MotoGP 2022, Marquez: “La nuova Honda ha sicuramente del potenziale”
MotoGP news - Dopo esser guarito anche dalla diplopia, Marc Marquez è tornato in pista per iniziare a lavorare sulla sua nuova Honda. Ecco com'è stato il primo approccio alla RC213V e cosa ha raccontato dei primi due giorni di lavoro dell'anno
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Il ritorno dell’otto volte iridato
Tornato in pista dopo tre mesi, Marc Marquez ha trovato una nuova Honda ad aspettarlo, diversa da quella con cui aveva vinto il Gran Premio di San Marino a fine ottobre, e di conseguenza sulle sue spalle c’è stato anche tanto lavoro da fare. Non ancora al 100% fisicamente, dopo aver dovuto limitare la preparazione fisica invernale a causa della diplopia, lo spagnolo ha completato la due giorni con un ottavo posto, che corrisponde al miglior crono di 1'58.332.
Un lavoro intenso
Lo spagnolo ha raccontato: “Sono felice di questi due giorni disputati a Sepang, ma sono anche stanco! È vero che è molto positivo per noi essere qui anche se ho sofferto un po' fisicamente, ma ora si soffre per godersi poi la stagione. Quando spingo con la moto, la velocità c'è e stiamo imparando molto su questo prototipo dopo aver provato alcune cose importanti. La moto ha sicuramente del potenziale e oggi abbiamo capito meglio il feeling dell'anteriore dopo alcune modifiche apportate. Pol (Espargarò) e Alex (Marquez, il fratello minore pilota del team LR) sono stati veloci sulla lunga distanza, il che è incoraggiante. Ho fatto qualche giro sull'umido e anche in quelle condizioni mi sono sentito bene”. Insomma, passo dopo passo lo spagnolo sta familiarizzando sempre più con la sua nuova compagna d’avventure con cui punterà a vincere il titolo iridato, due anni dopo l’ultimo. Risale al 2019 l’ultimo che porta il suo nome e quest’anno gli avversari in pista saranno tanti e agguerriti.
Tornato in pista dopo tre mesi, Marc Marquez ha trovato una nuova Honda ad aspettarlo, diversa da quella con cui aveva vinto il Gran Premio di San Marino a fine ottobre, e di conseguenza sulle sue spalle c’è stato anche tanto lavoro da fare. Non ancora al 100% fisicamente, dopo aver dovuto limitare la preparazione fisica invernale a causa della diplopia, lo spagnolo ha completato la due giorni con un ottavo posto, che corrisponde al miglior crono di 1'58.332.
Un lavoro intenso
Lo spagnolo ha raccontato: “Sono felice di questi due giorni disputati a Sepang, ma sono anche stanco! È vero che è molto positivo per noi essere qui anche se ho sofferto un po' fisicamente, ma ora si soffre per godersi poi la stagione. Quando spingo con la moto, la velocità c'è e stiamo imparando molto su questo prototipo dopo aver provato alcune cose importanti. La moto ha sicuramente del potenziale e oggi abbiamo capito meglio il feeling dell'anteriore dopo alcune modifiche apportate. Pol (Espargarò) e Alex (Marquez, il fratello minore pilota del team LR) sono stati veloci sulla lunga distanza, il che è incoraggiante. Ho fatto qualche giro sull'umido e anche in quelle condizioni mi sono sentito bene”. Insomma, passo dopo passo lo spagnolo sta familiarizzando sempre più con la sua nuova compagna d’avventure con cui punterà a vincere il titolo iridato, due anni dopo l’ultimo. Risale al 2019 l’ultimo che porta il suo nome e quest’anno gli avversari in pista saranno tanti e agguerriti.
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