MotoGP 2017, per Gigi Dall'Igna Dovizioso è come Stoner
Il titolo sarà assegnato all’ultimo GP di Valencia, a contenderselo Marc Marquez e Andrea Dovizioso, il forlivese, che in Malesia ha vinto la sua sesta gara stagionale, sta vivendo una stagione eccezionale e Dall'Igna lo paragona senza remore a Casey Stoner
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Tutto può ancora succedere
Andrea Dovizioso e Casey Stoner, è un paragone possibile? Assolutamente sì, secondo quanto sottolinea il direttore generale di Ducati Corse Gigi Dall’Igna che alla Gazzetta dello Sport ha detto: “Non è un paragone dissacrante, perché in questo momento Andrea è in splendida forma e sta facendo delle cose fantastiche, sia per l'intelligenza che denota sempre quando è in moto, sia per la cattiveria che tira fuori quando serve”. Il “Dovi” ha firmato il sesto successo stagionale a Sepang, in Malesia, tenendo aperta la lotta al titolo fino all’ultimo round di Valencia, e un momento così la casa di Borgo Panigale non lo viveva da quando l’australiano era alla guida della “rossa”. Si parla del 2008, l’anno dopo il trionfo della coppia Stoner-Ducati, che nei quattro anni di matrimonio ha conquistato ben 23 successi. Dovizioso, invece, ha raggiunto a quota sette vittorie il connazionale Loris Capirossi, ma c’è una cosa che il forlivese quest'anno ha dimostrato: la determinazione, nel voler vincere e nel riuscire a ribattere agli assalti di Marquez. Purtroppo le possibilità che l Dovi conquisti il titolo a Valencia sono basse: potrebbe diventare campione del mondo vincendo la gara se Marc Marquez tagliasse il traguardo solo in dodicesima posizione. Cosa improbabile, considerando che Honda sulla pista di Valencia va forte e che lo spagnolo sa perfettamente gestire queste situazioni. Ma, come la storia del motociclismo ci ha insegnato, fino a quando non si corre l’ultima gara tutto può ancora succedere. Pensiamo per esempio al 2006, quando Valentino Rossi ha perso il suo ottavo titolo mondiale proprio sulla pista di Valencia, e Nicky Hayden ha vinto il suo primo e unico iridato della massima cilindrata.
Andrea Dovizioso e Casey Stoner, è un paragone possibile? Assolutamente sì, secondo quanto sottolinea il direttore generale di Ducati Corse Gigi Dall’Igna che alla Gazzetta dello Sport ha detto: “Non è un paragone dissacrante, perché in questo momento Andrea è in splendida forma e sta facendo delle cose fantastiche, sia per l'intelligenza che denota sempre quando è in moto, sia per la cattiveria che tira fuori quando serve”. Il “Dovi” ha firmato il sesto successo stagionale a Sepang, in Malesia, tenendo aperta la lotta al titolo fino all’ultimo round di Valencia, e un momento così la casa di Borgo Panigale non lo viveva da quando l’australiano era alla guida della “rossa”. Si parla del 2008, l’anno dopo il trionfo della coppia Stoner-Ducati, che nei quattro anni di matrimonio ha conquistato ben 23 successi. Dovizioso, invece, ha raggiunto a quota sette vittorie il connazionale Loris Capirossi, ma c’è una cosa che il forlivese quest'anno ha dimostrato: la determinazione, nel voler vincere e nel riuscire a ribattere agli assalti di Marquez. Purtroppo le possibilità che l Dovi conquisti il titolo a Valencia sono basse: potrebbe diventare campione del mondo vincendo la gara se Marc Marquez tagliasse il traguardo solo in dodicesima posizione. Cosa improbabile, considerando che Honda sulla pista di Valencia va forte e che lo spagnolo sa perfettamente gestire queste situazioni. Ma, come la storia del motociclismo ci ha insegnato, fino a quando non si corre l’ultima gara tutto può ancora succedere. Pensiamo per esempio al 2006, quando Valentino Rossi ha perso il suo ottavo titolo mondiale proprio sulla pista di Valencia, e Nicky Hayden ha vinto il suo primo e unico iridato della massima cilindrata.
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