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MotoGP 2021, Lorenzo: “Nel 2018 ero un po’ depresso, non vedevo vie d’uscita”

MotoGP news – Nel 2018 Jorge Lorenzo vinceva al Mugello con Ducati, ma in quel momento le due parti stavano prendendo strade diverse. Il maiorchino nel suo canale Youtube ha raccontato com'è maturata l'opzione in Honda e tutta la trattativa
La possibilità in Petronas
Tre anni fa Jorge Lorenzo vinceva la sua prima gara con Ducati, nella meravigliosa cornice del Mugello, ma fu proprio quello il fine settimana della separazione tra lui e la Casa di Borgo Panigale. Infatti il maiorchino ha raccontato nel suo canale Youtube “99secondi”: “Petrucci, che per molti doveva essere il mio sostituto alla Ducati, era arrivato secondo a Le Mans facendo una delle sue migliori gare, ed era quinto in campionato. La Suzuki, che a inizio anno aveva mostrato interesse, sembrava pronta a scommettere su un giovane pilota, Joan Mir, quindi le porte della Suzuki si stavano chiudendo per me. La Honda, alla quale mi ero offerto, sembrava non darmi risposte, non avevo notizie. L'unica opzione che sembrava più o meno aperta, in cui c'erano alcune possibilità, era l'opzione Petronas, quella in cui il mio team manager Albert Valera stava lavorando. Sembrava che stessero creando quella squadra intorno a me per poter debuttare nel Mondiale”. Ma Lorenzo non ne era entusiasta e ammette di aver passato un momento difficile: “Vedevo tutto nero. Mi vedevo con 31 anni senza moto. Andare in Petronas non mi piaceva molto perché ero già stato nella squadra ufficiale Yamaha, e per me era come un salto indietro. Ero un po’ depresso, molto triste. Non vedevo vie d’uscita”.

La storia con Honda
Tutto è cambiato dopo aver svolto un test IRTA: “Stavo tornando in hotel in bicicletta e ho ricevuto una telefonata a sorpresa. Era Alberto Puig. Non volevo emozionarmi troppo, ma la possibilità di entrare a far parte del team Honda 2019 era possibile. Doveva ancora lavorarci sopra. con i giapponesi, ma gli avevano già detto che era interessante. L'ostacolo più importante che avevo previsto, era che Marquez avrebbe potuto presumibilmente vietarmi di entrare. Ma Puig aveva già parlato con lui e non aveva creato alcun problema. Questo mi ha reso felice. Puig mi ha chiesto di mantenere segreta la trattativa, che nessuno sapesse e così l'avevo detto al mio allenatore (Iván López), e a nessun altro. Non lo sapeva neanche il mio manager in quel momento, Albert Valera. Temevo che se avesse scoperto tutto l'operazione poteva essere rovinata. Albert era ancora molto concentrato sulla trattativa in Petronas”.
La trattativa non è stata lunga: “Mi ha chiamato di nuovo nel pomeriggio e ci siamo accordati per vederci fuori dal circuito. Mi ha presentato la prima offerta e avevo pochi giorni per accettarla. Mi ha sorpreso piacevolmente, perché viste le circostanze molto negative in cui mi sono trovato mi aspettavo un'offerta più bassa, nonostante l'offerta fosse molto più bassa di quelle che avevo accettato da Yamaha e Ducati, mi aspettavo ancora meno. Ne ho parlato ad Albert Valera, e pochi giorni dopo il test siamo andati a casa di Alberto Puig e abbiamo firmato il contratto”.

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