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MotoGP 2020, nessuna “wild card” in pista

MotoGP news – Nessun pilota, oltre a quelli impegnati a tempo pieno nel Mondiale, potrà parteciare ai GP di quest’anno, una decisione necessaria per limitare il numero di persone all’interno del paddock
Collaudatori a casa
Jorge Lorenzo non tornerà in pista a correre un Gran Premio in questo 2020. Questa è una delle tante conseguenze che ha portato la pandemia: bisogna limitare il numero di persone che si sposteranno da un circuito all’altro e che staranno nel paddock. Far disputare un appuntamento ad un collaudatore, che sia Stefan Bradl per Honda, Sylvain Guintoli per Suzuki, Michele Pirro per Ducati o appunto il maiorchino per Yamaha, comporta far viaggiare anche nuovi meccanici e tecnici e questo, oggi non è possibile. La notizia giunge dalla Grand Prix Commission, a cui partecipano la Federazione Internazionale di Motociclismo, i produttori e le squadre, la decisione è valida fino al 2021, quando tutto potrebbe tornare alla normalità. Questo per Lorenzo, che aveva annunciato la sua presenza al GP della Catalogna, è limitazione non da poco, se voleva disputare un GP nel 2020 per capire le possibilità di un suo ritorno in pista da pilota a tempo pieno, ora non può più farlo. Questo vuol dire anche che se i produttori avranno materiale nuovo da provare, lo potranno fare solo con i piloti titolari in pista, nei dodici appuntamenti che ad oggi sono previsti in calendario.
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