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MotoGP 2020, Morbidelli: “In squadra con Valentino Rossi? Fighissimo”

MotoGP News - In attesa che si abbiano informazioni certe sulla partenza della stagione, Franco Morbidelli osserva la quarantena a casa e "sogna" di avere Valentino Rossi come compagno di squadra
"Vedevo la passione negli occhi di Rossi"
Nessuno si sarebbe mai immaginato di vivere questo momento così difficile, la stagione 2020 della MotoGP non si sa quando inizierà e Franco Morbidelli intervistato da Sky Sport ha dichiarato: “L'unica cosa sicura è che sarà un tour de force, un Mondiale senza respiro. Non so quando comincerà ma mi aspetto un'annata tosta. In questo momento è difficile rimanere connessi con la pista, il massimo del contatto che ho avuto con una moto da corsa è stato con le motorette che ho in garage. Provo a sistemare qualcosa, ad accenderle, mi sono buttato sul lato meccanico”. Essere un pilota di MotoGP è un sogno ma ha anche un aspetto di difficoltà non indifferente: “C'è molta pressione in MotoGP perché è una categoria in cui girano molti interessi oltre lo sport puro. Ci sono molte cose che devi fare perché sei costretto nei confronti di sponsor, team, spettatori...Non dipende solo da te e dai tuoi meccanici, entrano in gioco ulteriori aspetti che ti fanno quasi sentire in dovere di far bene per non deludere le tantissime persone dietro alla moto che va in pista”.
Prima di approdare nella top class il “Morbido” ha vinto il titolo in Moto2, classe in cui si è affacciato nel 2014: “Avevo fatto bene vincendo il campionato europeo di Superstock 600, alla fine del 2013 Rossi mi disse che secondo lui dovevo passare in Moto2. Mi spaventai un po', fu dura all'inizio, i piloti e le moto erano di un altro pianeta, soprattutto per la categoria da cui provenivo. Ma vedevo la passione negli occhi di Rossi, questo mi dava molta motivazione, mi dicevo 'Allora posso farcela, se uno come Valentino crede in me perché non dovrei farlo io?
Quest’anno l’obiettivo in pista è di essere veloce: “Le mi aspettative per quest'anno erano buone, nei test ero molto veloce. Io cerco di capire e consolidare ogni passo che faccio, non cerco mai di fare qualcosa in più: l'impressione era che fossi riuscito proprio a entrare in questa fase, che fosse arrivato il momento di mettere tutto insieme, che avessi maggior consapevolezza rispetto a prima. Lottare per il Mondiale? Negli altri anni mi mancava qualcosa, invece quest'anno l'impressione è che non mi mancasse niente, anche se appartengo a un team clienti e ho una moto clienti, non una ufficiale. Con i mezzi sicuramente si può fare molto bene. Per lottare bisogna avere una casa che lavora solo per te dietro, io per ora devo prendere il materiale che i piloti ufficiali avallano”. Anche lui ha il contratto in scadenza a fine anno e c’è l’idea che se venisse riconfermato nel team Petronas il suo nuovo compagno di squadra possa essere il suo mentore, Valentino Rossi: “Correre nella stessa squadra sarebbe bellissimo, sarebbe come se una favola scritta da me finisse con un lieto fine. Bisogna chiedere a lui che intenzioni abbia, dal mio punto di vista sarebbe fighissimo, mi metterei a ballare dalla gioia per tanto tempo...”
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