MotoGP 2022, terzo giorno di test: Viñales ancora primo
MotoGP news – Prima che inizi il test pre-stagionale il 5 febbraio, è andato in scena l’ultimo giorno del test di prova in cui Maverick Viñales ha ottenuto il miglior tempo, davanti al compagno di squadra in Aprilia, Aleix Espargaro. Raul Fernandez è stato il migliore dei debuttanti che in pista erano quattro, considerando l’assenza di Fabio Di Giannantonio
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MotoGP
Chi troviamo al top
Si è conclusa oggi con il terzo giorno la prima sessione assoluta di test, ed era quella dello “shakedown”, ovvero di prova. A firmare il miglior tempo assoluto è stato Maverick Viñales, pilota Aprilia che ha chiuso in 1’58.942 e che si è messo alle spalle il compagno di squadra Aleix Espargaro per soli 144 millesimi. Il lavoro della Casa di Noale si è svolto sulle nuove ali di minori dimensioni rispetto a quelle viste nel test di Jerez, mentre sembra essere stata aggiornata anche l’intera carena anteriore, oltre allo scarico e al nuovo forcellone in alluminio.
La classifica dei debuttanti
A seguire la coppia Aprilia è il miglior debuttante, Raul Fernandez autore di un buon 1’59.468 con il quale ha preceduto Marco Bezzecchi, quarto a un paio di decimi dallo spagnolo. Non è sceso in pista, invece, Fabio Di Giannantonio bloccato in hotel da una gastroenterite, che spera di poter svolgere la sessione di test in scena il 5 e il 6 febbraio. Seguono poi Remy Gardner, che fatica a causa dei postumi dell’infortunio al polso, e Darryn Binder, ultimo dei debuttanti alla guida della Yamaha M1.
Le novità delle Case
Se invece diamo uno sguardo ai collaudatori troviamo Michele Pirro in quinta posizione, che ha provato uno scarico lungo e uno più corto per poter acquisire dati importanti oltre al pacchetto aerodinamico già visto nel test di Jerez. La Ducati inoltre è sembrata presentare anche un nuovo forcellone. In casa Yamaha i due collaudatori, Cal Crutchlow e Katsuyuki Naksuga, hanno provato novità aerodinamiche e anche un telaio aggiornato. Nel box Honda Stefan Bradl ha anche lui provato il secondo telaio 2022 che Honda aveva già testato a Jerez sul finire del 2021 e sulla RC213V si sono viste anche novità sugli scarichi. Continua il lavoro sull’aerodinamica anche in KTM, con Dani Pedrosa e Mika Kallio, e anche in Suzuki, dove Sylvain Guintoli ha lavorato con nuove ali.
Si è conclusa oggi con il terzo giorno la prima sessione assoluta di test, ed era quella dello “shakedown”, ovvero di prova. A firmare il miglior tempo assoluto è stato Maverick Viñales, pilota Aprilia che ha chiuso in 1’58.942 e che si è messo alle spalle il compagno di squadra Aleix Espargaro per soli 144 millesimi. Il lavoro della Casa di Noale si è svolto sulle nuove ali di minori dimensioni rispetto a quelle viste nel test di Jerez, mentre sembra essere stata aggiornata anche l’intera carena anteriore, oltre allo scarico e al nuovo forcellone in alluminio.
La classifica dei debuttanti
A seguire la coppia Aprilia è il miglior debuttante, Raul Fernandez autore di un buon 1’59.468 con il quale ha preceduto Marco Bezzecchi, quarto a un paio di decimi dallo spagnolo. Non è sceso in pista, invece, Fabio Di Giannantonio bloccato in hotel da una gastroenterite, che spera di poter svolgere la sessione di test in scena il 5 e il 6 febbraio. Seguono poi Remy Gardner, che fatica a causa dei postumi dell’infortunio al polso, e Darryn Binder, ultimo dei debuttanti alla guida della Yamaha M1.
Le novità delle Case
Se invece diamo uno sguardo ai collaudatori troviamo Michele Pirro in quinta posizione, che ha provato uno scarico lungo e uno più corto per poter acquisire dati importanti oltre al pacchetto aerodinamico già visto nel test di Jerez. La Ducati inoltre è sembrata presentare anche un nuovo forcellone. In casa Yamaha i due collaudatori, Cal Crutchlow e Katsuyuki Naksuga, hanno provato novità aerodinamiche e anche un telaio aggiornato. Nel box Honda Stefan Bradl ha anche lui provato il secondo telaio 2022 che Honda aveva già testato a Jerez sul finire del 2021 e sulla RC213V si sono viste anche novità sugli scarichi. Continua il lavoro sull’aerodinamica anche in KTM, con Dani Pedrosa e Mika Kallio, e anche in Suzuki, dove Sylvain Guintoli ha lavorato con nuove ali.
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