MotoGP 2019, Lorenzo: “Honda deve lavorare perché non vinca solo un pilota”
MotoGP news – In Thailandia Jorge Lorenzo è stato autore dell’ennesima prestazione sottotono, all’ombra del suo compagno di squadra che ha vinto gara e titolo. Il maiorchino è stato pessimista al termine della gara e ha provato a mandare un messaggio a Honda
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così non va
Se il suo compagno di squadra ha vinto la gara e il titolo in Thailandia, con ben quattro appuntamenti di anticipo, Jorge Lorenzo ha portato a termine i 26 giri previsti in terzultima posizione a oltre 54 secondi di ritardo proprio da Marquez. Una situazione questa che diventa sempre più insostenibile sia per il maiorchino sia per Honda e il 32enne ha commentato: “Non c’è stato nulla di positivo. Sono molto lento e ho uno svantaggio troppo grande in termini di secondi rispetto agli altri piloti. Non ho nessuna buona sensazione in frenata. Il limite è creato dal motore, che è il principale problema della moto. A Motegi i problemi continueranno a essere gli stessi, non proveremo nulla di nuovo che ci possa far avere un miglioramento significativo. Qui è andata peggio che ad Aragon, e questo non va bene”. Al termine del suo commento ha poi aggiunto: “Sarebbe interessante se Honda si concentrasse nel migliorare quei problemi che il motore genera nelle curve, affinché non sia solo un pilota a vincere”. Effettivamente, se si guarda la classifica iridata, il secondo pilota Honda lo troviamo solo in nona posizione ed è Cal Crutchlow, che dopo aver firmato il podio in Argentina non ha più ritrovato quell’ottimo feeling per lottare per le posizioni di testa. Poi c’è Takaaki Nakagami in dodicesima posizione e Lorenzo, complici anche gli infortuni, è solo diciannovesimo, con 23 punti. Honda accoglierà il consiglio del cinque volte campione del mondo, nonostante le sue pessime prestazioni? Il team manager Albert Puig si dice sempre pronto a sostenere anche il maiorchino, che ha però bisogno di qualcosa molto diverso, rispetto a Marquez.
Se il suo compagno di squadra ha vinto la gara e il titolo in Thailandia, con ben quattro appuntamenti di anticipo, Jorge Lorenzo ha portato a termine i 26 giri previsti in terzultima posizione a oltre 54 secondi di ritardo proprio da Marquez. Una situazione questa che diventa sempre più insostenibile sia per il maiorchino sia per Honda e il 32enne ha commentato: “Non c’è stato nulla di positivo. Sono molto lento e ho uno svantaggio troppo grande in termini di secondi rispetto agli altri piloti. Non ho nessuna buona sensazione in frenata. Il limite è creato dal motore, che è il principale problema della moto. A Motegi i problemi continueranno a essere gli stessi, non proveremo nulla di nuovo che ci possa far avere un miglioramento significativo. Qui è andata peggio che ad Aragon, e questo non va bene”. Al termine del suo commento ha poi aggiunto: “Sarebbe interessante se Honda si concentrasse nel migliorare quei problemi che il motore genera nelle curve, affinché non sia solo un pilota a vincere”. Effettivamente, se si guarda la classifica iridata, il secondo pilota Honda lo troviamo solo in nona posizione ed è Cal Crutchlow, che dopo aver firmato il podio in Argentina non ha più ritrovato quell’ottimo feeling per lottare per le posizioni di testa. Poi c’è Takaaki Nakagami in dodicesima posizione e Lorenzo, complici anche gli infortuni, è solo diciannovesimo, con 23 punti. Honda accoglierà il consiglio del cinque volte campione del mondo, nonostante le sue pessime prestazioni? Il team manager Albert Puig si dice sempre pronto a sostenere anche il maiorchino, che ha però bisogno di qualcosa molto diverso, rispetto a Marquez.
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