MotoGP 2020 doping, Iannone: “A posto con la coscienza”
Il giorno dopo essere risultato positivo anche alle controanalisi, Andrea Iannone ha confermato di sentirsi a posto con la coscienza, ringraziando Aprilia per essergli stata vicina in queste settimane così difficili
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"Non mi sento marchiato"
Com’era prevedibile, Andrea Iannone è risultato positivo anche alla controanalisi del campione che era stato prelevato il 3 novembre, dopo il Gran Premio della Malesia. La buona notizia è che la sostanza vietata è presente in quantità minima difficile quindi pensare a un'assunzione volontaria, la brutta è che ora bisogna seguire l’iter giudiziario e i tempi saranno lunghi. Il pilota di Aprilia, però, continua a mantenere la calma e a “La Gazzetta dello Sport” ha dichiarato: “Quando sei a posto con la coscienza, possono marchiarti di quello che vogliono, ma di marchi addosso non me ne sento. Se la gente vuole parlare, che parli. Se seguissi tutto quello che viene scritto e detto di me sarebbe ancora più dura”. Iannone però resta concentrato sull’obiettivo: “La cosa principale è andare forte con l’Aprilia. La moto è la mia vita, non sono sciocco da giocarmela per altre cose o queste recenti vicende”. Iannone ha anche una vita molto chiacchierata fuori dalle corse, avendo avuto fidanzate piuttosto famose in Italia, e Alex Hofmann lo ha accusato di essere più impegnato a far crescere i suoi profili social piuttosto che le moto. L’italiano ha risposto: “Sono il pilota che usa meno i social, mirati a impegni pubblicitari che ho per contratto”. E infine, l’ultimo commento su Aprilia e il sostegno che gli ha dato in questo difficile momento: “Sono stati come una famiglia: non mi sarei mai aspettato una vicinanza simile e per me questo vale come una vittoria”. Ora si attende di capire quali saranno i tempi della vicenda, con la speranza che possa essere al via del GP del Qatar l’8 marzo.
Com’era prevedibile, Andrea Iannone è risultato positivo anche alla controanalisi del campione che era stato prelevato il 3 novembre, dopo il Gran Premio della Malesia. La buona notizia è che la sostanza vietata è presente in quantità minima difficile quindi pensare a un'assunzione volontaria, la brutta è che ora bisogna seguire l’iter giudiziario e i tempi saranno lunghi. Il pilota di Aprilia, però, continua a mantenere la calma e a “La Gazzetta dello Sport” ha dichiarato: “Quando sei a posto con la coscienza, possono marchiarti di quello che vogliono, ma di marchi addosso non me ne sento. Se la gente vuole parlare, che parli. Se seguissi tutto quello che viene scritto e detto di me sarebbe ancora più dura”. Iannone però resta concentrato sull’obiettivo: “La cosa principale è andare forte con l’Aprilia. La moto è la mia vita, non sono sciocco da giocarmela per altre cose o queste recenti vicende”. Iannone ha anche una vita molto chiacchierata fuori dalle corse, avendo avuto fidanzate piuttosto famose in Italia, e Alex Hofmann lo ha accusato di essere più impegnato a far crescere i suoi profili social piuttosto che le moto. L’italiano ha risposto: “Sono il pilota che usa meno i social, mirati a impegni pubblicitari che ho per contratto”. E infine, l’ultimo commento su Aprilia e il sostegno che gli ha dato in questo difficile momento: “Sono stati come una famiglia: non mi sarei mai aspettato una vicinanza simile e per me questo vale come una vittoria”. Ora si attende di capire quali saranno i tempi della vicenda, con la speranza che possa essere al via del GP del Qatar l’8 marzo.
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