MotoGP 2023, corsa contro il tempo per il gran premio dell'India
Mancano i visti, voli rimandati in attesa dei timbri per il personale. La pista non è ancora stata omologata, solo giovedì si saprà se tutte le modifiche richieste alle vie di fuga sono state effettuate. I piloti sono in allerta: rischio sciopero?
La trasferta al Buddh International Circuit sarà la prima gara del trittico asiatico numero uno, quello che oltre all'India coprirà anche Giappone e Indonesia. Come se non bastassero i problemi di un terzetto di gare così impegnativo, pare che ci siano diverse difficoltà anche solo a raggiungere il circuito dell'Uttar Pradesh.
Sì, viaggiare...
In queste ore si sta consumando una vera e propria lotta contro il tempo nel rilascio dei visti per addetti ai lavori e media impegnati nel fine settimana di gare. Diversi team hanno lamentato la mancata consegna dei timbri in tempo utile per partire (già da sabato scorso) e le difficoltà non sembrano essere diminuite. La prima denuncia è scattata da parte del personale di KTM, Husqvarna e degli altri team che sono nell'orbita di Mattighofen, con biglietti aerei spostati. Ma anche tra le altre squadre non mancano ritardi e visti last minute, arrivati poche ore prima della partenza.
All'ultimo respiro
La pista, costruita a una quarantina di chilometri da Nuova Delhi, ha visto correre l'ultimo evento di rilievo nel 2013, quando si disputò per il terzo anno di fila un gran premio di Formula 1. Poi più nulla, fino all'annuncio dell'anno scorso, relativo all'introduzione della pista nel calendario 2023 della MotoGP. Diverse sono state le richieste di adeguamento da parte della FIM, principalmente sulle vie di fuga. A quanto pare sono state quasi tutte completate, con l'aggiunta di ghiaia nelle vie di fuga in 8 curve su 13 e la ridefinizione dell'ingresso di un paio di curve (la 3 e la 13). Rimangono dei dubbi sulla posizione di alcuni muretti e bisognerà vedere come saranno allestite le relative protezioni, sperando che ci siano gli air fence nei punti indicati. L'omologazione arriverà solo giovedì – come da protocollo- ma rispetto ad altre piste rimangono dei dubbi sul fatto che tutti gli aggiornamenti richiesti siano stati effettuati come richiesto.
La voce dei piloti
Sarà fondamentale capire cosa ne pensano i piloti: in questi mesi si sono levate diverse voci che denunciavano perplessità sul grado di sicurezza che si può raggiungere al Buddh, ma la Safety Commission si riunirà solo venerdì, dopo le libere. Se gli standard non saranno ritenuti all'altezza, qualcuno potrebbe anche paventare l'idea di uno stop alle attività.