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MotoGP 2022, Brembo dà un indice di difficoltà 3 a Silverstone. Orari TV

MotoGP news – È mediamente impegnativo per i freni il tracciato inglese che ospita questo fine settimana il dodicesimo appuntamento stagionale. Ecco cosa ne pensano gli ingegneri Brembo che lavorano con tutti i piloti in griglia
 
In MotoGP, ma non solo
Il circuito di Silverstone è pronto a ospitare i piloti della MotoGP questo fine settimana e si tratta di una pista mediamente impegnativa per i freni. In una scala da 1 a 5 gli ingegneri Brembo hanno dato un indice di difficoltà pari a 3. Dovesse piovere, visto il tipico meteo inglese molto variabile, i piloti della top class dovrebbero impiegare i dischi in carbonio, decisamente più performanti e costanti dalla partenza all’arrivo rispetto a quelli in acciaio utilizzati fino a qualche anno fa con precipitazioni di grande entità. Oltre a fornire totalmente tutti i piloti della MotoGP, la Casa bergamasca è presente anche nelle due classi minori: il 100 per cento dei piloti di Moto2 e Moto3 utilizzano le pinze Brembo, il 90 per cento le pompe, l’80 per cento le pastiglie e il 50 per cento i dischi in acciaio.

Dischi Brembo da record per le moto stradali
Chi possiede una Harley-Davidson o una Indian, o anche bagger di altri costruttori ma non le utilizza in pista, presenta esigenze differenti. Per tutti loro è disponibile una gamma di prodotti Upgrade chiamata Custom che trova il suo fulcro nella pompa RCS, anche nella variante RCS Corsa Corta, entrambe dotate del sistema brevettato da Brembo per la regolazione dell’interasse leva. Per migliorare comfort e performance frenante, oltre a rafforzare il carattere della moto, si possono sostituire le pinze di serie con le pinze .484 in alluminio racing ricavate dal pieno. All’estetica generale possono contribuire anche i dischi freno, a partire dai Black 11’’ che possedendo una campana di diverso materiale sono inoltre meno soggetti a stress termo meccanici.

38 secondi al giro 
Al Silverstone Circuit i piloti MotoGP utilizzano i freni 10 volte al giro per un totale di 38 secondi, inferiore soltanto ai 40 secondi del circuito di Losail. I disegni delle due piste sono però molto differenti, così come le condizioni climatiche. In 5 delle curve della pista britannica i piloti devono frenare fino a scendere sotto i 100 km/h per evitare escursioni fuori dall’asfalto.
Pur non essendo la più dura, si distingue la curva 16 in cui le MotoGP perdono 205 km/h grazie ad una frenata di 5,7 secondi. Gli 1,5 g di decelerazione sono sperimentati dai piloti anche alle curve 1 e 11. Sommando tutte le forze esercitate da un pilota sulla leva Brembo del freno dalla partenza alla bandiera a scacchi il valore supera gli 8 quintali e mezzo.

Da 330 km/h a 120 km/h in 5,4 secondi
Delle 10 frenate due sono considerate altamente impegnative per i freni, cinque sono di media difficoltà e le restanti tre sono scarsamente impegnative. Complice la maggiore velocità massima, la Stowe (curva 7) è la più impegnativa: le moto passano da 330 km/h a 120 km/h in 5,4 secondi in cui percorrono 292 metri, grazie ad un carico sulla leva di 6,4 kg e a una decelerazione di 1,5 g. La pressione del liquido freno Brembo HTC 64T arriva così a 13,6 bar.

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