Salta al contenuto principale

MotoGP, ecco i circuiti più difficili secondo Brembo

MotoGP news – Qual è la pista più impegnativa per gli impianti frenanti delle MotoGP? Brembo ha analizzato tutti i 18 tracciati del calendario, incrociando alcuni dati come il numero di staccate per GP, il tempo speso in frenata e la distanza tra una staccata e l'altra. Ecco i risultati
Stagione 2017
Dei 18 circuiti presenti nel Campionato, ce ne sono alcuni particolarmente impegnativi per l'impianto frenante, altri meno. Brembo che monopolizza di fatto la MotoGP, ha analizzato ogni singolo GP per stilare una classifica per difficoltà delle staccate.
I tecnici del produttore bergamasco hanno valutato l'impegno di un intero Gran Premio, che mediamente è 110-120 km. Emergono così differenze molto marcate: per esempio a Valencia i piloti compiono 240 staccate, mentre a Phillip Island il valore supera di poco quota 80. Le differenze insomma non sono di poco conto: 120 staccate a Sepang, 168 a Motegi e 189 ad Indianapolis.

Ad ogni modo, il numero di staccate non è un parametro che faccia comprendere tutto. Per questo i tecnici Brembo hanno incrociato, per ciascun circuito, alcuni indicatori “storici” significativi per l’impianto frenante: la percentuale di gara spesa in frenata e la decelerazione massima media a cui sono sottoposte le moto. I tracciati di Motegi e Sepang sono quelli in cui i piloti spendono molto tempo in frenata, almeno un quarto d'ora a gara, e c'è una decelerazione media delle staccate superiore a 1,4 g. Al contrario, sono i circuiti di Phillip Island e Assen a sottoporre i freni ad uno sforzo contenuto.

Rappresentano una via di mezzo, invece, piste con poche staccate ma impegnative. Tra queste citiamo il Mugello, con la mitica frenata alla San Donato, e Brno, su tutte la staccata alla prima curva . Inoltre bisogna tenere conto dell'intensità delle staccate e la loro collocazione: disporre di frenate in sequenza come ad Aragon, è diverso dall’averle una lontana dall’altra come al Sachsenring: nel primo caso c’è poco tempo per far raffreddare i freni.

Secondo i tecnici Brembo solo due piste sono da considerare “facili”: Phillip Island e Assen e nove sono quelle di “difficoltà media”, Losail, Austin, Argentina, Le Mans, Mugello, Sachsenring, Silverstone, Misano e Valencia. Quelli tosti sono Jerez, Austria, Brno, Aragon mentre sono considerati "terribili" Motegi, Sepang e Barcellona.

Il Twin Ring di Motegi è la pista più impegnativa per i freni, a causa delle tante curve che impegnano intensamente i freni, ma lo è anche per la difficoltà di raffreddare i dischi tra una staccata e un'altra, infatti dalla prima alla decima curva i piloti frenano continuamente.
La pista malese di Sepang invece ha forti staccate, tra cui spiccano la prima e l'ultima, caratterizzate da forti decelerazioni con forza superiore a 1,6 g, 220 km/h di riduzione di velocità tra inizio e fine frenata e carichi sulla leva di almeno 6,5 kg.
Il tracciato del Montmelò, a Barcellona, invece è molto tecnico con brusche frenate che sollecitano i freni. Le staccate, tutte decise e molto ravvicinate (ben 5 nella prima metà della pista), determinano temperature d'esercizio molto elevate per dischi e pastiglie che alle volte non riescono a raffreddarsi a sufficienza.
Leggi altro su:
Aggiungi un commento