MotoGP 2020, Stoner: “Triste vedere Valentino Rossi lottare per la top 5”
MotoGP news – Casey Stoner è tornato a farsi sentire, l’australiano ha detto la sua su Marc Marquez, sul campionato attuale, su Valentino Rossi e ha svelato perché, secondo lui, Honda non l'ha più voluto come collaudatore
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"Marc mi ha spinto fuori"
Casey Stoner è tornato a parlare della MotoGP, sono ormai passati otto anni dal suo ritiro ufficiale dal mondo delle corse e l’australiano oggi è un tifoso che guarda le gare da casa, ma, come al solito, le sue opinioni sono pungenti. Intervistato Motorsport.com non si è tirato indietro: “Al momento credo che nessuno possa battere Marc. Ho detto a lungo che l’unica persona che può battere Marc è Marc stesso. Quest’anno, purtroppo, alla prima gara Marquez è stato battuto da sé stesso. Da quel momento abbiamo visto che senza Marc il campionato è nel caos, non c’è stata costanza da parte di nessun pilota sulla griglia. Sarà interessante vedere quando tornerà e tutto si normalizzerà.”
Sull’idea di continuare a correre di Valentino Rossi almeno il prossimo anno ha detto: “Dipende completamente da lui, se si sta godendo ancora lo sport e ha ancora un po’ di velocità. Quando correvo contro Valentino lui era un vincente, un killer, faceva di tutto per vincere le gare. Ora, invece, una top-5 o un podio sono come una vittoria per lui, e questo per me è triste”. Prima di allontanarsi per sempre dal paddock Stoner è stato collaudatore, prima di Honda e poi di Ducati. Le cose tra lui e la casa di Tokyo non sono andate nel verso giusto e ha spiegato: “Questo è qualcosa che alla gente non piacerà, non conosco la verità esatta sul motivo che ha spinto la Honda ad escludermi. Non so se credessero che stavo progettando di tornare e di essere di nuovo una minaccia per Marc, ma lui e il suo management/team mi hanno spinto fuori. So per certo che Honda non voleva che me ne andassi, ma io sentivo di non essere in grado di fare la differenza come collaudatore a causa di alcune cose all’interno del team Honda ufficiale. Respingevano le mie idee e il mio sviluppo. Per me è stato deludente perché io ero lì per aiutare Marc e penso che avrei potuto davvero aiutarlo molto. Qualcuno per qualche motivo non mi voleva più lì e lo ha reso molto chiaro”.
Ecco gli orari diretta TV su Sky e TV8 del GP di Teruel in programma questo fine settimana. Guardate anche il calendario 2020 della top class e la classifica del campionato.
Casey Stoner è tornato a parlare della MotoGP, sono ormai passati otto anni dal suo ritiro ufficiale dal mondo delle corse e l’australiano oggi è un tifoso che guarda le gare da casa, ma, come al solito, le sue opinioni sono pungenti. Intervistato Motorsport.com non si è tirato indietro: “Al momento credo che nessuno possa battere Marc. Ho detto a lungo che l’unica persona che può battere Marc è Marc stesso. Quest’anno, purtroppo, alla prima gara Marquez è stato battuto da sé stesso. Da quel momento abbiamo visto che senza Marc il campionato è nel caos, non c’è stata costanza da parte di nessun pilota sulla griglia. Sarà interessante vedere quando tornerà e tutto si normalizzerà.”
Sull’idea di continuare a correre di Valentino Rossi almeno il prossimo anno ha detto: “Dipende completamente da lui, se si sta godendo ancora lo sport e ha ancora un po’ di velocità. Quando correvo contro Valentino lui era un vincente, un killer, faceva di tutto per vincere le gare. Ora, invece, una top-5 o un podio sono come una vittoria per lui, e questo per me è triste”. Prima di allontanarsi per sempre dal paddock Stoner è stato collaudatore, prima di Honda e poi di Ducati. Le cose tra lui e la casa di Tokyo non sono andate nel verso giusto e ha spiegato: “Questo è qualcosa che alla gente non piacerà, non conosco la verità esatta sul motivo che ha spinto la Honda ad escludermi. Non so se credessero che stavo progettando di tornare e di essere di nuovo una minaccia per Marc, ma lui e il suo management/team mi hanno spinto fuori. So per certo che Honda non voleva che me ne andassi, ma io sentivo di non essere in grado di fare la differenza come collaudatore a causa di alcune cose all’interno del team Honda ufficiale. Respingevano le mie idee e il mio sviluppo. Per me è stato deludente perché io ero lì per aiutare Marc e penso che avrei potuto davvero aiutarlo molto. Qualcuno per qualche motivo non mi voleva più lì e lo ha reso molto chiaro”.
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