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MotoGP 2021, Domenicali: “Valentino Rossi lascia un’eredità pesante”

MotoGP news – Dopo la doppietta firmata da Francesco Bagnaia nelle ultime due gare, l’amministratore delegato Claudio Domenicali ha raccontato come sta vivendo questa stagione, cosa pensa del piemontese e di Fabio Quartararo
A Misano Francesco Bagnaia ha conquistato il suo secondo trionfo consecutivo in MotoGP, dominando la gara con determinazione e maturità. Claudio Domenicali, l’amministratore delegato di Ducati, ha raccontato a La Gazzetta dello Sport: “Domenica ho impiegato tre ore e mezza per il traffico, ma sono state bellissime. Perché dopo un weekend così ti viene da pensare a tutto quello che c’è stato per arrivare a quel momento. Le persone, le scelte, anche quelle difficili che abbiamo dovuto fare e che in qualche caso hanno anche diviso l’azienda. Ora tutti sono contenti, però ci sono stati momenti complicati. I bivi sono difficili. Dove siamo oggi mi rinforza nei convincimenti che certe scelte passate, che io ho comunque avallato, se le avessimo cambiate forse sarebbe stato meglio”.

L'elogio a Pecco
Guardando al nuovo vincitore della MotoGP, Domenicali ha ammesso: “Io sono innamorato di Pecco. Mi ha anche creato un po’ di problemi un tweet che ho fatto lo scorso anno a Jerez: io sono fortemente convinto che non si mente alla fisica e l’ho dichiarato vedendo come Pecco stava in sella, su una pista dove non siamo mai andati bene perché la moto non girava. Ma non era un miracolo, è la sua naturale capacità di governare bene la moto stando così fuori dal mezzo, che è lo stile dei piloti più giovani. Il Pecco che abbiamo visto in queste ultime due gare lo avevamo già visto al Mugello, a Portimao… Abbiamo visto un Pecco fortissimo, estremamente maturo, perché la capacità di gestire fino alla fine due gare così difficili credo valga moltissimo. Il fatto che a Misano abbia firmato il suo secondo miglior giro all’ultimo passaggio significa che si è tenuto le energie per farlo. Siamo contentissimi di avere in squadra un pilota finalmente pronto e maturo e capace di gestire molte situazioni. I piloti sono organismi delicati, in certi momenti entrano in una condizione magica in cui ti fidi della squadra, della moto... Ecco, Pecco è in questa situazione”.

Il miglioramento sulla Desmosedici GP
Sarà lui che riporterà l’alloro iridato in MotoGP? “Ha avuto un ingresso in MotoGP un po’ più difficile rispetto alle aspettative sue e nostre, e il primo anno le cose sono state un po’ complicate. Però alle spalle ha una sua storia e la forza di non farsi abbattere. Noi come squadra siamo stati bravi a dargli la possibilità del team ufficiale e lui ci ha subito ripagati con la pole position alla prima gara. Poi ci sono stati un po’ di eventi, ma da Aragon c’è stato un deciso cambio di passo. Ora in squadra abbiamo con lui e Jack due piloti che hanno vinto ciascuno due gare e con i quali si può pensare di vincere il Mondiale”. A fare i complimenti oggi alla Ducati è stato Jorge Lorenzo, che la considera la moto migliore: “Sono contento che Jorge abbia questa opinione. Credo che la prestazione della moto sia molto legata ai piloti. La moto è migliorata, ma se guardiamo a Enea Bastianini con la moto 2020 e alle nostre prestazioni di un anno fa, si capisce che c’è una parte di tecnica e una di guida. Siamo in una posizione molto positiva per quanto riguarda i piloti. La moto sta mantenendo i suoi punti di forza, ma l’ascolto e l’interpretazione dei piloti hanno migliorato la caratteristica negativa di faticare più delle altre a gestire le curve strette”.

Rossi pronto al ritiro
L’avversario al titolo è Fabio Quartararo, di cui dice: “Per me è fortissimo, ha solo una pecca sul bagnato e domenica è stato fortunato che ha piovuto alle 17, avesse piovuto qualche ora prima la gara sarebbe stata diversa. Però durante il campionato c’è stato sempre, è andato forte dappertutto. Si vedeva già due anni fa che andava forte, ma ora è maturato tantissimo. Domenica abbiamo visto una bella gara, ma è proprio il campionato che è molto bello, con ragazzi nuovi che arrivano e non una monotona sequela in cui si sa già come finisce la gara”. La prossima gara sarà quella di Austin. “Lì non abbiamo mai fatto benissimo, però Jack ci è andato forte. Quella è la pista di Marc, se sarà in forma sarà lui l’avversario da battere, ma con i piloti che abbiamo adesso, ogni pista è buona”.
Infine Domenicali ha commentato il ritiro di Valentino Rossi: “Ha rappresentato un fenomeno di proporzione epocale, nel motociclismo non si è mai visto nulla di simile, la sua è un’eredità pesante, anche perché vedo piloti forti che devono un po’ costruirsi a livello mediatico. La commistione tra una prestazione in pista straordinaria e questa capacità di essere un guascone, dalle scenette alla battuta sempre pronta, è un unicum. Oltre alla sua capacità di creare la VR46 Academy: gran parte di quello che Pecco e Franco Morbidelli stanno ottenendo, lo devono anche in gran parte a un certo modo di allenarsi e stare assieme. Mi piace pensare che anche la Ducati segua lo stesso percorso”.
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