MotoGP, Bagnaia: “In certe situazioni perdere serve da lezione”
Dopo aver vinto due titoli consecutivi, oggi il piemontese è il vice-campione in carica nonostante undici successi stagionali
L'autoanalisi di Pecco
Undici dei venti Gran Premi disputati nel 2024 portano il nome di Francesco Bagnaia, eppure questo non gli è bastato a vincere il titolo. Il piemontese ha salutato la stagione da vice-campione del mondo alle spalle di Jorge Martin e all’evento “Campioni in Festa” a Bologna ha dichiarato: “Si può sempre imparare. Vincere non è la cosa più importante alla fine. Abbiamo ottenuto tantissimo, tutte le gare che ho portato a termine le ho chiuse nei primi 3, ma cadere o aver avuto delle sfortune varie non hanno aiutato. In certe situazioni perdere serve da lezione, sappiamo perfettamente cosa fare per non sbagliare più”. La lezione è stata appresa da Bagnaia: “Ho sempre provato in ogni caso a ottenere il risultato massimo senza accontentarmi. Non è nella mia indole quella di accontentarmi come tutti, ma a volte tirarsi un po’ indietro cambia la situazione. Già un errore in meno avrebbe cambiato il risultato finale. Serve sempre sbatterci un po’ la faccia".
Il paragone con Verstappen
Il sapore della sconfitta lo ha risentito recentemente: “In queste settimane la cosa più complicata è stato vedere Max Verstappen vincere il titolo, il quarto. Anche io avrei potuto conquistarlo (considerando il titolo vinto in Moto2 e i due titoli di MotoGP, ndr) e questo mi ha fatto ragionare. La sto vivendo più come un’opportunità. So perché abbiamo perso e so che l’abbiamo perso noi. Non c’è niente da recriminare. Dobbiamo essere comunque orgogliosi, lo sono della mia squadra”. Il successo di Martin ha portato alla luce un aspetto molto importante e per niente scontato: “Se avessi vinto il titolo non si sarebbe vista la sportività che ha avuto Ducati, che ci è stata recriminata in questi anni. Nel male bisogna sempre vedere il bene”.
La coppia con Marc Marquez: "Non ci sono numeri uno nel box"
Nel 2025 si comincia da zero e dall’altra parte del box ci sarà Marc Marquez: “Non ci sono numeri uno nel box. La stagione parte sempre alla pari, con i piloti sullo stesso piano e le cose cambiano durante la stagione. La strategia Ducati è stata sempre giusta. Marc da persona intelligente ha capito subito qual è l’ambiente e il modo di lavorare che abbiamo”.