MotoGP 2022, Razali: “Siamo gli sfavoriti e possiamo correre alcuni rischi”
MotoGP news – Il manager malese sta per affrontare una nuova sfida creando il suo secondo team nella categoria regina con il debuttante Darryn Binder e il veterano Andrea Dovizioso. Ecco quali sono le sue aspettative
Image
MotoGP
Razlan Razali è il team manager del neonato WithU Yamaha RNF MotoGP Team, il malese ha raccontato così questa nuova avventura: “Costruire il secondo team in MotoGP non è uno scherzo! Richiede un sacco di lavoro, soprattutto considerando che abbiamo iniziato la pianificazione di questo team solo a settembre-ottobre. È stata una sfida attirare grandi sponsor, ovviamente. Ma abbiamo continuato ad andare avanti e vedere tutti questi nuovi ragazzi arrivare, è fantastico”.
Il grande lavoro che c'è dietro le quinte
Si tratta di un progetto che parte dall’inizio, ma ci sono buone prospettive: “Il primo anno è sempre il più difficile e impegnativo a mio parere, quindi dobbiamo assicurarci di superarlo bene, soprattutto finanziariamente, dando fiducia non solo agli sponsor ma anche ai membri del team. Allo stesso tempo, useremo questo anno per costruire il futuro. Si tratta di ricostruire e di rifare il marchio. Tutto è da zero, ma abbiamo anche l'esperienza degli ultimi tre anni”. Il 24 gennaio ci sarà la presentazione della squadra, mentre bisognerà aspettare il 5 febbraio per la prima uscita in pista: “Per noi è importante. La presentazione offre sicurezza, fiducia, professionalità. Penso che sia importante quanto avere un buon pacchetto da parte del costruttore. Quelli che ci conoscono, sanno come ci siamo presentati negli ultimi tre anni e vogliamo mantenere quell'immagine e quell'impressione, il livello dei nostri servizi per tutti i nostri sponsor. E, naturalmente, avere il giusto pacchetto da parte di Yamaha è altrettanto importante. Quindi, a seconda delle specifiche della moto, si tratta di una cifra tra gli 11 e i 13 milioni di euro all'anno”.
Una coppia che si completa
La squadra è decisamente mista, con il 36enne Andrea Dovizioso e il debuttante Darryn Binder, in arrivo direttamente dalla Moto3. A proposito Razali ha spiegato: “È facile per la gente criticare la nostra decisione. Allo stesso tempo questo è ciò che significa essere un team di sviluppo, con poche aspettative. Se le cose andranno bene, sarà un bene per noi, altrimenti non avremo arrecato grosse delusioni. Siamo gli sfavoriti e possiamo permetterci di correre questo tipo di rischi”.
Il grande lavoro che c'è dietro le quinte
Si tratta di un progetto che parte dall’inizio, ma ci sono buone prospettive: “Il primo anno è sempre il più difficile e impegnativo a mio parere, quindi dobbiamo assicurarci di superarlo bene, soprattutto finanziariamente, dando fiducia non solo agli sponsor ma anche ai membri del team. Allo stesso tempo, useremo questo anno per costruire il futuro. Si tratta di ricostruire e di rifare il marchio. Tutto è da zero, ma abbiamo anche l'esperienza degli ultimi tre anni”. Il 24 gennaio ci sarà la presentazione della squadra, mentre bisognerà aspettare il 5 febbraio per la prima uscita in pista: “Per noi è importante. La presentazione offre sicurezza, fiducia, professionalità. Penso che sia importante quanto avere un buon pacchetto da parte del costruttore. Quelli che ci conoscono, sanno come ci siamo presentati negli ultimi tre anni e vogliamo mantenere quell'immagine e quell'impressione, il livello dei nostri servizi per tutti i nostri sponsor. E, naturalmente, avere il giusto pacchetto da parte di Yamaha è altrettanto importante. Quindi, a seconda delle specifiche della moto, si tratta di una cifra tra gli 11 e i 13 milioni di euro all'anno”.
Una coppia che si completa
La squadra è decisamente mista, con il 36enne Andrea Dovizioso e il debuttante Darryn Binder, in arrivo direttamente dalla Moto3. A proposito Razali ha spiegato: “È facile per la gente criticare la nostra decisione. Allo stesso tempo questo è ciò che significa essere un team di sviluppo, con poche aspettative. Se le cose andranno bene, sarà un bene per noi, altrimenti non avremo arrecato grosse delusioni. Siamo gli sfavoriti e possiamo permetterci di correre questo tipo di rischi”.
Foto e immagini
Aggiungi un commento