MotoGP 2017, intervista Aleix Espargaro: “Aprilia ora è una MotoGP vera”
MotoGP news – Aleix Espargaro è pronto per iniziare questa nuova stagione sull'Aprilia RS-GP e dopo i test di Phillip Island è più fiducioso che mai. Alla presentazione del team abbiamo parlato con lo spagnolo che ci ha raccontato di questa nuova sfida, di cosa rappresenta per lui Aprilia, del suo nuovo compagno di squadra Sam Lowes e del feeling con la sua RS-GP numero 41
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MotoGP
Esperienza italiana
Dopo aver chiuso il capitolo Suzuki, durato due anni, Aleix Espargaro ne ha aperto con entusiasmo uno nuovo, essendo uno dei due piloti ufficiali Aprilia per il prossimo biennio. Lo spagnolo ha terminato il test di Phillip Island con buone top 10 ed è ottimista in vista della nuova stagione che passerà alla guida della RS-GP. La nostra inviata Serena Zunino l'ha intervistato alla presentazione del team Aprilia, e hanno parlato di questo 2017, degli obbiettivi, degli aspetti da migliorare sulla moto e della stessa avventura che sta affrontando suo fratello minore Pol.
Questo è il tuo primo anno in Aprilia, cosa significa per te?
Per me è una responsabilità. All'inizio qualcuno ha detto che era come fare un passo indietro, passando dalla Suzuki. Questo non mi è piaciuto per niente, perché qui a Noale comunque hanno vinto 54 titoli. La moto è cresciuta tantissimo negli ultimi mesi, e adesso è una MotoGP vera.
Quale sarà l'obiettivo del test in Qatar?
Bisogna migliorare soprattutto l'erogazione della potenza e bisogna avere una moto più bilanciata soprattutto per la seconda metà gara. Inoltre nella pista del Qatar si consuma molto la gomma anteriore. Per me sarà importante avere una moto competitiva per la gara, perché lì correremo la prima stagionale.
Com'è il tuo feeling con la moto?
Sono molto contento. L'anno scorso avevo perso il feeling con l'anteriore in Suzuki e io sono un pilota che guida molto con il freno anteriore. La moto è molto stabile in staccata e in ingresso curva, due aspetti per me importanti. Non so ancora fino a dove possiamo arrivare con questa moto, devo capirla di più sulla lunga distanza e spingerla più al limite, anche con le gomme nuove che abbiamo usato poco. La sento già una moto mia, ma vediamo quanto lontano possiamo andare ancora.
Che consigli hai dato al tuo nuovo compagno di squadra Sam Lowes?
Solo uno, di stare tranquillo. La MotoGP non è facile e deve aver pazienza. So che lui va fortissimo, l'abbiamo visto tutti dalle gare della scorsa stagione, i traversi che faceva e come guidava. Non è facile arrivare al limite della MotoGP, Aprilia è una moto che non è ancora fatta per lottare con Honda, Yamaha, quindi per lui sarà ancora un po' più difficile che per gli altri debuttanti. Deve solo fare chilometri e prendere sempre più confidenza.
Sei nuovamente un pilota ufficiale, a che punto sei della tua carriera?
Secondo me sono nel momento migliore. Il primo anno con Suzuki era il mio primo in assoluto da ufficiale ed è stato buono, l'anno scorso è stato sicuramente un anno molto difficile per me a livello psicologico, e questo mi ha fatto crescere e ho capito tante cose. Anche fisicamente sto meglio rispetto agli altri anni, sono più preparato e sono molto motivato per questi due anni con Aprilia.
Che obiettivi ti poni per la stagione?
Sono d'accordo con quanto detto dal responsabile Aprilia Racing Romano Albesiano: stare costantemente nella top 10 e puntare alla top 5. Non sono arrivato qui per sviluppare la moto piano piano, sono qui per correre e per vincere. Dobbiamo essere realisti perché dobbiamo ancora sviluppare alcune cose, all'inizio non sarà facile essere nella top 10 ma bisogna lottare fin dall'inizio per quello.
Quest'anno sia tu sia tuo fratello Pol affronterete due nuove sfide...
