MotoGP 2020, Pol Espargaro: “Alex e Marc Marquez? Sarà difficile essere compagni di squadra”
MotoGP news – In piena quarantena la Pol Espargaro ha raccontato come sta vivendo la situazione, ad oggi ancora molto incerta. Il fratello minore degli Espargaro ha poi commentato la situazione contrattuale per il futuro, i miglioramenti fatti da KTM e le ultime scelte di Jorge Lorenzo, da lui non condivise
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"Abbiamo un buon pacchetto"
Il coronavirus ha colpito anche la Spagna e Pol Espargaro osserva la situazione dalla sua casa ad Andorra. Intervistato da Sky Sport, il pilota di KTM ha raccontato: “Sono un po’ spaventato, qui la situazione è abbastanza sotto controllo, in Spagna all’inizio non sembrava così grave. La gente ha sottostimato il problema e non era preparata, anche quando vedevamo le notizie dall’Italia, pensavamo che quelle misure di contenimento fossero esagerate. Quando il virus è scoppiato il in Spagna, nessuno era preparato”. Il fratello minore degli Espargaro ha le idee chiare su come passare ora queste giornate: “Non ha senso prepararsi intensamente. Dobbiamo stare tranquilli, pensare al fatto che siano delle vacanze, ma dobbiamo rimanere in forma. Mi alleno la mattina, non troppo duramente, ma è importante non perdere il lavoro fatto in inverno per arrivare pronti alla prima gara”. Tra gli argomenti da trattare quest’anno c’è quello del mercato, con i piloti che sono in scadenza di contratto. In questa situazione è anche “Polyccio”: “È complicata, chiuderemo la stagione molto tardi e per il contratto dovremo aspettare. Io sono contento di stare in KTM, i ragazzi hanno lavorato tantissimo, soprattutto sull’aerodinamica, il motore è più potente, l’elettronica è migliorata come il nuovo telaio. Abbiamo un buon pacchetto. Dobbiamo cominciare a stare davanti, perché all’inizio di questa avventura eravamo sempre indietro, ma siamo migliorati. Quest’anno dobbiamo fare dei buoni risultati per capire se il mio posto è qui o se in un’altra squadra. La mia priorità è rimanere in KTM e vedere quali risultati avremo, per capire se sono ottimi come spero. Ho 28 anni ed è un momento cruciale per la mia carriera, perché i giovani alla Quartararo stanno arrivando su in fretta. Non è facile stare davanti con una moto che non è al top”.
Pol e Aleix Espargaro erano l’unica coppia di fratelli che correva in MotoGP, fino a quest’anno, quando è arrivato Alex Marquez nello stesso team di Marc. Pol ha commentato: “Sarà difficile per tutti e due, non solo per Alex. Alex è al primo anno, su una moto difficile, oltre a tutto questo correrà di fianco a suo fratello, che conosce molto bene ovviamente, ma c’è una rivalità speciale con il fratello. A me non piacerebbe correre con mio fratello in MotoGP nello stesso team. E poi il suo compagno di squadra è il pilota più forte del campionato, è una situazione per Alex molto difficile, ma anche per Marc, che vorrebbe vedere il fratello fare bene con la Honda ufficiale. Secondo me sarà difficile da gestire dentro il box, ma hanno un buon capo come Alberto Puig che sa cosa fare. Sicuramente faranno dei bei risultati, sono curioso”.
Infine, Pol ha commentato il ritiro di Jorge Lorenzo, a cui è subito succeduto il suo ritorno alle corse in veste di collaudatore: “Lorenzo è ancora giovane, ha ancora voglia di correre, sapevo che voleva fare il tester. Ma quando ti ritiri, la decisione deve essere definitiva per cambiare vita. Anche se non conosco le motivazioni di Lorenzo, magari voleva essere lui, per primo, a chiudere con la Honda. Per la Yamaha è un bel colpo averlo come tester. Il mio ritiro penso che sarà più simile a quello di Pedrosa, perché è una scelta che deve essere definitiva, soprattutto se lo fai davanti alla gente”.
Il coronavirus ha colpito anche la Spagna e Pol Espargaro osserva la situazione dalla sua casa ad Andorra. Intervistato da Sky Sport, il pilota di KTM ha raccontato: “Sono un po’ spaventato, qui la situazione è abbastanza sotto controllo, in Spagna all’inizio non sembrava così grave. La gente ha sottostimato il problema e non era preparata, anche quando vedevamo le notizie dall’Italia, pensavamo che quelle misure di contenimento fossero esagerate. Quando il virus è scoppiato il in Spagna, nessuno era preparato”. Il fratello minore degli Espargaro ha le idee chiare su come passare ora queste giornate: “Non ha senso prepararsi intensamente. Dobbiamo stare tranquilli, pensare al fatto che siano delle vacanze, ma dobbiamo rimanere in forma. Mi alleno la mattina, non troppo duramente, ma è importante non perdere il lavoro fatto in inverno per arrivare pronti alla prima gara”. Tra gli argomenti da trattare quest’anno c’è quello del mercato, con i piloti che sono in scadenza di contratto. In questa situazione è anche “Polyccio”: “È complicata, chiuderemo la stagione molto tardi e per il contratto dovremo aspettare. Io sono contento di stare in KTM, i ragazzi hanno lavorato tantissimo, soprattutto sull’aerodinamica, il motore è più potente, l’elettronica è migliorata come il nuovo telaio. Abbiamo un buon pacchetto. Dobbiamo cominciare a stare davanti, perché all’inizio di questa avventura eravamo sempre indietro, ma siamo migliorati. Quest’anno dobbiamo fare dei buoni risultati per capire se il mio posto è qui o se in un’altra squadra. La mia priorità è rimanere in KTM e vedere quali risultati avremo, per capire se sono ottimi come spero. Ho 28 anni ed è un momento cruciale per la mia carriera, perché i giovani alla Quartararo stanno arrivando su in fretta. Non è facile stare davanti con una moto che non è al top”.
Pol e Aleix Espargaro erano l’unica coppia di fratelli che correva in MotoGP, fino a quest’anno, quando è arrivato Alex Marquez nello stesso team di Marc. Pol ha commentato: “Sarà difficile per tutti e due, non solo per Alex. Alex è al primo anno, su una moto difficile, oltre a tutto questo correrà di fianco a suo fratello, che conosce molto bene ovviamente, ma c’è una rivalità speciale con il fratello. A me non piacerebbe correre con mio fratello in MotoGP nello stesso team. E poi il suo compagno di squadra è il pilota più forte del campionato, è una situazione per Alex molto difficile, ma anche per Marc, che vorrebbe vedere il fratello fare bene con la Honda ufficiale. Secondo me sarà difficile da gestire dentro il box, ma hanno un buon capo come Alberto Puig che sa cosa fare. Sicuramente faranno dei bei risultati, sono curioso”.
Infine, Pol ha commentato il ritiro di Jorge Lorenzo, a cui è subito succeduto il suo ritorno alle corse in veste di collaudatore: “Lorenzo è ancora giovane, ha ancora voglia di correre, sapevo che voleva fare il tester. Ma quando ti ritiri, la decisione deve essere definitiva per cambiare vita. Anche se non conosco le motivazioni di Lorenzo, magari voleva essere lui, per primo, a chiudere con la Honda. Per la Yamaha è un bel colpo averlo come tester. Il mio ritiro penso che sarà più simile a quello di Pedrosa, perché è una scelta che deve essere definitiva, soprattutto se lo fai davanti alla gente”.
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