Michelin nella MotoGP. È stata una sfida enorme, che abbiamo affrontato con grande successo: tanti momenti emozionanti, tante battaglie in pista, nuovi circuiti, nuovi piloti e nuovi record. Tornando indietro di un anno e guardando al nostro ritorno alla MotoGP, possiamo parlare di un vero e proprio salto nel buio, considerando, soprattutto, che molte squadre hanno dovuto fare i conti con un pacchetto elettronico tutto nuovo”. "In qualità di Direttore Tecnico di Michelin Motorsport - ha spiegato Gaubert - sono immensamente fiero delle capacità di reazione eccezionali dimostrate dai nostri team di produzione e di sviluppo per tutta la stagione. Ogni volta che ci si è presentato un problema, siamo stati in grado di modificare le nostre gomme a tempo di record. Quando abbiamo avuto bisogno di reagire rapidamente dopo l'Argentina, abbiamo prodotto una serie di nuove gomme posteriori nel giro di soli tre giorni! In effetti, ci sono stati innumerevoli evoluzioni durante tutto Campionato - dal Gran Premio delle Americhe a quello tedesco. In ogni occasione, i miglioramenti che abbiamo portato ai nostri pneumatici sono stati apprezzati dai piloti e confermati dagli schermi di temporizzazione”. Ma il duro lavoro svolto da Michelin, precisa Gaubert, non è stato solo quello appena descritto: assente dalla classe regina per sette anni, la casa francese ha infatti avuto modo di sperimentare nuove mescole e nuove soluzioni in occasione delle numerose e differenti discipline motociclistiche alle quali ha partecipato.
“Questo lavoro ci ha permesso di offrire ai piloti una selezione di pneumatici adatti a una vasta gamma di temperature e condizioni, che ha dato loro più opzioni per le loro strategie di gara. In questo modo - ha aggiunto - abbiamo creato un senso di competizione tra le diverse scelte, anche in un unico scenario di pneumatici-fornitore”.
"Ultimo ma non meno importante- ha infine concluso - devo rendere omaggio a tutti i piloti, a tutte le squadre e a tutti i produttori, all’ IRTA e alla Dorna per la straordinaria collaborazione: è infatti anche grazie al loro sostegno che il ritorno di Michelin è stato un così grande successo. Quello della MotoGP è un campionato fantastico e Michelin è estremamente orgogliosa di esserne parte”.
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