Sì, Pol è molto contento del nuovo progetto (è un nuovo pilota KTM, ndr). Ha passato tre anni con Tech3 dove non sentiva un grande appoggio da parte di Yamaha, e aveva l'offerta di un team privato ma voleva essere un pilota ufficiale. Io stesso, dopo Suzuki, gli avevo detto che cambia molto. Adesso è molto felice, anche se la moto deve migliorare tanto.
Dopo aver chiuso il capitolo Suzuki, durato due anni, Aleix Espargaro ne ha aperto con entusiasmo uno nuovo, essendo uno dei due piloti ufficiali Aprilia per il prossimo biennio. Lo spagnolo ha terminato il test di Phillip Island con buone top 10 ed è ottimista in vista della nuova stagione che passerà alla guida della RS-GP. La nostra inviata Serena Zunino l'ha intervistato alla presentazione del team Aprilia, e hanno parlato di questo 2017, degli obbiettivi, degli aspetti da migliorare sulla moto e della stessa avventura che sta affrontando suo fratello minore Pol.
Questo è il tuo primo anno in Aprilia, cosa significa per te?
Per me è una responsabilità. All'inizio qualcuno ha detto che era come fare un passo indietro, passando dalla Suzuki. Questo non mi è piaciuto per niente, perché qui a Noale comunque hanno vinto 54 titoli. La moto è cresciuta tantissimo negli ultimi mesi, e adesso è una MotoGP vera.
Quale sarà l'obiettivo del test in Qatar?
Bisogna migliorare soprattutto l'erogazione della potenza e bisogna avere una moto più bilanciata soprattutto per la seconda metà gara. Inoltre nella pista del Qatar si consuma molto la gomma anteriore. Per me sarà importante avere una moto competitiva per la gara, perché lì correremo la prima stagionale.
Com'è il tuo feeling con la moto?
Sono molto contento. L'anno scorso avevo perso il feeling con l'anteriore in Suzuki e io sono un pilota che guida molto con il freno anteriore. La moto è molto stabile in staccata e in ingresso curva, due aspetti per me importanti. Non so ancora fino a dove possiamo arrivare con questa moto, devo capirla di più sulla lunga distanza e spingerla più al limite, anche con le gomme nuove che abbiamo usato poco. La sento già una moto mia, ma vediamo quanto lontano possiamo andare ancora.
Che consigli hai dato al tuo nuovo compagno di squadra Sam Lowes?
Solo uno, di stare tranquillo. La MotoGP non è facile e deve aver pazienza. So che lui va fortissimo, l'abbiamo visto tutti dalle gare della scorsa stagione, i traversi che faceva e come guidava. Non è facile arrivare al limite della MotoGP, Aprilia è una moto che non è ancora fatta per lottare con Honda, Yamaha, quindi per lui sarà ancora un po' più difficile che per gli altri debuttanti. Deve solo fare chilometri e prendere sempre più confidenza.
Sei nuovamente un pilota ufficiale, a che punto sei della tua carriera?
Secondo me sono nel momento migliore. Il primo anno con Suzuki era il mio primo in assoluto da ufficiale ed è stato buono, l'anno scorso è stato sicuramente un anno molto difficile per me a livello psicologico, e questo mi ha fatto crescere e ho capito tante cose. Anche fisicamente sto meglio rispetto agli altri anni, sono più preparato e sono molto motivato per questi due anni con Aprilia.
Che obiettivi ti poni per la stagione?
Sono d'accordo con quanto detto dal responsabile Aprilia Racing Romano Albesiano: stare costantemente nella top 10 e puntare alla top 5. Non sono arrivato qui per sviluppare la moto piano piano, sono qui per correre e per vincere. Dobbiamo essere realisti perché dobbiamo ancora sviluppare alcune cose, all'inizio non sarà facile essere nella top 10 ma bisogna lottare fin dall'inizio per quello.
Quest'anno sia tu sia tuo fratello Pol affronterete due nuove sfide...
Sì, Pol è molto contento del nuovo progetto (è un nuovo pilota KTM, ndr). Ha passato tre anni con Tech3 dove non sentiva un grande appoggio da parte di Yamaha, e aveva l'offerta di un team privato ma voleva essere un pilota ufficiale. Io stesso, dopo Suzuki, gli avevo detto che cambia molto. Adesso è molto felice, anche se la moto deve migliorare tanto.
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