Salta al contenuto principale

MotoGP 2022, Mir resterà con Suzuki? “Solo se vorremo la stessa cosa”

MotoGP news - Non ha raccolto il risultato sperato Joan Mir, nella stagione da poco conclusa, e guardando al futuro non dice con estrema certezza di voler continuare a correre con la Casa di Hamamatsu. Il maiorchino ha parlato anche dei rivali del prossimo anno e di quanto gli sarebbe piaciuto far parte della VR46 Riders Academy
La risposta a Schwantz 
Il 2021 si è concluso con il terzo posto iridato per Joan Mir, che nelle ultime gare non ha più potuto lottare per il titolo. Il maiorchino è stato intervistato dal sito spagnolo Marca, in cui ha smentito la dichiarazione di Kevin Schwantz che sosteneva che lui stesso non fosse al livello del 2020: “Non sono d'accordo. Ho guidato la stessa moto del 2020 e sono stato più veloce in tutte le gare. È così. Joan Mir è stato migliore rispetto al 2020. Gli altri sono migliorati molto e io non sono riuscito a essere nelle posizioni in cui mi piace stare”.

Non abbassa la guardia con Marquez e Quartararo
A inizio 2022 inizierà subito il mercato per il biennio che arriva e Mir, vincente l’anno scorso con Suzuki, ha ammesso: “È importante sentire un po' il mercato, vedere cosa si può fare. Mi fido molto di Suzuki. So di non aver detto tutto qui, anche se nel 2020 abbiamo vinto e nel 2021 abbiamo lottato per i primi posti, ma penso di dover rivendicare il titolo 2020. Mi sento così. Non so cosa farò, ma se vedo che Suzuki vuole la stessa cosa che voglio io, rimarrò sicuramente”. Per lottare per il titolo il prossimo anno ci sono due rivali su tutti, ovvero Marc Márquez o Fabio Quartararo: “Non posso scegliere tra loro. Fabio ha vinto nel 2021 in modo spettacolare e Marc ha vinto negli altri anni in modo ancora superiore. I due renderanno le cose difficili”. Sarà il primo anno senza Valentino Rossi in pista e in cambio ci saranno ben quattro piloti della VR46 Riders Academy: “Far parte dell’Academy è il sogno di ogni giovane perché i piloti competitivi vengono da lì. Penso che a tutti ci sarebbe piaciuto avere, non dico Valentino o qualsiasi altro pilota spagnolo che è stato un'icona, ma un'Academy in cui entrare da giovane”.
Leggi altro su:
Aggiungi un commento