MotoGP 2020, Jarvis: “Bisogna vedere se il team SRT vuole Rossi”
MotoGP news – Il managing director di Yamaha Lin Jarvis pensa che forse si potrà correre qualche gara a partire da settembre, nel frattempo c'è da capire cosa farà Valentino Rossi. Il Dottore sembra intenzionato a continuare, ma bisogna capire anche cosa ne pensa il team SRT Petronas sua possibile destinazione
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"In Giappone siamo aperti"
La stagione 2020 della MotoGP si farà? A questa domanda ad oggi è impossibile dare una risposta certa, ma il managing director di Yamaha, Lin Jarvis, oggi non è così ottimista e a La Gazzetta dello Sport ha spiegato il suo punto di vista: “Dipendiamo dalle decisioni dei governi più che dagli organizzatori. Anche senza pubblico, mettere assieme 1500 persone del paddock sarà un problema, senza pensare alle restrizioni di viaggio: se ci permettono di andare a Zeltweg o Brno, poi ci faranno tornare in Italia? La mia sensazione è che non ci saranno attività sportive fino a settembre”. Yamaha in Giappone sta continuando a lavorare: “Da un paio di settimane c’è il lockdown per alcune aree, ma noi e Suzuki siamo fuori da quelle zone avendo sede nella Prefettura di Shizuoka, 250 km a sud di Tokyo in una zona con poca popolazione e pochi contagi. Chi ha chiuso è la Hrc, a Tokyo. Ma stiamo applicando lo smart working in maniera pesante, chi lavora in sede lo fa con turni e giorni sfasati”. Ultimamente il team SRt di Quartararo ha detto che vorrebbe tenere il francese anche nella prossima stagione se non si dovesse correre: “L’ingaggio di Quartararo è stato fatto per il 2021, la nostra missione è correre, se corriamo è per vincere e vogliamo farlo sfruttando le migliori armi, si tratti di software, hardware, piloti o meccanici. Poteva forse influire nelle trattative, ma sono contento così”. In queste settimane è poi attesa la decisione di Valentino Rossi sul suo futuro. Il Dottore ha dichiarato che deciderà prima di scendere in pista e che per quanto lo riguarda la voglia di continuare c’è. L’inglese ha affermato: “È un argomento di cui stiamo parlando in Yamaha e mi aspetto di affrontare a breve con lui. Entriamo in una fase in cui dobbiamo guardare al futuro. La scelta del pilota va approvata da Yamaha, ma il team è di Razlan Razali, i soldi sono i loro, devono essere d’accordo sulla direzione da prendere”.
La stagione 2020 della MotoGP si farà? A questa domanda ad oggi è impossibile dare una risposta certa, ma il managing director di Yamaha, Lin Jarvis, oggi non è così ottimista e a La Gazzetta dello Sport ha spiegato il suo punto di vista: “Dipendiamo dalle decisioni dei governi più che dagli organizzatori. Anche senza pubblico, mettere assieme 1500 persone del paddock sarà un problema, senza pensare alle restrizioni di viaggio: se ci permettono di andare a Zeltweg o Brno, poi ci faranno tornare in Italia? La mia sensazione è che non ci saranno attività sportive fino a settembre”. Yamaha in Giappone sta continuando a lavorare: “Da un paio di settimane c’è il lockdown per alcune aree, ma noi e Suzuki siamo fuori da quelle zone avendo sede nella Prefettura di Shizuoka, 250 km a sud di Tokyo in una zona con poca popolazione e pochi contagi. Chi ha chiuso è la Hrc, a Tokyo. Ma stiamo applicando lo smart working in maniera pesante, chi lavora in sede lo fa con turni e giorni sfasati”. Ultimamente il team SRt di Quartararo ha detto che vorrebbe tenere il francese anche nella prossima stagione se non si dovesse correre: “L’ingaggio di Quartararo è stato fatto per il 2021, la nostra missione è correre, se corriamo è per vincere e vogliamo farlo sfruttando le migliori armi, si tratti di software, hardware, piloti o meccanici. Poteva forse influire nelle trattative, ma sono contento così”. In queste settimane è poi attesa la decisione di Valentino Rossi sul suo futuro. Il Dottore ha dichiarato che deciderà prima di scendere in pista e che per quanto lo riguarda la voglia di continuare c’è. L’inglese ha affermato: “È un argomento di cui stiamo parlando in Yamaha e mi aspetto di affrontare a breve con lui. Entriamo in una fase in cui dobbiamo guardare al futuro. La scelta del pilota va approvata da Yamaha, ma il team è di Razlan Razali, i soldi sono i loro, devono essere d’accordo sulla direzione da prendere”.
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