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Dakar moto 2025, la settima tappa a Daniel Sanders

Essendo arrivato soltanto nono ieri, Sanders p partito piuttosto indietro, ma così ha avuto la possibilità di seguire le tracce degli avversari guadagnando parecchio tempo

Dopo la brutta prestazione di ieri, Daniel Sanders è tornato alla vittoria nella settima tappa della Dakar, un anello partito ed arrivato ad Al Duwadimi. L’australiano lo aveva previsto: essendo arrivato soltanto nono sarebbe partito piuttosto indietro, così ha avuto la possibilità di seguire le tracce degli avversari guadagnando parecchio tempo. Ha concluso la tappa con un vantaggio di 3’36” su Edgar Canet, leader della categoria Rally 2,  e quel che più conta, con 3’47” sul più pericoloso dei suoi avversari, Tosha Schareina, secondo nella classifica generale. 

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Tappa dopo tappa Sanders si avvicina sempre più alla vittoria finale

Il margine comincia a essere consistente

Sanders viaggia verso la vittoria assoluta con un margine di 15’33” costruito mattoncino dopo mattoncino, giorno dopo giorno, e sorprende per la sua solidità. È di gran lunga il pilota che ha vinto più tappe fino ad ora, e anche nei giorni storti non ha mai perso più di tanto. L’unico vero protagonista tra i piloti KTM. 

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Schareina oggi le ha prese da Sanders

Molto più concreto lo squadrone Monster Honda che ha Schareina in seconda posizione, Adrian Van Beveren in terza, Ricky Brabec in quarta e ancora Skyler Howes in sesta e Pablo Quintanilla in settima. Loro più volte si sono aiutati a vicenda, Sanders deve fare tutto da solo perché Luciano Benavides, suo compagno nel team ufficiale Red Bull KTM e quinto nella classifica generale, non ha lo stesso passo.

Van Beveren fuori dai giochi?

Con ogni probabilità il duello tra Sanders e Schareina si deciderà nel finale, perché già il distacco del terzo, Van Beveren, è tale da rendere molto difficile un recupero: sono 26’07” in un rally che si gioca sul filo dei minuti.

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Per il team Red Bull KTM va ancora meglio nella Rally 2: Canet ha avuto qualche vicissitudine in più ma come Sanders è sempre stato bravo nel porre rimedio alle disavventure, molte volte è stato il primo di tappa e oggi addirittura ha ottenuto il secondo posto assoluto. Tobias Ebster è staccato di 21’25” ed è un margine difficile da recuperare. Si può consolare per il fatto di essere il migliore dei privati di tutto il rally: corre come una KTM del team BAS ed è 11º assoluto, subito dietro a Canet, 10º.

La cronaca della gara

Per problemi legati al recupero di concorrenti ritirati il giorno prima, l’inizio del tratto cronometrato viene spostato più avanti di una quarantina di chilometri e i piloti lo raggiungono su strada asfaltata. Sanders non indugia e già al km 45 fa segnare il miglior tempo, con 6” su Quintanilla, 26 “su Luciano Benavides e 51” su Van Beveren. Schareina si fa sorprendere e in così poco tempo ha già un distacco superiore al minuto. Però si scuote velocemente e dopo altri 45 km il suo gap è ridotto a 15”, dietro a Sanders che resta al comando e davanti a Van Beveren, il quale beneficia di 1 minuti di bonus ed è terzo a 34” dal leader. 

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Quando arrivano anche le dune Schareina ne approfitta sopravanzando di 3” Sanders e al km 117 sono loro due ad avere i primi tempi, Quintanilla segue a 1’26” e Van Beveren, che pure dovrebbe essere un maestro della sabbia, è quarto a 2’07”. Sembra tutto definito ma parecchio tempo dopo arriva Gonçalves, che era partito 39 minuti dopo Brabec, segna un tempo ad appena 1’18” da Schareina e fa scivolare in giù di una posizione tutti i piloti dal terzo in poi. Davanti intanto la situazione si complica perché lo spagnolo raggiunge i compagni di squadra Van Beveren e Brabec che aprono la strada e se ne va, il che significa che può beneficiare dei bonus dovuti all’apripista.

Al km 206 Van Beveren è davanti a Sanders di 37” ed è il maggior gap dalla partenza di questa mattina, ma è ancora roba da poco; è pericoloso anche Quintanilla, distanziato di 1’26”. Invece va indietro il vincitore della tappa di ieri, Brabec, e al km 237 è in rosso di 28’ dai primi.

Ma nonostante questa fiammata la lotta al vertice è un su e giù tra Sanders, più veloce sul campo, e Schareina che apre la strada ed accumula bonus, neutralizzando così gli sforzi dell’australiano. 

Il forcing però comincia a dare i suoi risultati nel finale e al km 373, all’ultimo controllo orario prima dell’arrivo, Sanders ha un vantaggio di 1’55” su Schareina, 4’31” su Quintanilla e 5’06” su Beveren. Klein, che comunque non era con i primi, è fermo al km 319 e si ritira, la sua moto non è in grado di ripartire. 

L’attacco negli ultimi chilometri

La strategia di Sanders era azzeccata: aspettare gli ultimi chilometri per spingere al massimo sfruttando le tracce del battistrada, Schareina. La giornata si conclude così, con l’australiano vincitore davanti allo spagnolo, ed è il suo quinto successo nel corso di questa Dakar. Van Beveren già pensava di avere rubato il terzo gradino del podio a Quintanilla; invece arriva Canet, partito più tardi, stacca un tempo formidabile e fa lo sgambetto a entrambi agguantando la seconda posizione, vincitore della categoria Rally 2. Brabec, campione del mondo rally raid uscente, è quarto ma si morde le dita perché oggi ha perso una decina di minuti. Troppo, per le sue ambizioni.

 

La classifica di tappa

1° Sanders (Red Bull KTM) in 4.10’33”; 

2. Canet (Red Bull KTM)) a 3’36”;

3. Schareina (Monster Honda) a 3’47”; 

4 Quintanilla (Monster Honda) a 5’27”;

 5. Van Beveren (Monster Honda) a 6’56”; 

6. Benavides L. (Red Bull KTM) a 6’24”; 

7. Cornejo Florimo (Hero) a 8.04”;

8. Gonçalves (Hero) a 8’46”; 

9. Santolino (Sherco) a 9’27”; 10. 

Brabec (Monster Honda) a 10’01”.:

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La classifica assoluta

1° Sanders (Red Bull KTM) in 39.29’22”;

2. Schareina (Monster Honda) a 15’33”; 

3. Van Beveren (Monster Honda) a 26’07”; 

4. Brabec (Monster Honda) a 33’19”;

5. Benavides L. (Red Bull KTM) a 37’32”; 

6. Howes (Monster Honda) a 38’48”;.

7. Quintanilla (Monster Honda) a 46’19”; 

8. Cornejo Florimo (Hero) a 52’43”; 

9. Santolino (Sherco) a 1.18’55”; 

10. Canet (Red Bull KTM)) a 1.20’35”.

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