MotoGP - Jorge Martinez Aspar: “Valentino Rossi è da ammirare”
MotoGP news – Nel lontano 1996 Jorge Martinez Aspar e Valentino Rossi sono stati rivali in pista e oggi il Dottore è ancora in griglia di partenza, mentre lo spagnolo ha un team in Moto2. Aspar ha commentato le imprese del Dottore e ha spiegato come riesce a essere competitivo ancora oggi
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Ex rivali
Ventitré anni dopo il loro duello a Brno, in 125cc, Jorge Martinez Aspar è il patron del suo team in Moto2 e Valentino Rossi lo ritroviamo ancora in pista, nonostante l’età e nonostante gli avversari sempre più giovani, piuttosto competitivo. Lo spagnolo ha commentato la carriera del nove volte campione del mondo intervistato da Dazn Spagna, che detiene i diritti del Mondiale, e ha detto: “Com’è possibile che 23 anni fa io mi sono ritirato e Rossi continua a correre, quando mi aveva battuto nel 1996 in 125cc? È da ammirare che un ragazzo di 41 anni sta ancora affrontando piloti come Marc Márquez. Quando si cresce si va via via perdendo la voglia di rischiare, ci si mette meno aggressività, ma questo non vale per lui, Valentino è Valentino”. Nonostante i nove titoli vinti Rossi è sempre pronto in pista: “Economicamente sta bene, è molto ricco, ha anche una squadra in Moto3, una in Moto2, potrebbe anche non correre tutti questi rischi, ma lui è Valentino Rossi”.
Il campionato 2020 sarà un anno molto particolare, con tredici gare in quattro mesi, tutte si terranno in Europa e su alcune piste si correranno anche due volte d fila. A proposito della stagione che ci aspetta Aspar ha dichiarato: “Il pilota da battere resta Marc Marquez, ma bisognerà vedere chi durante l’inverno ha lavorato meglio sulle moto. Nei test sembrava che Yamaha fosse messa piuttosto bene. Secondo me ci possiamo aspettare un campionato molto equilibrato, e credo che alla fine vincerà chi riuscirà a commettere meno errori possibili”.
Ventitré anni dopo il loro duello a Brno, in 125cc, Jorge Martinez Aspar è il patron del suo team in Moto2 e Valentino Rossi lo ritroviamo ancora in pista, nonostante l’età e nonostante gli avversari sempre più giovani, piuttosto competitivo. Lo spagnolo ha commentato la carriera del nove volte campione del mondo intervistato da Dazn Spagna, che detiene i diritti del Mondiale, e ha detto: “Com’è possibile che 23 anni fa io mi sono ritirato e Rossi continua a correre, quando mi aveva battuto nel 1996 in 125cc? È da ammirare che un ragazzo di 41 anni sta ancora affrontando piloti come Marc Márquez. Quando si cresce si va via via perdendo la voglia di rischiare, ci si mette meno aggressività, ma questo non vale per lui, Valentino è Valentino”. Nonostante i nove titoli vinti Rossi è sempre pronto in pista: “Economicamente sta bene, è molto ricco, ha anche una squadra in Moto3, una in Moto2, potrebbe anche non correre tutti questi rischi, ma lui è Valentino Rossi”.
Il campionato 2020 sarà un anno molto particolare, con tredici gare in quattro mesi, tutte si terranno in Europa e su alcune piste si correranno anche due volte d fila. A proposito della stagione che ci aspetta Aspar ha dichiarato: “Il pilota da battere resta Marc Marquez, ma bisognerà vedere chi durante l’inverno ha lavorato meglio sulle moto. Nei test sembrava che Yamaha fosse messa piuttosto bene. Secondo me ci possiamo aspettare un campionato molto equilibrato, e credo che alla fine vincerà chi riuscirà a commettere meno errori possibili”.
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