Mondiale Superbike al via, Bulega all’assalto di Razgatlıoğlu
Questo weekend con il round Australia ricomincia la SBK e le Ducati promettono di essere in forma, almeno a giudicare dagli ultimi test
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Giù la visiera e dentro la prima marcia che sta per scattare il semaforo verde! Il mondiale Superbike ricomincia questo weekend con il round Australia, sullo stesso circuito di Phillip Island dove era cominciato l’anno scorso, e gli appassionati italiani si divertiranno come matti. Soprattutto chi tifa Ducati. Lo scorso anno ha conquistato il titolo – e meritatamente – Toprak Razgatlıoğlu con la BMW, ma Nicolò Bulega era al debutto nella massima delle categorie derivate dalla serie e nonostante avesse vinto una gara già al primo round, solo dopo la metà campionato ha preso coscienza del suo potenziale. Solo allora ha capito di essere il predestinato, l’unico uomo in grado di opporsi allo strapotere di “Razga”. Troppo tardi per fare l’impresa. Ma ora si ricomincia e adesso Bulega lo sa. Adesso attaccherà fin dall’inizio, in tutte le gare.
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Per Razgatlıoğlu un inizio complicato da una caduta nei test, ma è della partita comunque
Bulega il più veloce nei test
Carta canta, l’emiliano è carico come una molla e la Ducati ha i muscoli tirati a lucido: nell’ultimo test prima dell’inizio del campionato, sulla pista australiana Bulega è stato il primo in tutte e quattro le sessioni e quest’anno inizia il campionato con tutt’altro atteggiamento: fare “soltanto” delle buone gare non gli interessa più, adesso si parte con il coltello tra i denti.
Problemi fisici per Toprak
Certamente Razgatlıoğlu non è tipo da farsi impressionare, però la sua stagione non è iniziata nel migliore dei modi. Nell’inverno si è fratturato un dito, è stato operato e ha dovuto saltare le prime due giornate di prova a Jerez. Ha girato regolarmente a Portimao mentre qui è stato vittima di un brutto highside nella prima giornata ed è ruzzolato pesantemente a terra. Ma il turco è capace di viaggiare sopra i problemi e a Phillip Island ha ottenuto il quarto miglior tempo delle due giornate a 0”567 dal leader; soprattutto è il primo dei “non Ducati”, l’unico nei primi cinque. Non dimenticate come ha dominato la stagione lo scorso anno, vincitore di 18 gare su 36. Un cannibale. E la sua BMW ha fatto ancora progressi. Resta lui l'uomo da battere.
Le rosse vanno forte
Ma c’è la carica delle Ducati: Andrea Iannone lo scorso anno in Superbike era un rookie ma più volte è stato protagonista, in diverse occasioni ha sfiorato la vittoria e ad Aragón l’ha anche centrata. È di nuovo con la Ducati del team GoEleven ed ha un anno di esperienza in più, in queste ultime prove è stato il secondo più veloce. Tenetelo d’occhio…
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Iannone ha tutte le carte in regola per fare bene anche quest'anno
Tenete d’occhio anche Danilo Petrucci che ha staccato il terzo tempo, solo 17 centesimi di secondo separano i due italiani. Danilo lo scorso anno è stato il migliore dei privati, il team Barni è una squadra con i fiocchi e gli ha dato una Ducati estremamente competitiva. Lui di gare ne ha vinte tre dominando il weekend di Cremona. Non correrà per un semplice piazzamento.
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Petrucci punta ad essere sempre protagonista
Poi c’è Alvaro Bautista, che era leader e ora è diventato il secondo uomo della Ducati ufficiale. Veniva dalla trionfale stagione 2023 e nel 2024 non ha entusiasmato alternando alti e bassi, ma diverse volte è stato velocissimo. La stoffa forse è un po’ spiegazzata ma c’è ancora, Bautista non sempre trova la strada ma resta un tre volte campione del mondo tra Motomondiale e Superbike. Nonostante qualche incertezza fa ancora paura.
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Alvaro Bautista resta veloce, deve solo trovare la costanza di risultati
Che cosa farà Bimota?
Difficile fare pronostici su Scott Redding, pilota capace di grandi cose oppure dell’opposto. Ritorna sulla Panigale V4R tra le file del team MGM Bonovo: la moto c’è, probabilmente nell’arco della stagione avremo qualche bella sorpresa.
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Lowes e Bimota sono un binomia tutto da scoprire
Lo stesso discorso si può fare per Michael Van der Mark, seconda guida BMW al quale non manca la velocità, ma la costanza sì. Va forte, il guaio è che il suo compagno di box è Razgatlıoğlu ed è sempre difficile confrontarsi con un campione di quella portata…
C’è tanta curiosità per quello che fino all’anno scorso era il team Kawasaki ufficiale e ora è diventato Bimota by Kawasaki Racing Team: moto nuova e una struttura collaudata per Alex Lowes, lo scorso anno molto efficace, e Axel Bassani, che continua faticosamente ma con costanza la sua crescita. Tutto da vedere anche Garrett Gerloff che per la prima volta sarà su una Kawasaki, la ZX-10RR del Kawasaki WorldSBK Team.
Rea è out, ma c’è Locatelli
In gara a Phillip Island non ci sarà invece Jonathan Rea, il sei volte campione del mondo che verso la fine dello scorso anno stava finalmente cominciando a trovare la quadra sulla Yamaha ufficiale del team Pata: è caduto nella prima giornata di test sulla pista australiana fratturandosi il piede sinistro ed è già stato operato. Verrà schierato solo il suo compagno di box Andrea Locatelli, un gran bel pilota in grado di andare a punti su tutte le piste, ma ancora alla ricerca di quel “click” che deve portarlo alla vittoria. Un po’ come le Honda ufficiali di Xavi Vierge e Iker Lecuona. Nei test di inizio stagione se la sono cavata bene, Lecuona deve ancora recuperare pienamente dopo un infortunio di cui è stato protagonista in allenamento.
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Yamaha nel round Australia potrà schierare solo Locatelli, Rea è infortunato
Farà parte della compagnia anche Yari Montella che a Phillip Island ha vinto tre volte in Supersport ed è inserito nel team Barni a fianco di Petrucci, mentre il team Motocorsa, che due anni fa con Bassani era stata la migliore squadra privata, ora non ha più Rinaldi, passato in Supersport, e al suo posto schiera Ryan Vickers.
Foto e immagini
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