MotoGP 2020, Dovizioso: “Ridicolo collegare i miei risultati in Ducati a Lorenzo”
MotoGP news – Nell’attesa che inizi la stagione 2020, Andrea Dovizioso ha parlato dei suoi anni migliori in Ducati e della rivalità che c’è stata con Jorge Lorenzo. Inoltre ha detto la sua su Marc Marquez: “Mi piacerebbe vederlo con un’altra moto”
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"Bisogna fare attenzione quando si fanno alcuni giudizi"
La carriera di Andrea Dovizioso ha toccato il proprio punto più alto in MotoGP nel 2017, quando si è rivelato lo sfidante numero 1 di Marc Marquez, lottando fino all’ultima gara. Proprio quell’anno nel suo box era arrivato Jorge Lorenzo, un compagno di squadra decisamente ingombrante, ma che nel suo primo anno alla guida della “rossa” ha faticato molto. In un’intervista a “La Gazzetta dello Sport” il forlivese ha dichiarato: “Bisogna fare attenzione quando si fanno alcuni giudizi. Tutto è importante, i risultati non si danno per scontato. Dopo l’arrivo di Lorenzo mi hanno spinto a lavorare ancora di più per dimostrare il mio valore, ma questa è una cosa che fanno tutti. A volte succedono cose che ti fanno vincere di più o di meno, ma vincolare i miei risultati alla sua presenza in Ducati mi sembra stupido. Jorge non è mai stato competitivo nel 2017 e quell’anno sono stato l’unico a essere competitivo con la GP17. Vincolare la mia crescita a questo fatto è un errore. Quando un campione come Lorenzo arriva in una squadra, che ha vinto tanto con un’altra moto, le sue valutazioni sono importanti. E Jorge quando ha confermato alcune caratteristiche della GP17 ha dato più credibilità ai piloti che erano già in Ducati. È stato positivo che commentasse gli stessi limiti della moto che dicessi anche io. Ed è stato anche buono avere un pilota così forte nel box, perché quando è riuscito ad adattarsi meglio alla Desmosedici, c’erano più dati da studiare e idee importanti. In molti hanno contributo allo sviluppo della moto. Sono qui dal 2013 e dico che ho contribuito abbastanza. Il contributo di Lorenzo è stato importante, ma che Jorge abbia dato indicazioni decisive per migliorare certi aspetti mi sembra un po’ esagerato”. Il “Dovi” ha poi parlato dell’otto volte campione del mondo Marc Marquez, il pilota da battere: “Marc ha alzato l’asticella, è forte in molti aspetti, questa è la realtà. Probabilmente potrebbe adattarsi a tutte le moto, ma non si può dire che potrebbe vincere con qualsiasi squadra. Adattarsi ad una moto richiede tempo e in quei momenti possono succedere tante cose, mi piacerebbe vederlo con un’altra moto, perché con Honda ha ottenuto tutto".
La carriera di Andrea Dovizioso ha toccato il proprio punto più alto in MotoGP nel 2017, quando si è rivelato lo sfidante numero 1 di Marc Marquez, lottando fino all’ultima gara. Proprio quell’anno nel suo box era arrivato Jorge Lorenzo, un compagno di squadra decisamente ingombrante, ma che nel suo primo anno alla guida della “rossa” ha faticato molto. In un’intervista a “La Gazzetta dello Sport” il forlivese ha dichiarato: “Bisogna fare attenzione quando si fanno alcuni giudizi. Tutto è importante, i risultati non si danno per scontato. Dopo l’arrivo di Lorenzo mi hanno spinto a lavorare ancora di più per dimostrare il mio valore, ma questa è una cosa che fanno tutti. A volte succedono cose che ti fanno vincere di più o di meno, ma vincolare i miei risultati alla sua presenza in Ducati mi sembra stupido. Jorge non è mai stato competitivo nel 2017 e quell’anno sono stato l’unico a essere competitivo con la GP17. Vincolare la mia crescita a questo fatto è un errore. Quando un campione come Lorenzo arriva in una squadra, che ha vinto tanto con un’altra moto, le sue valutazioni sono importanti. E Jorge quando ha confermato alcune caratteristiche della GP17 ha dato più credibilità ai piloti che erano già in Ducati. È stato positivo che commentasse gli stessi limiti della moto che dicessi anche io. Ed è stato anche buono avere un pilota così forte nel box, perché quando è riuscito ad adattarsi meglio alla Desmosedici, c’erano più dati da studiare e idee importanti. In molti hanno contributo allo sviluppo della moto. Sono qui dal 2013 e dico che ho contribuito abbastanza. Il contributo di Lorenzo è stato importante, ma che Jorge abbia dato indicazioni decisive per migliorare certi aspetti mi sembra un po’ esagerato”. Il “Dovi” ha poi parlato dell’otto volte campione del mondo Marc Marquez, il pilota da battere: “Marc ha alzato l’asticella, è forte in molti aspetti, questa è la realtà. Probabilmente potrebbe adattarsi a tutte le moto, ma non si può dire che potrebbe vincere con qualsiasi squadra. Adattarsi ad una moto richiede tempo e in quei momenti possono succedere tante cose, mi piacerebbe vederlo con un’altra moto, perché con Honda ha ottenuto tutto".
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