MotoGP, le differenze tra l’assetto da asciutto e da bagnato
MotoGP news – In ogni box della top class ci sono due moto per ogni pilota, e Andrea Dovizioso con il suo capotecnico Alberto Giribuola hanno raccontato in cosa vengono differenziate le due moto. Inoltre il forlivese ha raccontato cosa significa spingersi al limite sul bagnato
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MotoGP
Dovi racconta
Da spettatori alla televisione sappiamo che quando le condizioni della pista cambiano, da asciutto a bagnato o viceversa, si cambia anche l’assetto della moto, e proprio di questo hanno parlato Andrea Dovizioso e Alberto Giribuola, suo capotecnico, nell’ultimo episodio di Tecnodovi, serie prodotta da Sky Sport MotoGP. Giribuola ha raccontato: “Ci vogliono almeno sette minuti per cambiare l’assetto, troppi durante una sessione, quindi abbiamo due moto con assetti diversi per affrontare la stessa sessione”. Nel caso piova, la difficoltà è tutta del pilota che in condizioni insidiose deve trovare il limite: “Dipende tanto dalla pista e dal grip perché può cambiare tanto ma in generale è importante avere uno stile morbido. Per me è sempre stata una condizione abbastanza comoda però ogni volta è diverso, non conosci i limiti e ti devi adeguare velocemente. Sulla pioggia è complicato perché è difficile andare forte senza sentire dove sia il limite”. La situazione più insidiosa è quando le condizioni cambiano durante la gara, e inizia a piovere, Dovizioso spiega che i riferimenti sono la linea bianca e il cordolo. Se un pilota è abbastanza fortunato da non avere molti rivali davanti ha la possibilità di seguire le traiettorie impostate da chi lo precede, ma quando il gruppo davanti è numeroso, allora l’acqua rimbalza sulla visiera e diventa molto più complicato guidare. Chissà se in questa breve stagione che ci attende i piloti incontreranno spesso condizioni di bagnato.
Da spettatori alla televisione sappiamo che quando le condizioni della pista cambiano, da asciutto a bagnato o viceversa, si cambia anche l’assetto della moto, e proprio di questo hanno parlato Andrea Dovizioso e Alberto Giribuola, suo capotecnico, nell’ultimo episodio di Tecnodovi, serie prodotta da Sky Sport MotoGP. Giribuola ha raccontato: “Ci vogliono almeno sette minuti per cambiare l’assetto, troppi durante una sessione, quindi abbiamo due moto con assetti diversi per affrontare la stessa sessione”. Nel caso piova, la difficoltà è tutta del pilota che in condizioni insidiose deve trovare il limite: “Dipende tanto dalla pista e dal grip perché può cambiare tanto ma in generale è importante avere uno stile morbido. Per me è sempre stata una condizione abbastanza comoda però ogni volta è diverso, non conosci i limiti e ti devi adeguare velocemente. Sulla pioggia è complicato perché è difficile andare forte senza sentire dove sia il limite”. La situazione più insidiosa è quando le condizioni cambiano durante la gara, e inizia a piovere, Dovizioso spiega che i riferimenti sono la linea bianca e il cordolo. Se un pilota è abbastanza fortunato da non avere molti rivali davanti ha la possibilità di seguire le traiettorie impostate da chi lo precede, ma quando il gruppo davanti è numeroso, allora l’acqua rimbalza sulla visiera e diventa molto più complicato guidare. Chissà se in questa breve stagione che ci attende i piloti incontreranno spesso condizioni di bagnato.
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