MotoGP Ducati - Domenicali: il segreto di Ducati sono le persone

Il commento complessivo di Domenicali
Ci sono voluti quindici anni, perché Ducati conquistasse il secondo titolo iridato in MotoGP e ora per la Casa bolognese è un momento d’oro. La Desmosedici è il punto di riferimento in pista e anche il titolo 2023 ormai è in tasca, visto che il duello tra Francesco Bagnaia e Jorge Martin è tutto in casa.

L’amministratore delegato Claudio Domenicali ha spiegato alla Gazzetta dello Sport il segreto di questo successo: “Credo sia un cambiamento dei tempi. Non è solo Ducati a fare molto bene, ma ci sono anche altri marchi. Noi europei abbiamo puntato su un focus specifico. Non c'è una ricetta magica, ma abbiamo messo le persone giuste al posto giusto”. Complice in questo è stato anche il direttore generale di Ducati Corse Luigi Dall'Igna: “Luigi ha avuto una parte importante da quando, nel 2013, si è unito a Ducati. Ha saputo valorizzare al meglio una squadra di tecnici già presente nel team, ma probabilmente non così armonizzata”.

Il momento di Ducati
Il primo titolo porta la firma di Casey Stoner, nel 2007, ma Domenicali ha ricordato: “Siamo cresciuti rapidamente in MotoGP fin dall'inizio. Nel 2003, alla terza gara, abbiamo fatto la pole (a Jerez) per poi vincere il sesto appuntamento del campionato, a Barcellona. Abbiamo conquistato il Mondiale al quinto anno. Penso sia questione di cicli e ora siamo in un momento molto favorevole”. Un momento che dura dall’anno scorso, quando Bagnaia riuscì a rimontare oltre 90 punti su Fabio Quartararo, e che è ben festeggiato oggi con record e grandi traguardi.

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