MotoGP, Alex Marquez: “Sarei dovuto essere al posto di Quartararo”

L'occasione giusta?
Il mese di novembre dello scorso anno è stato piuttosto intenso per Alex Marquez, che nel giro poche settimane ha prima vinto il titolo iridato di Moto2 in Malesia, alla penultima gara stagionale, e nel GP successivo, a Valencia, si è trovato a firmare un contratto annuale con il team Repsol Honda in MotoGP. Così è diventato un pilota ufficiale della massima categoria e allo stesso tempo il compagno di squadra di suo fratello Marc, campione del mondo in carica, al posto di Jorge Lorenzo che proprio a Valencia si era ritirato dalle corse. Intervistato da Dazn Alex ha raccontato: “In molti pensano che sia qui perché sono il ‘fratello di’. Questo perché le persone non danno importanza a quello che si ottiene nelle classi minori, Moto2 e Moto3 (è campione del mondo in entrambe le classi, ndr). Honda era alla ricerca di un pilota e mi hanno contattato. Io sono tranquillo perché in pista ho fatto il mio lavoro e mi sono guadagnato questo posto”. Il suo passaggio in MotoGP era già nell’aria da qualche stagione, e Alex ha raccontato: “Nel 2017 potevo avere l’occasione di arrivare con il team Marc VDS, ma avevo deciso che non era l’occasione giusta. Nel 2018 poi c’era stato un interesse con Pramac, ma per me era fondamentale conquistare il titolo in Moto2. Lo scorso anno, invece, avevo parlato con il team Petronas. C’erano interessi, ma non ci siamo mai seduti al tavolo delle contrattazioni, e loro poi hanno optato per Fabio Quartararo, dopo che lui ha vinto a Montmelò”. Aver aspettato potrebbe non esser stata una cattiva scelta, ora si ritrova nel team campione del mondo, accanto al pilota più forte degli ultimi anni che è anche suo fratello maggiore. Ma questa potrebbe essere anche un’arma a doppio taglio.