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MotoGP 2022, Marc Marquez: “Il dolore cambia il carattere”

MotoGP news - L'otto volte iridato si presenta ad una nuova stagione dopo aver sconfitto un altro infortunio, questa volta alla vista. Marc Marquez ha raccontato cosa questo gli ha comportato durante l'inverno e come ha deciso di affrontare il 2022, anno in cui tra l'altro ha deciso di trasferirsi a Madrid, per puntare al nono titolo...
"Sto tornando a sorridere"
La pre-stagione 2022 Marc Marquez l’ha svolta alla pari dei suoi avversari, partecipando sia ai test di Sepang sia a quelli di Mandalika, ma dopo aver passato un inverno per lo più a riposo a causa della diplopia. Intervistato dal sito spagnolo As.com all’anteprima del documentario “MotoGP Unlimited”, Marquez ha raccontato: “Sto bene. Sto tornando a sorridere che è molto importante dopo due anni in cui ho toccato il fondo. Si può dire che Marc sta tornando. Sarò davvero tornato quando il livello in pista sarà quello di prima. Fino al 2019 ho toccato il cielo con un dito, adesso mi è toccato vivere l’altra parte della medaglia, che sono gli infortuni”.

Le lesione alla vista
Dopo la frattura al braccio destro, di luglio 2020, è arrivata la diplopia: “Il dolore ti cambia il carattere. È qualcosa che non mi era successo fino a quel momento. Non è tanto la situazione o l’incertezza, ma è che non mi divertivo. L’anno scorso, per esempio, stavo correndo nel Mondiale ma con dolore e fastidi”. Il problema alla vista è stato certamente peggiore: “La diplopia è peggio di una lesione ossea che provoca dolore, perché in un infortunio al braccio c’è un programma da seguire e vedi che ci sono dei miglioramenti, una progressione e ti dicono che con il tempo si curerà. Ma quando ti viene la diplopia sai quello che succederà perché ce l’ho già avuta nel 2011 e il dottore Bernat Sánchez, che è stato molto sincero e onesto, mi ha dato tre opzioni: aspettare tre mesi, se non si cura c’è un’operazione da fare, se con l’operazione ti resta ancora, potrebbe essere che non hai la vista giusta per andare in moto, ma solo per fare una vita normale. Con la diplopia l’aspetto sportivo resta in secondo piano”. Dopo questa diagnosi, lo spagnolo ha raccontato come si è sentito: “In qualche momento ho pianto da solo in camera mia, perché sapevo quello che poteva succedere. Per quanto possa essere ottimista e con voglia di andare in moto, sei realista. Lo stesso dottore dice che è un miracolo che in due mesi e mezzo la vista è tornata a essere quella di prima. Io avevo fatto tutto quello che mi era stato chiesto”.

Da Cervera a Madrid
Il lavoro ora è tanto da fare, ma ha chiaro in mente: “La mia intenzione è quella di non tornare a essere lo stesso Marquez, ma di essere un’evoluzione e il mio obiettivo è ad ogni modo quello di lottare per il mondiale. Sto lavorando e facendo grandi cambiamenti nella mia vita per raggiungere l’obiettivo. Forse all’inizio del campionato non sarò in ottima forma, ma la stagione è lunga”. Alla base del suo 2022 c'è però un grande cambiamento:  “Mi sono messo in contatto con il dottore Ángel Cotorro, il dottore di Rafa Nadal e della squadra di tennis, perché ha un team molto buono di fisioterapisti e preparatori fisici, per ottenere il massimo dalla spalla. So che sarà il mio tallone d’Achille di tutto l’anno e so che devo prendermene cura. Ho fatto un sacrificio molto grande, ovvero mi sono trasferito a Madrid per tutto il 2022 per questo. Ho molta fiducia in questa struttura. Ho sempre vissuto a Cervera e sono affezionato al mio paese, ma sono venuto qui per seguire lo stesso stile di vita, ma con questo gruppo di medici per tornare a lottare per il Mondiale, per il nono titolo”.

Senza il 46 giallo
Per la prima volta Valentino Rossi non sarà in pista e lui ha commentato: “Non vado d'accordo con Valentino, si sa, ma non ho problemi ad ammettere che senza di lui la MotoGP perde un'icona importante e un pilota che ha attirato molto pubblico, ma la MotoGP continua. Ci sono nuove generazioni e io sono il primo a dovermi reinventare. La vita va avanti. Grandissimi piloti si sono ritirati, ma è vero che l'impatto di Valentino è stato molto grande. Il campionato continuerà sicuramente con lo stesso interesse e lo stesso spettacolo in pista. Quello che il tifoso vuole vedere è il sorpasso e lo spettacolo, che è assicurato. Mancherà nelle prime gare, ma la MotoGP continua, e quando le luci si spegneranno in Qatar, la gente aspetterà di vedere chi vincerà. C'è Quartararo, Bagnaia e tanti piloti”.
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